Quando nel lontano 1997 uscì Theme Hospital, divorai del tutto l’opera di Bullfrog, quindi, quando questo Two Point Hospital fu annunciato per PlayStation 4 e PC, andai in totale estasi al solo pensiero di poter ritornare a creare corsie di ospedale e curare improbabili malattie, visto che il titolo creato da Two Point Studios ed edito da SEGA, è a tutti gli effetti un clone e successore spirituale del titolo uscito 24 anni fa (feel old yet?).
Dopo ben tre anni dalla sua uscita, ecco che SEGA decide di far uscire questo riuscitissimo Two Point Hospital anche per la console ibirida di casa Nintendo. Non solo questo, quella che ci viene presentata è la Jumbo Edition ovvero una versione che presenta tutti i DLC usciti fino ad oggi di questa simulazione ospedaliera. Saranno riusciti i Two Point Studios a dare un’esperienza all’altezza anche su Nintendo Switch? Continua nella lettura e lo scoprirai.
Two Point Hospital è Theme Hospital all’ennesima potenza
Ma cos’è Two Point Hospital? Ci troviamo di fronte a una simulazione di ospedale, ovvero un gestionale che si presenta con grafica dall’alto, volgarmente chiamata a volo di uccello, dove dovremo costruire il nostro istituto ospedaliero, tenendo un occhio al bilancio, ai ricavi e ai costi.
Detta in questa maniera potrebbe sembrare una noia mortale, ma il fatto che il titolo venga condito da determinati tocchi di classe come malattie assolutamente inventate, le quali vengono curate con altrettanti metodi esilaranti, danno a Two Point Hospital uno humor, alle volte grottesco, ma che ti divertirà e non poco.
Two Point Hospital è noioso sulla carta, ma divertentissimo all’atto pratico
Il concetto di Two Point Hospital è estremamente semplice, dovrai far girare bene un ospedale, costruendo le sue varie sezioni, assumendo staff che sia in grado di studiare nuovi tipi di malattie e curare i pazienti che ne sono affetti.
Ma non solo, dovrai tenere d’occhio anche: gli inservienti, gli infermieri, gli addetti allo sportello, rendere più gradevole il tuo stabile con l’utilizzo di piante o distributori automatici, avere tutti i confort per i pazienti come panchine e simili. Ogni decisione che prenderai avrà delle conseguenze e determinerà il successo o il fallimento del tuo ospedale. Durante la campagna, oltre a quanto detto, in Two Point Hospital dovrai lavorare a più ospedali contemporaneamente, i quali ti daranno degli obbiettivi da completare.
Come detto prima potrà sembrare tedioso e pure molto noioso, ma ti posso assicurare che all’atto pratico Two Point Hospital è estremamente divertente, anche grazie (anzi, soprattutto) al suo sense of humor spesso e volentieri macabro. Ti capiterà, infatti, di sorridere più e più volte alla morte dei pazienti che popolano il tuo ospedale.
In linea generale, l’obbiettivo sarà sempre quello di costruire le camere e i reparti dove curare i pazienti, cercare di assumere, tramite una lista, i potenziali candidati e ingaggiare nel tuo team quelli che meglio si sposano al ruolo che tu stai cercando di ricoprire.
Tutte queste azioni, unite a quelle di cui parlavo prima, avranno un impatto sul tuo budget e una serie di scelte sbagliate porterà all’inevitabile licenziamento e al conseguente game over. Two Point Hospital non è un gioco difficile da capire, anzi il suo gameplay affonda la sua forza anche nella sua semplicità, ma sicuramente, per padroneggiare al meglio i nostri possedimenti ospedalieri, dovremo saper gestire bene, specialmente nelle fasi più avanzate del titolo.
Tuttavia ciò che è stato detto finora può essere preso per qualsiasi versione di Two Point Hospital, quello su cui mi voglio concentrare è la sua versione per Nintendo Switch. Da un punto di vista tecnico il gioco gira molto bene, grazie anche ad una grafica che, vista la sua verve molto cartonesca e scanzonata, non richiede chissà quale potenza di calcolo. Peccato per due aspetti, ovvero i tempi di caricamento e l’assenza totale di controlli touch.
Per quanto riguarda il primo aspetto, i tempi di caricamento, tra un livello e l’altro sono davvero lunghi, c’è poco da dire. Non imputo la cosa alla poca capacità computazionale della console perché, come detto prima non ci troviamo di fronte a chissà quale super capolavoro di grafica, anzi. All’occhio risulta molto basilare, ma non per questo brutto, quindi da un lavoro del genere ci si aspetterebbe un po’ di velocità in più.
Il secondo aspetto, che reputo ben più grave, è la totale assenza dei controlli touch. Diciamola subito, la piattaforma ideale per giocare un titolo simile è il PC grazie all’utilizzo del mouse che snellisce, e non poco, il gameplay di qualsiasi gioco gestionale.
Giocare con il controller è estremamente scomodo e se su PlayStation 4 ce ne facciamo una ragione, su Nintendo Switch, ci sarebbe quella cosa chiamata touchscreen che potrebbe tranquillamente simulare l’uso di un mouse grazie al nostro dito. In Two Point Hospital questa feature, che sarebbe sacrosanta, è totalmente assente. Davvero un peccato grosso così. Capiamoci, i controlli normali non che siano il male assoluto, ma sicuramente non danno lo stesso feedback.
Two Point Hospital: Jumbo Edition, ovvero come impacchettare 3 anni di DLC
I DLC di Two Point Hospital: Jumbo Edition meritano un capitolo a parte. Ogni espansione proposta in questo Two Point Hospital Jumbo Edition ti darà l’opportunità di lavorare in tre ulteriori ospedali i quali, a loro volta, porteranno con sé altre malattie sempre con la medesima vena di humor del gioco di base (alcune delle idee saranno davvero folli come la sindrome da pinocchio, dove i malati sono affetti da uno strano allungamento del naso oppure la malattia che trasforma il povero malcapitato in uno spaventa passeri).
Queste nuove patologie, oltre che aggiungere delle ulteriori visuali al titolo, introducono nuove idee al gioco di base e possono dare, anche a chi è un veterano di Two Point Hospital, una sfida aggiuntiva.
Oltre a questi ospedali in più, la versione Jumbo di Two Point Hospital aggiunge il “Retro Item Pack” e “Exhibition Items Pack” i quali aggiungono nuove decorazioni agli ospedali gestiti, non sono un granché, ma buttali via…non ci possiamo lamentare dell’amaro, offerto dalla casa, a fine cena. Peccato solo che non siano stati inclusi anche i due DLC chiamati “A Stitch in Time” e “Culture Shock” visto che questi sono stati rilasciati solamente il mese scorso.
Two Point Hospital è da comprare?
Concludendo Two Point Hospital: Jumbo Edition è da comprare? Se non lo hai mai spolpato nelle sue versioni precedenti e non possiedi un PC, sì assolutamente, perché è un titolo estremamente valido anche nella sua versione Nintendo Switch e non fa rinunciare a nulla rispetto alle versioni su sistemi concorrenti, peccato solo per la mancata implementazione dei controlli touch screen e dalla lunghezza dei caricamenti.
Se però sei un possessore di PC, ti consiglierei, probabilmente, di acquistarlo lì visto che su questa macchina, grazie all’uso del mouse, ha sicuramente una marcia in più a livello di gameplay. A te la scelta, ma qualunque essa sia, sicuramente vale la pena di investire soldi e tempo in Two Point Hospital: Jumbo Edition.