Ubisoft riceve una nuova brutta notizia, questa volta a causa delle dimissioni da parte di Virginie Haas verso lo studio francese. Il suo ruolo come head of game production all’interno della società è durato poco più di un anno e, attualmente, sembra voler intraprendere ulteriori percorsi lavorativi. Questo è ciò che ha dichiarato nella lettera di dimissioni, anche se sono in molti a sospettare un collegamento diretto con le accuse di molestie e abusi mosse negli ultimi mesi.
In realtà, la donna lavorava all’interno dell’azienda dal 2017 e non sappiamo quale sarà il suo prossimo obiettivo. Il commento da parte dello studio, però, non è tardato ad arrivare anche per rassicurare i fan dopo l’annuncio di un DLC importante per Assassin’s Creed Valhalla. Sui social, infatti, si era scatenato il panico tra chi chiedeva se ci saranno dei rallentamenti o, più drasticamente, degli stop.
“La società è sulla buona strada per nominare il suo successore. Nel frattempo, il team senior di cui era responsabile garantirà la continuità e l’esecuzione senza interruzioni dei progetti attuali” hanno dichiarato sui propri social network.
Ubisoft nuovamente nell’occhio del ciclone
A lasciare il proprio posto non è stata solo la responsabile della produzione globale, ma anche Dan Hay: produttore e direttore creativo. Ha partecipato a diversi titoli, noti in tutto il mondo, tra cui Far Cry.
Come detto in precedenza, le polemiche riguardanti Haas, però, non sono tardate e sul web si torna a parlare di quanto è successo negli scorsi mesi. In questo momento, come sta accadendo per Activision Blizzard, l’azienda sta provando a migliorare ciò che risultava essere profondamente sbagliato. Il tutto stando discretamente in silenzio, rispetto a tante altre realtà.
Dagli eventi negativi accaduti è nato un collettivo di dipendenti che si batte giornalmente per i propri diritti: A Better Ubisoft. Sono stati proprio loro a creare una petizione che, durante il weekend, ha raccolto ben oltre le 13.000 firme per poter migliorare l’attuale posto di lavoro.