Trek to Yomi è un titolo dall’indiscutibile fascino, dettato soprattutto da un’estetica che si rifà ai capolavori cinematografici di Akira Kurosawa, che abbiamo potuto vedere nel nuovo trailer mostrato nel corso dello State of Play del 9 marzo.
In occasione della presentazione, il direttore creativo di Trek to Yomi, Leonard Menchiari, ha voluto condividere alcuni aspetti della storia del gioco svelando dei retroscena e dettagli che fanno ben capire quanta attenzione sia stata riservata alla creazione di Trek to Yomi da parte dello studio di sviluppo Flying Wild Hog.
Trek to Yomi: un’esperienza cinematografica ambientata nel Giappone feudale
La trama e il tema di Trek to Yomi rivestono un ruolo fondamentale e si basano su due pilastri: la storia del Giappone e lo scintoismo. Parte della narrazione prende a piene mani dal credo scintoista, una religione estremamente naturalista che vede in ogni cosa la presenza dei kami (gli dèi giapponesi).
Per questo motivo ci troveremo a vivere le storie degli spiriti kami antenati di Hiroki, le varie ere in cui hanno vissuto, e le tragiche, violente e ingiuste morti che li costringono a sopportare una straziante vita a metà in Yomi. Queste storie saranno anche una guida per il protagonista, aiutandolo a prendere una decisione piuttosto che un’altra durante il suo viaggio.
Tornando a parlare di estetica, essa non si ferma solamente all’usare il bianco e nero, ma anche nelle tecniche di ripresa tipiche di quel cinema degli anni ’20 e ’30 del secolo scorso, come gli angoli delle riprese, o la durata o persino i dialoghi. “Ogni scena è progettata per sembrare più un magico palco di teatro mobile che uno schermo”, rendendo Trek to Yomi qualcosa di unico.
Simbologia e autenticità
Altro dettaglio che fa emergere l’attenzione e la cura riportata nel trasporre con fedeltà la cultura giapponese, è l’uso della simbologia, in particolare quella dei numeri. Nel caso di Trek to Yomi, sarà di fondamentale importanza il numero sette (七=pronunciato “shichi”), un numero che ha avuto anche una certa rilevanza nel cinema giapponese.
“I sette samurai” è uno delle più note pellicole della cinematografia nipponica, sette sono le successive reincarnazioni in cui confidano i buddisti, ed i giapponesi celebrano con particolari ricorrenze il settimo giorno dalla nascita di un bambino ed il settimo giorno e la settima settimana dalla morte di un loro caro. Un numero che accomuna le culture di Occidente e Oriente, come simbolo di fortuna, con anche delle valenze sacre.
Poi viene l’autenticità, fondamentale per i ragazzi di Flying Wild Hog. Ogni cosa, in Trek to Yomi, è stata creata seguendo con cura la cultura tradizionale giapponese, dalle credenze religiose, al modo in cui la spada viene appesa al muro o come viene legato il kimono.
Autenticità che ritroviamo anche nella colonna sonora, basata su antichi materiali di specifiche regioni del Giappone, con alcuni degli strumenti usati nelle registrazioni che sono estremamente rari, e le scale musicali sono originali del periodo pre-occidentalizzazione.
Anche la ricostruzione degli ambienti è stata progettata seguendo le indicazione di esperti giapponesi e ispirandosi all’enorme esposizione del museo Edo di Tokyo, con lo scopo di riportare il vero stile di vita e la cultura del periodo Edo giapponese.
Se ciò non bastasse ad immergerci ancora di più nelle atmosfere di quel periodo, facendoci vivere un’esperienza visiva, sonora, culturale e spirituale del Giappone feudale, il team di Flying Wold Hog è andato oltre costruendo una geografia ben delineata, dove le fonti di illuminazione e la posizione di ogni ripresa sono scelte tenendo a mente la direzione della luce, gli elementi sullo sfondo e la connessione simbolica tra alba e tramonto.
Trek to Yomi, quindi, si pone l’obiettivo di essere un’esperienza che vada oltre all’essere un semplice videogioco e queste nuove informazioni ci danno ulteriore fiducia sul progetto, che non vediamo l’ora di provare con mano.
Trek to Yomi sarà disponibile su PlayStation4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S e PC (via Steam). L’uscita è prevista per la primavera del 2022.