Pochi franchise possono dire di aver creato un genere e il Touhou Project è tra questi. Questa saga di shoot’em up verticali in due dimensioni sono famosi per le ottime musiche e gli stupendi artwork che li accompagnano, ma soprattutto per l’estrema difficoltà e per la quantità assolutamente assurda di proiettili che rilasciano sugli sfortunati giocatori. Il termine Danmaku (o Bullet Hell se preferisci) rende bene l’idea alla base del Touhou Project: era un termine che non esisteva prima di questo. Per la miseria, questi giochi hanno persino un posto nel Guinness World Record come la saga di sparatutto più prolifica di sempre!
Dietro al franchise del Touhou Project c’é un uomo, ZUN, e il suo personalissimo studio, il Team Shanghai Alice. Ciò che ha permesso al Touhou Project di generare una community veramente affiatata non è solo il particolare gameplay dei titoli della saga, ma anche il fatto che l’autore ha concesso fin da subito la creazione di quelli che vengono definiti “fangame”, ovvero giochi che fanno parte del franchise, ma sono sviluppati dai fan. Touhou Mechanical Scrollery fa parte di questo ultimo gruppo. Sviluppato da Mikosan Manners, un gruppo di studenti universitari fan del franchise, e distribuito dallo studio indie Phoenixx, Touhou Mechanical Scrollery tenta di far uscire la saga dal suo tipico 2D per condurla nel mondo degli shoot’em up arena 3D.
Uno spin-off/remake in stile Touhou
Il franchise del Touhou Project può contare su 17 giochi principali e 12 spin-off ufficiali, sei dei quali sono picchiaduro realizzati da ZUN in collaborazione con Twilight Frontier (di cui magari un giorno parlerò nel The Fighters Legacy). Personalmente non provo nemmeno a contare tutti i giochi fangame, visto che si piazzano ben sopra la cinquantina (a stare stretti). Touhou Mechanical Scrollery non ha una storia propriamente originale visto che, per stessa dichiarazione degli autori, si piazza come uno spin-off/remake 3D del 15esimo titolo principale, Legacy of Lunatic Kingdom.
La storia in sé è una semplice scusa. Due delle protagoniste più famose di tutto il Touhou Project, Reimu e Marisa, si dirigono verso un Villaggio Umano per ritirare l’ultimo romanzo di Agatha Chris-Q (che apparentemente narra la storia di Legacy of Lunatic Kingdom), ma nel momento in cui lo toccano vengono letteralmente trascinate all’interno di un mondo invaso da creature meccaniche provenienti dalla luna. Le due si mettono quindi a esplorare queste terre desolate per scoprire il motivo che si cela dietro tutto quello che sta avvenendo e riottenere il proprio romanzo. Nel farlo sbloccheranno nuovi capitoli, nuovi nemici e molte apparizioni di personaggi famosi del Touhou Project.
Il vero inferno
Nel momento in cui avvierai il gioco, già si presenterà il primo problema e questo dovrebbe subito farti subodorare l’aria che tira. Ti ritroverai davanti ad una schermata di set-up in coreano anche se avrai acquistato il gioco in inglese e né il tuo joypad (caldamente consigliato), né la tua tastiera funzioneranno minimamente.
Dopo un’ora di ricerca sul forum di Steam scopro che serve settare manualmente il joystick su Steam. Lo faccio e riesco finalmente a portare il tutto in lingua inglese e a settare i controlli. Bene, finalmente sono pronto per il tutorial. La schermata del menù iniziale presenta un artwork piacevole che sembra uscito da un gioco ufficiale del Touhou Project e anche la schermata di caricamento e gli intermezzi in 2D sono davvero pregievoli. Nonostante i problemi iniziali ero fiducioso. Povero stolto.
Di base Touhou Mechanical Scrollery è un shoot’em up arena 3D dove guideremo la nostra maghetta (dopo il tutorial potremo scegliere se usare Reimu o Marisa) potendola muovere a 360° per esplorare gli ambienti e affrontare i nemici. Per scontrarci con questi ultimi potremo usare sia attacchi ravvicinati che a distanza, i primi teoricamente ci teletrasportano direttamente al bersaglio puntato dal nostro mirino in quel momento (vedremo dopo che non è proprio così), mentre i secondi arrivano in due modalità: o tramite una specie di cecchinaggio che ci permette di sparare attraverso un mirino orizzontale, o rilasciando una selva di proiettili arcuati che si dovrebbero schiantare automaticamente sul bersaglio. Caricando inoltre una specifica barra, potremo rilasciare un mega-attacco magico che riempirà lo schermo di proiettili in puro stile Touhou. Ovviamente i nemici non staranno fermi a ricevere colpi e anche loro spareranno indietro, spesso rilasciando grosse selve di proiettili luminosi. Distruggendo i nemici otterremo oggetti vari per craftare nuovi attacchi e nuovo equipaggiamento.
Insomma, il tipico sparatutto Touhou solo in 3D, giusto? No, sbagliato, perché, per motivi che onestamente ignoro, gli sviluppatori hanno deciso di rendere la possibilità di attaccare a distanza limitata. In uno sparatutto, sì. Lo so che non ha senso, ma è così. Sparando a distanza, scaricheremo una barra che potrà essere ricaricata solo attaccando corpo a corpo o evitando per un soffio gli attacchi nemici. Fattibile?
Ehm… no, per niente. La maggior parte degli attacchi nemici, per motivi sempre a me ignoti, tenderanno infatti a essere tutto tranne che difficili da evitare. Anzi, la maggior parte mancheranno il bersaglio proprio da soli. Ti ritroverai spesso a cercare di muoverti vicino agli attacchi piuttosto che evitarli (assurdo) per ricaricare la barra degli attacchi a distanza, che comunque aumenterà sempre di pochissimo. E’ davvero frustrante non poter sparare in uno sparatutto.
Ma neanche il giocatore è immune alla mancanza di precisione di questo titolo. Inizialmente i comandi di gioco che avevo settato non rispondevano. I tasti non funzionavano come avevo stabilito nel set-up iniziale, alcuni avevano effetti opposti, altri proprio non sembravano esistere. Dopo un’altra ora di ricerca su steam ho scoperto che dovevo imporre come joystick di default quello PlayStation e non quello Xbox perché tutto andasse bene, ma anche così… il gioco è impreciso a dir poco. Nessun colpo a distanza “automatico” sembra realmente colpire il bersaglio, i mega-attacchi sono praticamente tanti effetti speciali sprecati nel nulla cosmico (l’unico davvero efficace è il megalaser) e gli attacchi corpo a corpo sono i peggiori. Il “teletrasporto” porta leggermente sopra il nemico e così bisogna riposizionarsi manualmente, ma anche in questo modo, dopo un solo attacco, l’animazione del personaggio lo porterà a essere nuovamente fuori posizione e a sprecare nel nulla il resto della combo. Direi che tutto ciò è frustrante e riduttivo considerato che il gioco ti obbliga ad attaccare corpo a corpo.
In ritardo di almeno 10 anni
Touhou Mechanical Scrollery non è completamente da buttare dal punto di vista della realizzazione artistica. Come già accennato in precedenza gli artwork sono davvero carini e i lunghi dialoghi in 2D stile visual novel sono apprezzabili. A tratti ricorda davvero un gioco della saga principale del Touhou Project, ma poi parte il gioco stesso e… davvero, perché non è stato realizzato tutto in 2D? Le parti bidimensionali sono le migliori di un gioco che fatica sotto ogni fronte quando passa al 3D. Quello che oltretutto dovrebbe essere il suo principale cavallo di battaglia.
Passare da quei piacevoli artwork 2D alla grafica 3D è un incubo soprattutto perché questa sembra uscita da un gioco di almeno 10 anni fa, se non 20. Mi ha ricordato un free-to-play mmorpg al quale giocavo quando ho acquistato il mio primo pc portatile (con sopra Windows XP). In esso eri il pilota di un caccia appartenente ad uno squadrone e dovevi o andare in delle arene 3D per fermare dei mostri al fine di migliorare il tuo caccia, oppure scontrarti con i caccia degli squadroni rivali. Ecco, la grafica è la stessa. Un gioco nel 2020 ha la stessa grafica di un free-to-play MMORPG dei primi anni 2000. Capiamoci, alcuni effetti di luce dei proiettili o dei mostri meccanici sono davvero belli (e alcuni nemici sono davvero interessanti da vedere), ma il resto sembra fatto in modo svogliato.
Gli screenshot non rendono fede di quanto sia brutto questo gioco da vedere. Le protagoniste sembrano dei fantocci immobili realizzati con plastilina che fanno solo movimenti minimi e poco altro ancora, per non parlare poi delle arene! Sono a dir poco spoglie e piene di sporgenze tra le quali è facile incastrarsi a causa dei comandi incontrollabili del gioco. Ho passato la prima ora di tutorial a cercare di capire come uscire da una fessura in cui mi ero involontariamente incastrato. Ovviamente la telecamera non ti aiuta, anche se la puoi comandare liberamente. Se penso al meraviglioso stile grafico del Touhou Project non riesco a capire come questo gioco potesse pensare di essere anche solo all’altezza con questo risultato. Sembra che debbano ancora finire di completare la grafica e probabilmente è così.
In questo mare di orrore, devo ammettere che la musica è davvero piacevole ed è pienamente in linea con il resto del franchise. Capperi, è l’unica cosa che ha reso davvero sopportabili le ore che ho perso su Touhou Mechanical Scrollery. Tuttavia anche qui c’é un però che fa capire la poca cura che è stata riservata in questo titolo. Di base questo è programmato per far sì che quando ci si avvicina ad un nuovo, grosso nemico (un boss o un midboss), la musica cambia in qualcosa di molto più epico e ritmato. Nulla di male, anzi, è piacevole. Peccato che questa non svanisce una volta distrutto il mostro. Insomma, mi aspetterei di tornare alla colonna sonora calma e rilassata dell’esplorazione e invece no, rimane la traccia ultraritmata e aggressiva del boss anche se, di base, non sto facendo nulla di nulla se non vagaresenza meta. Secondo me non ha proprio senso.
L’inferno è lastricato di buone intenzioni
Sarò onesto, da fan del franchise del Touhou Project, Touhou Mechanical Scrollery non è solo brutto, è offensivo. La parola “inferno” in Bullet Hell non si riferisce al fatto che il titolo è ingiocabile, ma che è difficile, dannazione! Questo gioco prende tutto ciò che ha reso famosi e di successo i giochi Touhou Project per gettarlo all’interno di un cassonetto dell’immondizia. Anzi, lo sacrifica all’altare del 3D. Perché deve esistere per forza un Touhou 3D? Mi ricorda di quel dannatissimo periodo in cui sembrava che i picchiaduro potessero essere solo 3D e tutti ci si gettavano a testa bassa generando degli orrori che infestano ancora oggi le classifiche dei peggiori giochi di sempre.
Beh, sarò onesto, Touhou Mechanical Scrollery è uno dei giochi più brutti che io abbia mai giocato e no, assolutamente non vale i soldi che costa sullo store di Steam. Non li varrebbe neanche se costasse la metà. Diavolo, neanche se te lo regalassero ti consiglierei di giocarlo. E’ un titolo incompleto e realizzato male. Un incubo che rinnega e rovina tutto ciò che di bello c’é nel franchise del Touhou Project. Piuttosto recupera Wily Beast and Weakest Creature se vuoi capire come è un vero gioco di questa saga.