Dal 28 aprile al 2 maggio 2022 si è tenuta la prima beta di Turbo Golf Racing, un interessantissimo progetto targato Hugecalf Studios che prende ispirazione dal successo di casa Psyonix ma gli offre un twist particolare. Di fatto non è la prima volta che vediamo l’unione di macchine e sport in un titolo incentrato sul multigiocatore, ma non lasciarti ingannare dalle premesse i due videogiochi sono estremamente diversi.
L’opera distribuita da Secret Mode prende il golf come sport da mixare al mondo dei motori e ci riesce in maniera brillante ma non esente da difetti. Andiamo a dare un’occhiata più nel dettaglio partendo ovviamente dal comparto grafico.
Il titolo al momento non è ancora disponibile, la sua uscita è infatti programmata più avanti nel corso del 2022 e dovrebbe arrivare sia su PC che sulle console di casa Microsoft, inoltre verrà introdotto dal day one sull’Xbox Game Pass.
A suon di carrozzerie e spoiler in Turbo Golf Racing
Turbo Golf Racing sotto il punto di vista estetico è estremamente pulito, non esorbitante per quanto riguarda la resa grafica ma offre un ottimo livello di dettaglio nonostante delle specifiche minime davvero accessibili che lo rendono un titolo capace di performare anche su hardware più datati. Sia i modelli delle vetture che le mappe di gioco sono diverse tra loro e ben realizzate.
Le opzioni di personalizzazione sono molteplici e offrono un controllo totale sulla customizzazione della propria auto partendo dalle ruote, passando per la carrozzeria fino ad arrivare alla vernice e agli accessori estetici. Con l’avanzare del tempo visto il modello intrapreso dagli sviluppatori saranno sicuramente rilasciati nuovi oggetti acquistabili nello shop e chi lo sa, magari anche qualche collaborazione con i giganti del mondo automobilistico.
Lo stile è prettamente futuristico e si amalgama egregiamente con il gameplay in quanto come vedremo poi ci saranno diversi gadget ad aiutarci nella nostra corsa verso la vittoria.
Golfet League
Chiedo scusa per il gioco di parole ma la tentazione era davvero troppa. Comunque sorvolando gli scherzi come scritto prima Turbo Golf Racing non è un titolo da prendere sottogamba, non è affatto un clone del celebre Rocket League, anzi è un’esperienza sensibilmente diversa che potrebbe risultare poco familiare anche per chi ha passato moltissimo tempo sul titolo targato Psyonix.
Il progetto come menzionato poco sopra mischia brillantemente automobilismo e golf in un’esperienza votata al multigiocatore veloce e piena d’azione grazie a diverse implementazioni che rendono il gameplay davvero interessante. Le meccaniche di base sono molto simili a quelle di Rocket league, infatti abbiamo una macchina dotata di turbo che può saltare e un pallone, tuttavia la loro applicazione è dove Turbo Golf Racing prende le distanze dal collega.
Il gameplay del titolo targato Hugecalf Studios non vede due team sfidarsi in una partita ma 8 giocatori competere in gare di golf dove però non conta il numero di tiri ma la velocità con cui si raggiunge la buca. Questo apre le porte a una serie di possibilità infinite in quanto a colorare le mappe di gioco ci saranno moltissimi oggetti a disposizione dei vari giocatori come pedane che aumentano la velocità mentre ricaricano il turbo, portali che spediscono il pallone nella giusta direzione ma che sono estremamente difficili da centrare e molti altri.
Ad aumentare ancora di più la varietà del gameplay ci saranno missili che funzionano come i gusci rossi i Mario Kart e ricariche turbo istantanee. Questo rende il tutto caotico ma non troppo randomico in modo da dare la possibilità di divertirsi sia in modo casual che in maniera più competitiva.
Le partite sono suddivise su 3 round in 3 mappe diverse e alla fine del mini torneo verranno sommati i punti a seconda della posizione raggiunta nelle singole gare. Questa scelta è molto interessante in quanto permette di ribaltare le sorti di una partita data per persa, inolte vista la brevissima durata della gare singole si presta perfettamente a questo format.
Tutto ciò è molto divertente e tutte queste diverse possibilità a portata di mano creano un titolo per tutti davvero divertente, tuttavia prima di lasciarci bisogna parlare di un paio di difetti che sfortunatamente vanno a minare leggermente l’esperienza di gioco. Il primo difetto che ho riscontrato è una leggera legnosità dei comandi, soprattutto se lo si va a paragonare al collega specializzato nel mondo del calcio. Nonostante Rocket League si focalizza su un gameplay aereo mentre Turbo Golf Racing trova la sua dimensione a terra le manovre risultano molto più fluide e precise sul primo titolo citato.
Il secondo più che un difetto rappresenta una preoccupazione per il futuro in quanto nel caso il numero di mappe non dovesse essere aumentato in breve tempo il gameplay una volta imparati a memoria i percorsi e le scorciatoie potrebbe stagnare velocemente. Ultimo ma non per importanza è necessario implementare un format competitivo o un sistema di classifiche in modo da alimentare una sana competizione.
Tutta questione di hype
Prima di concludere questa anteprima vorrei fare una piccola digressione rispetto a quello che potrebbe essere il game changer per Turbo Golf Racing. Di fatto il modello di business che i ragazzi di Hugecalf Studios hanno scelto di intraprendere per la creazione del gioco prevede un futuro sensibilmente legato al mondo del web, in particolare a quello dello streaming vista la natura competitiva ma allo stesso tempo gioviale del gameplay.
Vista l’esplosione di Twitch negli anni di pandemia è stata una mossa sicuramente intelligente che non è guidata solo dal profitto ma anche da una grande opera di coerenza che ha portato gli sviluppatori a scegliere ciò che potrebbe permettere a Turbo Golf Racing di risplendere immensamente date la caratteristiche citate poco sopra.
Questa è una scelta comunque molto rischiosa in quanto il web è un posto strano e nonostante Turbo Golf Racing sia molto divertente e abbia tutte le carte in regola per dominare la sezione gaming del sito di streaming, un supporto del titolo non adeguato potrebbe portare a una perdita estremamente veloce di visibilità e di conseguenza di utenti e questo potrebbe risultare molto pericoloso per il futuro dell’opera.
Con questa nota agrodolce auguro il meglio sia al team di sviluppo sia all’editore che hanno messo sangue e fatica nella realizzazione di questo progetto che a netto di alcuni difetti facilmente correggibili (senza contare che la versione provata da noi rimane la prima beta) è capace di divertire in maniera semplice ma non per questo poco profonda.