L’insulto in questione appare in un murale gigante, che occupa parecchi piani di un edificio cittadino ed è stato segnalato in un lungo post su Imgur focalizzato a raccogliere errori e altre stranezze avvistate sulla segnaletica presente in The Division 2.
L’opera di street art offensiva, che sembra fortemente ispirata alla cover del singolo dei Black Flag Police Story (uscito nel 1981), raffigura un poliziotto con un distintivo il cui numero identificativo è “FA6607”, che ricorda molto da vicino la parola “faggot”, tipico insulto omofobo per quanto camuffato.
Una volta scoperta l’immagine, Ubisoft ha rilasciato una dichiarazione in cui assicura la cancellazione del murale offensivo tramite la patch che verrà rilasciata l’11 aprile.
Questo il comunicato:
“Ci dispiace che questa immagine sia sfuggita ai nostri processi di revisione dei contenuti; allo stesso tempo li stiamo revisionando [i controlli n.d.r.] così da evitare che cose del genere possano ripetersi in futuro”
Non è in effetti la prima volta che una decorazione controversa sfugge ai controlli e compare nella versione definitiva di un titolo.
Recente è il caso dell’ottimo horror taiwanese Devotion che si è ritrovato al centro di numerose polemiche per un’immagine che collegava il presidente cinese Xi Jinping a Winnie The Pooh ,rendendo spunto da un meme particolarmente inviso al governo di Pechino, tanto da essere in seguito cancellato da Steam.
Allo stesso modo, sempre lo scorso anno, gli sviluppatori di PUBG si sono dovuti scusare per avere inserito nell’elmetto di un pilota la bandiera giapponese col sole nascente, tipica dell’esercito imperiale e pertanto valutato come offensiva da molti giocatori koreani e cinesi.
Anche l’acclamato Destiny 2 è stato in passato criticato per avere al proprio interno simboli rievocanti il nazismo, a dimostrazione di come il problema sia parecchio diffuso e da non sottovalutare.