Che da bambini volessimo sapere tutti i trucchi per GTA è un conto, ma cosa accadrebbe se i campioni mondiali di Trackmania usassero cheat per ottenere il controllo della leaderboard?
Questo è uno degli ultimi casi di una enorme serie di scandali legati allo stesso gioco di Trackmania e di cheating che fortunatamente si è conclusa con la creazione di un nuovo anti-cheat engine che impedirà ai giocatori “furbetti” di barare, ma per capire meglio cosa sia successo è necessario partire dagli albori…
Conosciuto come uno dei più grandi racing game, Trackmania è al massimo del suo splendore dal 2017 ed è tutt’ora in auge, grazie alla possibilità di creare sensazionali piste che affrontano la stessa fisica e alle persone, che per ottenere un punteggio sempre più alto ricorrono a trucchi non proprio…legali.
Il cheat in questione permetterebbe al giocatore di “rallentare il tempo” del gioco, permettendo maggiori reazioni al minuto, dette APM, ottenendo maggiore controllo ed essere più veloce nel complesso di tutta la gara.
Ovviamente l’intera community non vuole vedersi il primo in classifica irraggiungibile perché bisogna avere il suo stesso trucco per competere contro di lui, per questo le indagini si sono appunto soffermate su due elementi di maggiore risalto non solo nello stessa scandalo, ma anche nella scena competitiva!
Quando la voglia di vittoria di Trackmania si trasforma in “doping virtuale”
Sfortunatamente accade anche negli e-sport, luogo dove i giocatori professionisti mettono in gioco loro stessi col fine di raggiungere la vittoria, c’è qualcuno che invece passa dalla porta sul retro e manomette il gioco a proprio vantaggio proprio com’è accaduto su Trackmania ed il suo maggiore accusato: Riolu.
Insieme a lui sono state indagate altre 6 persone, tutte con la stessa accusa di aver rallentato il proprio gioco per garantirgli punteggi migliori e quindi un posto nella leaderboard.
Nel video-indagine di Wirtual, abbiamo tutte le fonti necessarie per osservare come il gioco veniva modificato e le conseguenza che hanno portato. Fortunatamente, dopo l’ultimo caso di scandalo, gli stessi sviluppatori hanno collaborato con la community al fine di creare una mod adatta a scovare i cheat engine usati e squalificare chiunque ne faccia uso dalla scena competitiva.
Si potrebbe dire che finalmente è stata ottenuta una vittoria nella sportività del gioco, ma le accuse rimangono e solo il tempo potrà dire se con il mondo degli e-sport in completa espansione ne vedremo ancora delle belle…ma credo proprio che sarà così!