I metroidvania, un genere che sembra essere immortale e senza tempo, si arricchisce anche del nuovo Turbo Kid, videogioco tratto dall’omonimo film arrivato su PC tramite Steam lo scorso 10 aprile, ricevendo una buona accoglienza da parte degli utenti. Se a un primo impatto questo titolo può sembrare il classico giochino metroidvania, con grafica in pixel art e solite meccaniche abusato a non finire, dobbiamo ammettere che lo è solo in parte, quella appiedata, perché tra le novità che Turbo Kid propone c’è proprio quella di dover affrontare molte sezioni del gioco a bordo di una raggiante BMX, offrendo al giocatore nuove meccaniche e sfide.
Turbo Kid ci trasporta in quello che, nel gioco, dovrebbe essere il futuro. L’anno è il 1997 e il pianeta ormai è stato ridotto all’osso, con risorse per vivere sempre più scarse, soprattutto l’acqua, e maggior parte della colpa è delle piogge acide, le quali hanno stremato le terre. Ci caleremo nei panni di un ragazzo che nel gioco prende il non originalissimo nome di The Kid, il quale a bordo della propria BMX dovrà affrontare un viaggio ricco di pericoli in cerca di un modo per sopravvivere.
Turbo Kid, inizialmente il solito, ma poi arriva lei
Nelle fasi iniziali, Turbo Kid non si discosta minimamente dai classici giochi del genere metroidvania, questo perché per tutta la prima parte del gioco saremo appiedati. Le sezioni che affronteremo saranno le classiche del genere: saltare da una piattaforma a un’altra, attivare interruttori, disattivare ed evitare trappole e devastare ogni nemico che ci si parerà davanti sia esso un bandito o una creatura dell’arido mondo.
The Kid avrà a sua disposizione le tradizionali abilità come il salto, salto doppio, la corsa e diversi attacchi con armi, sia corpo a corpo che dalla distanza, e il feedback che il sistema di combattimento restituisce al giocatore è davvero appagante. Affrontare i tanti nemici su schermo sarà sia divertente che adrenalinico e le situazioni nelle quali verrà calato il giocatore molteplici e differenti. Anche la varietà di armi a disposizione per dispensare morte ai nostri nemici è buona, molte delle quali saranno ottenibili aiutando i vari personaggi con incarichi secondari o a fargli aprire il proprio negozio.
In sella!
Il gioco cambia drasticamente quando entreremo in possesso della coprotagonista di Turbo Kid, ovvero la tanto ricercata BMX. Il nostro dinamico e veloce mezzo di trasporto potrà essere “evocato” in ogni momento, e The Kid si ritroverà automaticamente in sella. A bordo della BMX il gioco diventa ancora più veloce e adrenalinico, con una nota di merito che va assegnata alla fisica della bici. Ci vorrà un po’ di pratica ma ti assicuriamo che superare le diverse sezioni platform, che in alcuni versi ricordano Sonic the Edgehog, sarà gratificante.
A bordo del nostro mezzo di locomozione potremo anche effettuare trick, competere in delle prove a tempo oppure scagliarla violentemente contro i nemici, tanto non verrà danneggiata e potremo evocarla subito dopo. Insomma, se a un primo impatto Turbo Kid ci sembrava un buon metroidvania ma con tanto già visto, quando la BMX entra in scena, le meccaniche di gameplay diventano più profonde ed elaborate. Da notare anche che le sezioni appiedate e in sella si mescolano benissimo tra di loro, spezzando magistralmente il ritmo del gioco.
Un piacere per gli occhi, per il pad ma un po’ meno per la musica
Anche se l’uso della pixel art viene spesso abusato, dobbiamo ammettere che con Turbo Kid è stato fatto un ottimo lavoro a livello grafico, un ottima miscela di dettagli e minimalismo che, accoppiati a sfondi dinamici e ben caratterizzati, danno vita a un mondo crudo e credibile, affascinante da esplorare. Solo alcune sezioni in sella alla BMX ci sono sembrate un po’ sottotono a livello grafico, ma è comprensibile vista la natura delle stesse.
Il sonoro invece rimane pressocché anonimo. Qualche bel motivetto viene offerto al giocatore, ma niente che dia proprio il piacere dell’ascolto o che aiuti il coinvolgimento nel mondo di gioco. Dal punto di vista del gameplay invece siamo di fronte a tanti fattori da apprezzare. Le sezioni appiedate sono divertenti, quelle sulla BMX fuori di testa, ed entrambe si mescolano davvero bene tra di loro.
L’esplorazione offre tantissimi segreti da scoprire, ma veramente tanti, e le missioni secondarie offriranno una maggiore durata del titolo e anche una spiegazione più profonda del mondo di gioco e dei vari protagonisti.