Giusto ieri abbiamo riportato la notizia che Ubisoft, a seguito di diverse accuse di molestie indirizzate ai propri dirigenti, tramite un post sul proprio sito ufficiale, avrebbe aperto delle indagini interne avvalendosi di consulenti esterni per far luce sulle accuse ed evitare ulteriori danni d’immagine.
Nelle scorse settimane abbiamo assistito a numerosi smottamenti all’interno della compagnia e dell’industria dei videogiochi in generale. Tutto è cominciato circa due settimane fa quando Chris Avellone, sviluppatore e scrittore per Techland, sarebbe stato allontanato dall’azienda e dallo sviluppo di Dying Light 2. Dopo che su Twitter una donna avrebbe denunciato alcuni presunti comportamenti di Avellone è stata seguita dall’attuale PR di Riot Games, Jacqui Collins, che ha pubblicato un post contenente gli screenshot di una conversazione privata tra lei ed Avellone risalente al 2014.
Cosa succede in casa Ubisoft
Dopo questo primo campanello d’allarme, anche Ubisoft ha cominciato a tenere sotto osservazione i propri sviluppatori. Lo scorso 22 giugno il Product and Brand Marketing Manager, Andrien Gbinigie, è stato accusato di violenza sessuale, negando ogni implicazione tramite un post su Medium.com (ora rimosso). Qualche giorno più tardi, il 24 giugno, il Creative Director di Assassin’s Creed Valhalla Ashraf Ismail ha annunciato d’aver lasciato Ubisoft (non sappiamo se su pressione della stessa compagnia) a seguito delle accuse di infedeltà.
Tornando agli aggiornamenti odierni, dopo il comunicato ufficiale che sanciva l’inizio delle indagini sarebbero arrivati già i primi risultati. Infatti, secondo Bloomberg, sono stati sospesi due dirigenti, ovvero i Vice Presidenti Tommy François e Maxime Béland. Due dirigenti abbastanza in alto nella catena gerarchica di Ubisoft, dal momento che supervisionavano lo sviluppo dei giochi negli studi internazionali.
Stando a quanto ripreso da Bloomberg, su François e Béland pendevano già almeno tre accuse di cattiva condotta su ognuno, e al momento sono tenuti sotto investigazione approfondita. In un comunicato inviato a GameSpot, un rappresentante di Ubisoft ha confermato la sospensione dei due esecutivi, chiarendo che non si pronuncerà più in merito, almeno finchè le indagini proseguiranno.