The Legend of Heroes: Trails into Reverie è uno di quei titoli che non ti aspetti, ma che se sei fan della serie desideri con tutto il cuore. Questo capitolo della longeva serie di Nihon Falcom è il decimo della serie Trails e serve da spinoff e conclusione degli archi narrativi di Cold Steel e Crossbell, e in effetti i fatti narrati in Trails into Reverie prendono piede dopo gli eventi di Trails from Zero, Trails to Azure e Trails of Cold Steel IV (l’arco narrativo di Erebonia).
Si, i due archi narrativi potevano dichiararsi tranquillamente conclusi con i propri eventi, ma Trails into Reverie riesce oltre che a presentare qualcosa di nuovo a livello di trama, anche a fornire qualche risposta su eventi e personaggi dei titoli passati, e far conoscere in maniera molto profonda anche le new entry, le quali anche avendo di fianco personaggi epici dei precedenti archi narrativi, riescono ad amalgamarsi bene e a non sfigurare per niente.
Trails into Reverie: tre storie
Prima di parlare della storia di Trails into Reverie, bisogna fare due premesse: la prima è che per quanto possiamo provarci, questa recensione conterrà minimi spoiler sugli eventi passati, anche se li ridurremo davvero al minimo, mentre la seconda è che questo capitolo della serie Trails non può in nessun modo essere preso come episodio stand alone, perché gli eventi, i personaggi e un buon 80% di tutto ciò che ruota intorno a questo capitolo, ha collegamenti ai precedenti archi narrativi.
Premesso questo nessuno ti vieta di giocarlo, anzi, avresti sempre tra le mani un ottimo JRPG a turni, ma te lo godresti davvero poco. Magari potrebbe essere un’ottima occasione per recuperare la serie Trails of Cold Steel e l’arco narrativo di Crossbell.
Per la prima volta nella serie, in Trails into Reverie dovremo controllare ben tre protagonisti principali: Rean Schwarzer della serie Cold Steel, Lloyd Bannings dell’arco narrativo di Crossbell e una nuova misteriosa figura mascherata, che si farà chiamare C, lo stesso soprannome del capo del Liberation Front del primo capitolo di trails of Cold Steel. Per chi ha familiarità con la serie, questo nome farà già sorgere mille domande e ipotesi, visto che senza fare spoiler, nel corso di Cold Steel questa “faccenda” era stata risolta.
La narrazione di Trails into Reverie apre le danze in grande stile, come d’altro canto ci ha abituato nel corso dei suoi capitoli. inizieremo controllando LLoyd e la SSS ci Crossbell, mentre affrontano un gruppo di terroristi che ha occupato la città stato, dopo gli eventi conclusivi di Cold Steel IV. Dopodiché un salto temporale ci porta un mese prima, quandi i festeggiamenti per l’indipendenza di Crossbell vengono interrotti da questo gruppo terroristico, guidati da Rufus Albarea che no, non è in prigione.
Passeremo a Rean e il suo team, i quali avranno ricevuto l’incarico di trovare il principe Olivert Reise Arnor e Scherazard Harvey, scomparsi entrambi durante la loro luna di miele. L’unico indizio che si ha sulla loro scomparsa è che il gesto p stato rivendicato da C, il leader della New Imperial Liberation Front.
Come se questa non fosse già abbastanza carne al fuoco, due ex assassini, dai nomi familiari di Swin e Nadia, consegnano a C quella che sembra a tutti gli effetti essere una bambola senziente di nome Lapis, realizzata da Jorg Rosenberg in persona. Da qui C parte per completare i suoi misteriosi obiettivi, accompagnato da Lapis.
Un gameplay solito e solido
Trails into Reverie richiederà nel corso del suo gameplay, di cambiare più volte gruppo di personaggi, in modo da avanzare nelle rispettive storie. Fortunatamente lo fa anche in maniera molto intelligente, ponendo dei blocchi in alcuni punti delle varie trame, dai quali non si può proseguire se non si è avanzati abbastanza con gli altri protagonisti. Questo fa sì che la trama proceda ottimamente e non faccia perdere mai il punto della situazione, come invece sarebbe potuto accadere avanzando molto con un gruppo per poi passare a un altro.
A tutti gli effetti questa è una meccanica molto simile a quella vista in alcuni dungeon di Cold Steel IV, dove per i protagonisti erano divisi in più gruppi i quali dovevano avanzare quasi simultaneamente per proseguire. Anche i combattimenti sono rimasti pressocché quelli visti in Cold Steel IV, con però alcune aggiunte.
La più importante è sicuramente la Valiant Rage: oltre che essere usata per eseguire un attacco speciale sul campo, in modo da iniziare gli scontri con dei vantaggi, la Assault Gauge può essere utilizzata in battaglia per uno dei tre comandi Valiant Rage. La Valiant Attack, la Valiant Arts e la Valiant Heal hanno ognuna delle specifiche particolari, che come il nome può lasciare intendere, andranno potenziare il nostro attacco fisico, magico o guarire il gruppo, insieme ad altri benefici particolari come ripristinare CP, BP, EP o rimuovere malus.
Questa aggiunta riesce a rendere gli scontri di Trails into Reverie ancora più profondi e appaganti rispetto i capitoli precedenti, il tutto accompagnato da OST sempre all’altezza come standard della serie.
Il True Reverie Corridor
Questa è un’aggiunta molto particolare di Trails into Reverie, il quale prende spunto da Trails in The Sky. Si tratta di un particolare dungeon speciale, il quale servirà oltre che a spezzare il ritmo principale del gioco, anche di svolgere tantissimi minigiochi e attività secondarie e, avanzando nello stesso, sbloccare storie secondarie per i vari personaggi.
Rispetto al dungeon omonimo comparso nel secondo capitolo di Cold Steel, questa volta il True Reverie Corridor è meno lineare e più profondo, contornato da boss e miniboss che ci ricompenseranno con delle pietre. Queste pietre saranno di diversi colori, ognuno dei quali andrà a premiarci sbloccando determinate ricompense:
- Pietre oro: sbloccano nuovi personaggi per il True Reverie Corridor;
- Pietre rosse: sbloccano nuovi minigiochi disponibili nella HUB del Corridor;
- Pietre blu: sbloccano nuove storie secondarie per i vari personaggi;
- Pietre argento: sbloccano oggetti come quarzi e accessori.
Tirando le dovute somme, questo The Legend of Heroes: Trails into Reverie, è qualcosa che i fan della serie non dovrebbero lasciarsi sfuggire per nessun motivo al mondo, e se come allo scrivente sei appassionato della serie, porta anche a un 9 pieno il voto finale.