Preparatevi a decollare per un viaggio interstellare unico nel suo genere con Underspace, uno sparatutto spaziale soprannaturale che si autodefinisce il “successore spirituale di Freelancer”! Sviluppato da un piccolo team con una grande ambizione, Pataspace Interactive, Underspace punta a combinare azione spaziale di combattimento e commercio in stile Freelancer con un pizzico di horror Lovecraftiano.
Nonostante le dimensioni contenute del team di sviluppo, Underspace impressiona fin da subito con cinematiche introduttive e sequenze scriptate in prima persona. Ci immergiamo nell’universo come un personaggio navigato con una storia e degli amici. Possiamo esplorare a piedi diverse zone della stazione spaziale, che pur potendo essere semplici menu, regalano un’esperienza più immersiva.
Questa stazione ricorda una versione ridotta e artigianale della Cittadella di Mass Effect, popolata da strane specie aliene come insetti, cristalli e robot. Possiamo persino spendere i nostri miseri fondi iniziali in un bar o dai vari mercanti per acquistare pochi e scarsi potenziamenti per la nostra nave.
Underspace è vasto!
Underspace è un gioco che punta in alto, cercando di offrire un’esperienza ricca e coinvolgente. Nonostante il genere degli “sparatutto spaziali con commercio” in single player non sia proprio il mio preferito, devo ammettere che bazzicare in giro per le stazioni spaziali ed esplorare l’ignoto sulla mia navicella non è stato affatto male. I controlli di volo e il combattimento sono sicuramente arcade e un po’ caotici ma, come già detto, la mia esperienza sul genere è limitata e quindi non ho metri di paragone.
Stavo quasi per abbandonare il gioco quando, improvvisamente, una tempesta spaziale ha illuminato una miriade di tentacoli impossibili da concepire sotto la struttura della realtà, costringendomi a combattere un gigantesco serpente scheletrico per placare la tempesta. A quel punto, ero completamente conquistato.
Posso affermare con certezza che la sensazione di vuoto e di angoscia data dalle visioni grottesche nelle nebulose e nello spazio profondo ricrea veramente bene e ricorda tantissimo le opere Lovecraftiane e soprattutto Dredge, titolo indie uscito anno scorso, che ci ha affascinati e tenuti con le mani attaccate al controller durante le nostre sessioni di gioco.
Il titolo è pieno di attività in giro per lo spazio profondo, decine di missioni secondarie e di recupero, insomma un sacco di cose da fare per non sentirsi soli, lassù, tra le stelle. Mi sono ritrovato perso tra strati di spazio, salvando qualcuno e finendo per litigare accidentalmente con la polizia spaziale con conseguente fuga a gambe levate. Ho comprato una nuova nave, nuove armi, persino del materiale pornografico da rivendere altrove per un probabile profitto (o forse solo per gusto personale ndr.).
Ho sorvolato uno sciame di meduse spaziali provando un senso di colpa per averne uccisa accidentalmente una, ho perso una battaglia contro dei pirati che mi hanno attaccato a un varco dimensionale dopo che mi sono rifiutato di pagare un pedaggio e, rendendomi conto che il mio ultimo salvataggio era di molto tempo prima, ho deciso di chiudere la demo. Tuttavia, non vedo l’ora di scoprire cosa ci riserverà il gioco completo!
Underspace è uscito, in accesso anticipato, il 10 aprile, con l’obiettivo di uscire definitivamente dopo un anno di rifinitura e implementazione di nuovi contenuti. E’ attualmente disponibile su Steam (la versione che abbiamo avuto modo di provare noi) e su GOG. Lo sviluppo iniziale è stato supportato da una campagna Kickstarter nel 2019 e successivamente il gioco è stato pubblicato da Camlann Games.
La sensazione di perdersi nello spazio profondo, il vuoto che ti circonda e l’incognita di cosa si possa nascondere dietro la prossima nebulosa hanno reso il nostro viaggio in Underspace ricco e interessante. Allo stato attuale delle cose il titolo promette di crescere ancora e ancora, con sempre più contenuti. Non ci resta che aspettare gli ulteriori aggiornamenti che ci sono stati promessi e sperare che il team di sviluppo riesca davvero a creare un titolo vasto come lo spazio profondo.