Se te lo fossi perso, nelle ultime settimane ho avuto la fortuna di poter recensire Project Starship, un titolo targato Panda Indie Studio che ti consiglio senz’altro di recuperare nel caso in cui ti sentissi pronto ad affrontare un’invasione aliena. Dopo un breve scambio via mail con il suo ideatore e l’esserci trovati piuttosto d’accordo sulla visione di quel gioco, oggi sono qui per parlarti del nuovissimo Project Starship X (PSX), un interessante shoot ’em up procedurale attualmente ancora in fase di sviluppo.
Grazie alla gentile proposta di Mathew Godwarf, brillante sviluppatore italiano a capo di Panda Indie Studio, ho potuto testare in prima persona questo promettente titolo indie che, fin dai primi istanti di gioco, si è dimostrato un degno erede del suo omonimo antenato. Ambientato nello stesso universo del suo predecessore, Project Starship X vanterà diversi personaggi giocabili e vedrà il ritorno di Garret Zeppola e Gwen Rossi, i due piloti reduci dalla precedente minaccia aliena tuttora impegnati nell’affrontarne le conseguenze.
I giocatori saranno quindi catapultati in una serie di missioni, ognuna delle quali verrà resa unica dalla componente procedurale che sta alla base del gioco. A fronte di diverse meccaniche interessanti, di una marea di potenziamenti disponibili, citazioni ad altri titoli e vari boss da abbattere, Project Starship X mi è decisamente sembrato un titolo da tenere d’occhio e in grado di divertire. Nel caso in cui fossi poi appassionato di sparatutto a scorrimento verticale, ti consiglio vivamente di non fartelo scappare.
Salvo imprevisti, il gioco dovrebbe essere rilasciato tra maggio e giugno di quest’anno e nonostante al momento possa essere provato solamente attraverso Steam, lo sviluppatore mi ha confermato che l’intenzione è senz’altro quella di portarlo su quante più piattaforme possibili. Fino ad allora, noi di iCrewPlay ti invitiamo a dare un’occhiata alla sua demo e a farci sapere cosa ne pensi, così da poter supportare tutti insieme questo progetto italiano dall’evidente potenziale.
Personalmente poi, spero proprio che in futuro mi venga anche data l’opportunità di recensire la versione finale del gioco, così da poter analizzare più approfonditamente ognuno degli aspetti che già da questa prova mi sono sembrati convincenti. In fin dei conti, l’unico dettaglio ad avermi lasciato un po’ perplesso è stato infatti quello relativo alle modalità con cui vengono sbloccati i nuovi piloti. Forse, come già visto nel fantastico The Binding of Isaac (a cui PSX si ispira almeno in parte), una maggiore chiarezza in tal senso e/o il dover soddisfare determinati requisiti, renderebbero ancora più vivida l’idea di progresso all’interno del titolo.