Truck Driver è un simulatore di guida che mette i giocatori nei panni di un camionista in erba e ci permette di accompagnarlo nei suoi lunghi viaggi mentre ingrandisce una piccola azienda familiare fino a farla diventare una delle imprese di trasporti più note della zona. Dopo essere uscito su PC via Steam, PlayStation 4 e Xbox One, il titolo di Soedesco è approdato lo scorso 17 novembre anche su Nintendo Switch.
Per quanto l’ibrida della casa di Kyoto sia tradizionalmente problematica per giochi di questo tipo, in cui il realismo anche grafico è una delle richieste principali, il risultato è comunque ottimo. Non solo l’esperienza di guida è piuttosto realistica e il comparto visivo dà soddisfazioni, ma il peso del titolo è molto contenuto, dal momento che Truck Driver occupa poco più di un gigabyte sulla memoria non troppo generosa di Nintendo Switch. Certo, il prezzo di 49,99€ mette questo gioco in una fascia di spesa medio-alta, ma le prestazioni non fanno assolutamente rimpiangere di aver speso quel denaro.
Trama – Guidare verso il successo
Di lì in avanti, la palla passerà nelle nostre mani: dovremo essere capaci di gestirci da soli, trasportando varie merci e sbloccando abilità fino a poter arrivare ad acquistare camion più nuovi ed efficienti. Com’è facile comprendere, non si tratta di nulla di speciale, ma a onor del vero i principali concorrenti anche su piattaforme più tradizionali non fanno tanto di più: basti pensare a Euro Truck Simulator o alla sua controparte statunitense per realizzare che l’impianto è esattamente lo stesso.
Certo, la differenza più marcata è nella dimensione delle mappe: a fronte del mondo reale ricreato nei concorrenti, Truck Driver sceglie un approccio più soft, soprattutto nelle dimensioni. Non potremo, infatti, ricreare, anche attraverso i DLC, una grande quantità di strade, ma dovremo accontentarci di quelle presenti nel mondo di gioco, che riusciranno comunque a tenerci impegnati per molto tempo.
Gameplay – Un camion nelle nostre mani
Altre cose che potrebbero minacciare la nostra consegna sono, ovviamente, il livello della benzina, la stanchezza del personaggio e il tempo a disposizione. A tutto si può ovviare grazie alla minimappa, posta nel lato inferiore destro dello schermo, che funge da GPS e ci segnala attraverso simboli particolari le stazioni di servizio o le piazzole di sosta. Quanto al tempo, fin dal tutorial molte missioni ci permetteranno di guadagnare un piccolo extra sia in termini di denaro che di punti esperienza portando a termine le consegne entro un tempo limite, segnato dal contatore a schermo.
Se la funzione dei soldi è abbastanza evidente, lo stesso non vale per i punti esperienza. In Truck Driver è stata, infatti, implementata una meccanica di abilità passive, già presente in titoli come Cooking Simulator, che possono essere sbloccate con l’esperienza e ci permettono di ottenere utili miglioramenti come un aumento dell’abilità alla guida di un certo tipo di camion oppure una maggiore efficienza nel trasporto di alcune merci.
Insomma, Truck Driver sa mescolare il buon livello di realismo generale con alcune meccaniche tipiche dei simulatori videoludici, diventando così un titolo divertente e all’altezza dei concorrenti. Soedesco ha fatto davvero un ottimo lavoro nel bilanciare questi elementi, evitando il duplice pericolo di rendere il gioco troppo fumettistico oppure troppo frustrante.
Controlli – Qualche nota amara
Su queste premesse, almeno sulla destra, sarà necessario utilizzare due dita, cosa che però diventa difficile anche a causa della dimensione ridotta, ai limiti dell’inesistente, dei dorsali dei JoyCon. La soluzione, che vi consiglio caldamente di non applicare nella guida reale, è stata di ignorare questi comandi e seminare il panico sulle strade svoltando senza annunciarlo con l’apposito segnale luminoso. Certo è che i comandi di Truck Driver avrebbero potuto essere impostati molto meglio, soprattutto a fronte dei tasti A/B/X/Y che rimangono quasi del tutto inutilizzati, fatto salvo per le fasi di dialogo.
Grafica – Il realismo su Nintendo Switch
Ciò che risulta ancora più inaspettato è il già menzionato peso di Truck Driver: per quanto più semplice delle controparti PC o PlayStation 4, la grafica dovrebbe comunque portare via qualcosa di più di un solo gigabyte. Il fatto che i programmatori siano riusciti a bilanciare un livello grafico accettabile e la necessità di non occupare quantità improponibili di memoria non può essere che salutato come un’ottima cosa, a maggior ragione se altri titoli decisamente più semplici finiscono per pesare molto di più sulla memoria delle nostre Nintendo Switch.
Sonoro – Una radio virtuale
Per noi giocatori, meno impegnati a scacciare il sonno e la fatica, ma comunque concentrati nella nostra lotta contro la noia, la colonna sonora di Truck Driver riesce nel difficile e affascinante compito di creare un divertimento rilassante, magari privo di adrenalina ma comunque capace di farci sentire a nostro agio. Questo titolo, così come molti dei simulatori più realistici, porta avanti un concetto di videogioco diverso da quello action-based della gran parte dei AAA in favore di un’idea che, anche attraverso una musica variegata e piacevole, ci faccia godere una rappresentazione bucolica di alcuni aspetti della realtà.
Longevità – Un titolo quasi infinito, forse
La soluzione che ci sentiamo di proporre a Soedesco è quella di pianificare un Season Pass che vada ad aggiungere a Truck Driver, oltre che nuove missioni, anche nuove aree con le relative strade, consentendo ai giocatori tragitti più lunghi e l’esplorazione di nuovi orizzonti. Comunque vada, ci sembra molto strano pensare di finire il titolo così com’è in meno di 30 o 40 ore, mettendolo così sul livello di un qualsiasi gioco dei più blasonati nel mercato videoludico.
Il prezzo, pari a 49,99€, è certamente alto, ma in linea con ciò che Truck Driver sa offrire ai suoi giocatori. Un aspetto negativo potrebbe essere l’eccessiva vicinanza al costo di Euro Truck Simulator, che offre mappe molto più ampie e realistiche su PC, ma in soccorso del titolo di Soedesco viene ancora una volta la portabilità di Nintendo Switch, che rende più difficile la scelta e fornisce qualche possibilità in più all’ottimo gioco che ho provato.