Abbiamo provato la demo di Tower Princess (dal titolo specifico Tower Princess: Knight’s Trial), il primo gioco di AweKteaM, un piccolo studio indie spagnolo. Un titolo sinceramente inaspettato, ma che ci ha fatto divertire da matti.
AweKteaM è infatti riuscito a creare un gioco molto modesto ma capace di intrattenere al punto giusto, con una leggerezza estremamente piacevole. Ma andiamo nel dettaglio di queste nostre impressioni sulla demo!
E vissero per sempre strani e contenti
Tower Princess: Knight’s Trial è un roguelite platform ambientato in un mondo fiabesco a prima vista abbastanza stereotipato. Il protagonista è il classico cavaliere valoroso, armato di tutto punto in armatura scintillante, il cui obiettivo è salvare una principessa tenuta prigioniera da un terrificante drago.
Fin qui nulla di strano, se non fosse che la principessa ha le sembianze di un coboldo, cioè un rettile antropomorfo tipico della mitologia nordica; in altre parole, la fanciulla da salvare è una grossa lucertola in candido abito regale.
Una parodia coinvolgente e divertente
Si capisce fin da subito, allora, che Tower Princess: Knight’s Trial è un titolo che vuole parodizzare il mondo delle fiabe in un modo tutto suo. Nel gioco sono infatti presenti alcuni riferimenti a Shrek, il celebre film d’animazione che ha creato una parodia in maniera geniale del mondo delle fiabe.
Proprio come nel caso della principessa Fiona, il drago di Tower Princess si trova nella “stanza più remota della torre più alta”; inoltre, qua e là nella mappa è possibile trovare il bagno di legno di Shrek, quello che tutti ricordiamo appena sentiamo le parole Somebody once told me…
Anche la stessa azione di salvare la principessa (il classico obiettivo di qualunque cavaliere) diventa una sorta di sport: fuori dal castello si trova infatti l’accampamento dei cavalieri, impegnati ad allenarsi con attrezzi e fantocci per diventare sempre più forti.
Ogni volta che il nostro personaggio morirà, infatti, ci ritroveremo nuovamente nel giardino del castello, dove dovremo scegliere il prossimo cavaliere con cui ritentare l’avventura. Ogni paladino ambisce insomma ad essere colui che riuscirà a sconfiggere il drago, e in questo senso salvare principesse diventa quasi un hobby.
La stessa grafica di gioco contribuisce in questo: Tower Princess potrebbe essere definito un cartoon medievale parodico, che però a tratti mostra di sapere creare importanti livelli di profondità e serietà. In alcune stanze, ad esempio, troviamo appesi dei quadri dallo stile tipicamente medievale.
Tra arazzi di draghi e paladini, Madonne col Bambino e cori angelici, il primo titolo di AweKteaM è riuscito a creare un world-building coinvolgente, coerente e popolato da personaggi dallo stile unico. Troviamo infatti coboldi fabbri che ci potenziano l’inventario, burocrati con la faccia da maiale, armature sbilenche che prendono vita.
Tra i PNG spicca sicuramente Vitruvio, un uomo con 4 braccia e 4 gambe palesemente ispirato all’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci: Vitruvio è colui che conosce perfettamente tutte le stanze del castello, ed è sempre pronto a darci preziosi consigli; in più, conclude ogni frase con una citazione in latino (per aspera ad astra, ad esempio).
In tutto questo, Tower Princess mostra di essere metainterattivo: i personaggi sembrano cioè perfettamente consapevoli di stare vivendo in una parodia, e a tratti il gioco parla di sé stesso. Un esempio: all’inizio dell’avventura la principessa dice “se questo fosse un gioco, adesso ti basterebbe premere un pulsante per farmi usare il mio devastante potere magico”.
Subito dopo questa affermazione viene sbloccata la possibilità di usare la principessa come support: basterà cioè premere un tasto per utilizzare il suo incantesimo di paralisi sui nemici. AweKteaM ci ricorda insomma la realtà: Tower Princess È un gioco, ma un gioco capace di scherzare su sé stesso; del resto, è così che si realizza una parodia efficace.
Il gameplay di Tower Princess: Knight’s Trial
Per quanto inserito in un mondo parodizzato, il personaggio protagonista di Tower Princess si muove in modo coerente con l’universo che lo circonda. I movimenti dei cavalieri, infatti, sono molto caratteristici: corsetta breve sul posto, colpi di spada fluidi, schivata ben calibrata.
Una pecca risulta sicuramente la scarsità delle combo possibili: gli attacchi con l’arma, infatti, si limitano alla classica sequenza di 3 (colpo debole-debole-potente), per cui i pattern di attacco risultano tutti abbastanza uguali; di conseguenza, i combattimenti non riescono ad essere pienamente coinvolgenti.
Un’esperienza piacevole con solo qualche piccola imperfezione
Tower Princess è un roguelite non troppo complesso: i giocatori dovranno controllare ogni volta un cavaliere diverso e tentare di superare quante più stanze del castello possibili, salvando le principesse tenute prigioniere e arrivando alla fine a sconfiggere il terribile drago.
Prima di quest’ultimo, tuttavia, bisognerà affrontare una serie di boss e sbloccare così nuove aree del castello. Le stanze si ripetono in maniera abbastanza simile, ma per essere una demo è inserita una varietà abbastanza corposa. Le trappole che arricchiscono le stanze sono abbastanza semplici, e il platforming non è così frustrante come potrebbe sembrare.
Le battaglie sono invece inaspettatamente difficili: gli attacchi dei nemici fanno perdere buona parte degli HP (rappresentati dai classici cuori stilizzati), e i boss di gioco hanno una resistenza assurdamente alta. Non solo la loro vita è praticamente infinita, ma i nostri colpi fanno anche pochissimo danno.
Tower Princess non è insomma così semplice come potrebbe sembrare dalla sua veste estetica: è proprio il caso di dire che l’abito non fa il monaco. Per quanto stilizzato e parodico, il titolo di AweKteaM richiede grande concentrazione e impegno, in quanto i nemici sono sempre dietro l’angolo e le trappole possono colpirti inaspettatamente.
Le uniche, grandi pecche di gameplay sono sostanzialmente due. La prima riguarda l’inventario: il giocatore può equipaggiare fino a 4 oggetti trovati sparsi nel castello (polvere di fata che rende invulnerabili per qualche secondo, pozioni curative, sparacoriandoli che confondono i nemici etc.).
Tuttavia, una volta equipaggiati gli oggetti non è più possibile dropparli: o vengono utilizzati oppure, nel caso di item permamenti, siamo costretti a tenerli fino al prossimo game over. È stato abbastanza frustrante avere equipaggiati due sparacoriandoli (oggetti che non si sprecano) e non potere scartarne uno per mettere al suo posto una pozione.
La seconda pecca riguarda la telecamera: nel momento in cui il personaggio dialoga con i PNG, la visuale si sposta improvvisamente verso l’alto, facendoci vedere il gioco da una prospettiva fastidiosissima e costringendoci ogni volta a riposizionare la telecamera in avanti. Un piccolo errore tecnico che, a lungo andare, frustra l’esperienza di gioco.
A parte queste piccole pecche, tuttavia, non ho riscontrato particolari problemi nella mia breve avventura in questo mondo cartoon medievale. Tower Princess è un titolo assolutamente godibile e anzi molto divertente, che merita di essere tenuto d’occhio per la sua futura uscita, prevista per il 2022.
Se sei alla ricerca di un Dark Souls dai toni leggerissimi, se ti piacciono le parodie (in particolar modo Shrek) e cerchi qualcosa per tenerti occupata la giornata ma che allo stesso tempo richiede una buona dose di impegno, allora questo titolo potrebbe fare al caso tuo.