Trackmania rappresenta l’ormai imminente ritorno su PC dell’amata serie di giochi di guida, e prima della sua uscita il primo di luglio Gamereactor ha avuto modo di fare una prova su strada delle nuove piste. I redattori che ci hanno fatto pervenire la notizia, però, non hanno avuto solo la fortuna di provare il gioco: per l’occasione, hanno anche intervistato Florent Castelnérac, fondatore del team di sviluppo Nadeo a cui dobbiamo la serie in toto. La cattiva notizia è che noi non abbiamo avuto modo di provare il gioco, mentre quella buona è che possiamo almeno tradurre quanto riportato dall’articolo.
La mania delle piste
Castelnérac ha fondato lo studio vent’anni fa, nel 2000. Da allora, il suo team ha dato vita a giochi di guida di stampo creativo, coinvolgendo il publisher connazionale Ubisoft nel 2009. L’ultimo titolo della serie uscito su PC e console risale al 2016, ovvero Trackmania Turbo. Da allora, la serie è tornata nell’oblio… fino ad ora, con un ritorno alle origini esclusivamente sulla stessa piattaforma che ne ha dato i natali: il PC. L’intervista di Gamereactor è prevalentemente disponibile in formato video, ma buona parte è stata trascritta anche per la convenienza dei non anglofoni.
“Mi sembra che fosse il momento giusto per far premere allo studio il pulsante di riavvio”, asserisce Castelnérac, “e battezzare questo titolo semplicemente ‘Trackmania’. Inoltre, lo facciamo anche per la community, perché vogliamo supportarla e migliorare”. Per farlo, oltre ad introdurre nuove feature, Nadeo racconta a Gamereactor di necessitare di “fondamenta più solide” per il futuro. In altre parole, il nuovo Trackmania si basa sui vecchi principi integrando al contempo nuove idee.
Trackmania ai… blocchi di partenza
“Abbiamo molti nuovi tipi di blocchi, nuovi tipi di superficie”, racconta Castelnérac a Gamereactor. Ogni novità, come da tradizione, si rifà a quanto vediamo nel mondo reale. Inoltre, ci sono nuovi strumenti in-game che i giocatori possono usare per dare vita alle proprie creazioni. Ci sono anche elementi, come abbiamo visto in Trackmania Turbo, capaci di modificare il veicolo al volo, come ad esempio archi capaci di spegnere il motore ed altri che impostano la velocità massima. Nadeo ha alluso alla presenza di “blocchi fragili” nel gioco completo: le opzioni non mancheranno di certo.
La versione usata da Gamereactor per la propria prova su strada, sebbene non avesse le opzioni vantate da Castelnérac, allo staff del sito è sembrata molto intuitiva. C’è del potenziale per creare piste più simili a un puzzle-platformer, un altro dettaglio discusso con il fondatore di Nadeo: “Forse nelle prossime stagioni, rilasceremo una campagna puzzle, dove bisogna trovare la migliore scorciatoia o l’idea più valida per raggiungere il traguardo. Probabilmente succederà”. Nell’intervista completa, Castelnérac discute del supporto post-lancio di Trackmania, della scena competitiva e dell’impatto del coronavirus. Puoi trovarla nell’articolo originale di Gamereactor, anche se ricordiamo nuovamente che né il fondatore di Nadeo né il suo interlocutore parlano la nostra lingua.