La notizia era nell’aria già da un po’ di tempo, ma adesso è ufficiale: Toshihiro Nagoshi e il producer Daisuke Sato lasciano il team di Ryu Ga Gotoku Studio, creatore di Yakuza e Lost Judgment, in seguito ad una riorganizzazione strutturale all’interno di Sega. A prendere il timone dello studio di sviluppo sarà Masayoshi Yokoyama, producer della serie da diversi anni, che guiderà lo sviluppo del sequel di Yakuza: Like a Dragon.
Toshihiro Nagoshi, un divorzio annunciato
Il 2021 segna quindi un nuovo inizio per Ryu Ga Gotoku Studio, proprio in occasione del suo primo decennale. La nuova struttura interna del team sarà organizzata come segue:
– Director of Ryu Ga Gotoku Studio / Executive Producer – Masayoshi Yokoyama
– Yakuza Series Chief Director – Ryosuke Horii
– Ryu Ga Gotoku Studio Technical Manager / Lost Judgment Director – Yutaka Ito
– Ryu Ga Gotoku Studio Animation Director – Takayuki Sorimachi
– Yakuza Series Chief Producer – Hiroyuki Sakamoto
– Yakuza Series Art Director – Nobuaki Mitake
– Ryu Ga Gotoku Studio Visual Design and Cutscene Director – Daisuke Fukagawa
Toshihiro Nagoshi ha così commentato: “Da oggi è nato un nuovo Ryu Ga Gotoku Studio dove la serie Yakuza continuerà a vivere. Anche se non so con certezza cosa creeranno, credo che la nuova generazione migliorerà ulteriormente le fondamenta che abbiamo costruito nel corso degli anni e offrirà grandi giochi al mondo. […] Vi chiedo di continuare a sostenere i loro sforzi. Grazie mille per il vostro sostegno. Rimanete sintonizzati per nuovi inizi!”
Per il creatore di Yakuza e per Daisuke Sato si apre quindi una strada diversa: difficile dire al momento se creeranno un nuovo team e soprattutto a cosa lavoreranno, ma sono dubbi che probabilmente verranno sciolti soltanto prossimamente.
Nel frattempo, il nuovo capo di Ryu Ga Gotoku Studio, Masayoshi Yokoyama spiega cosa significa questo cambiamento per il futuro della società: “Prima che il team diventasse veramente affermato, era sinonimo di Toshihiro Nagoshi. Tuttavia, non volevo fare troppo affidamento su questo, quindi, anche se all’epoca avevo poca influenza ho continuato a lottare per il cambiamento. Sono passati dieci anni da allora e quella resistenza che avevo provato si è trasformata nel tempo in un sentimento di cameratismo e ora sto ereditando lo studio da un grande creatore“.
“Continueremo a fare del nostro meglio e a far parlare i nostri giochi. E spero che sosterrete e veglierete sugli sforzi futuri di Nagoshi e Sato, che stanno intraprendendo un nuovo viaggio come noi”.