Unhatched è un gioco di carte già disponibile su iOS e Android e il 13 novembre sarà disponibile anche per l’ibrida di casa Nintendo di cui siamo qui a parlarti con la nostra recensione.
Il mercato, in particolare modo quello dei giochi mobile, è ormai saturo di giochi di carte e la formula più comune, e ormai ben rodata, è quella del free-to-play multiplayer online con acquisti in-game. Unhatched invece si pone in maniera del tutto diversa da questa tendenza, seppur non innovativa, proponendo un gioco sì basato su battaglie di carte ma completamente single player offline.
Unhatched – un gameplay estremamente semplicistico
Lo so bene, essendo un gioco di carte di certo non ci si aspetta un gameplay action, ma ti assicuro che la semplicità eccessiva che avvolge questo titolo resta tale anche se rapportata ai canoni tipici dei card game. Prima di ogni “scontro” sarà necessario formare il nostro deck riempiendo i tre slot messi a disposizione del giocatore.
Ogni slot può ospitare una coppia di carte inseparabili tra loro, una sotto e una sopra, e l’ordine con cui le pescheremo non sarà casuale, bensì esattamente quello in cui le abbiamo alloggiate. I tre slot ospitano rispettivamente la prima e la quarta carta – in ordine di pescata -, la seconda e la quinta e infine la terza e la sesta.
In questo modo è possibile calcolare con certezza quale carta pescheremo in ogni momento della nostra partita, senza contare il fatto che potrai visualizzare il tuo deck di sei carte sulla sinistra a carte scoperte.
Decisamente insolito per i fan dei grandi classici stile Magic e Yu-Gi-Oh ma decisamente interessante a livello strategico, obbligando di fatti il giocatore a ragionare con cura l’ordine in cui posizionare le carte disponibili in quel momento per comporre il deck con cui affronteremo la battaglia.
Perché dico le carte disponibili in quel momento? Ebbene, ancora una volta in controtendenza rispetto ad altri titoli, le carte guadagnate durante la nostra partita non rimarranno per sempre, non sta a noi costruire il deck da migliorare avanzando ma ogni duello ha le sue carte disponibili, con poche variazioni in base alle nostre scelte nei dialoghi.
Risulta chiaro quindi che il grosso del gameplay si focalizza sulla costruzione del deck con le carte che abbiamo sbloccato per quella battaglia e la battaglia stessa. Più o meno.
IA – forse stavolta sta per ignoranza artificiale
L’idea alla base di Unhatched non è per nulla male, il problema è che un errore madornale come quello commesso sull’intelligenza artificiale inficia pesantemente sulla godibilità del titolo stesso. Purtroppo la stupidità delle azioni dei nemici delle volte lascia davvero perplessi, le azioni dell’avversario sembrano quasi casuali e sovente preferiscono ricaricare il loro mana a darci il colpo definitivo che ci causerebbe una sconfitta.
Questo problema di certo non invoglia il giocatore a perdere molto tempo nel pensare la strategia migliore, visto che anche con deck non particolarmente azzeccati sarà possibile sopraffare il nostro avversario con facilità.
Ma in cosa consiste una partita a Unhatched? Si pesca una carte per turno e la carta pescata va utilizzata immediatamente, ognuna di esse ha un duplice effetto e bisognerà scegliere quale dei due attivare. Il gameplay nudo e crudo di una partita sta quindi nello scegliere uno dei due effetti attuabili inclinando lo stick sinistro da una parte o dall’altra.
Gli effetti eseguibili non sono moltissimi ma variano discretamente durante l’avventura, all’inizio sarà possibile solo creare mana o spenderlo per danneggiare l’avversario ma avanzando nel titolo saranno disponibili altri effetti che rendono sicuramente più variegato il gameplay. Qui, tuttavia, sorge un altro problema.
Proprio quando le cose si fanno interessanti e si ha a disposizione carte in grado di distruggere quelle nemiche e generarne di nuove, il titolo finisce. Per completare Unhatched sono sufficienti circa 5 ore di gioco e, nonostante la “trama” subisca blande variazioni in relazione alle nostre scelte durante i dialoghi, la voglia di rigiocarlo dall’inizio una volta finito è praticamente nulla, si desidera piuttosto proseguire con sfide più impegnative e nuove carte ma ciò non avviene.
Piccola ancora di salvezza è la fine non fine, che ci spara un faccia un grandissimo TO BE CONTINUED in stile Dragon Ball Z che evidenzia l’intento degli sviluppatori di produrre un seguito.
Unhatched come gira su Nintendo Switch?
La risposta è davvero semplice, molto bene. Il titolo nasce su mobile ed è un gioco di carte, di conseguenza a livello di risorse necessarie siamo ampiamente all’interno delle potenzialità della piccola di casa Nintendo che, di conseguenza, riesce a far girare al meglio il titolo con una grafica estremamente pulita, seppur decisamente minimale.
La grafica in ogni caso è godibile e risulta perfettamente in linea con altri card game già presenti sul mercato, nulla di stratosferico ma onestamente non ce n’era bisogno.
A questo punto ti starai giustamente chiedendo: ma, essendo un titolo single player, com’è la trama? Eh.
La trama c’è ed è persino evidente che vuole essere, se non principale, quantomeno accessoria al gameplay; Unhatched non ha come obiettivo quello di raccontare una storia ma per come si pone è necessario che ci sia e, di conseguenza, ci si aspetta che sia, anche solo vagamente, interessante.
Non mi sento di dire che Unhatched fallisce nel darci una storia fruibile, tuttavia sono davvero troppissimi gli eventi non – sense che ci accadono nel titolo.
Potrai giocare Unhatched nei panni di Edgar o di Evelyn, scegliendo il sesso del protagonista nelle primissime fasi del gioco. Dopo essere stato liberato da una prigione sotterranea da un particolarissimo personaggio, egli ti informerà che in cambio vuole che commetti un furto a causa sua.
Immediatamente dopo ti ritrovi in una taverna ad affrontare battaglie – ma come ci sono arrivato? -, poi in un bosco ad inseguire fate – che fine ha fatto la taverna? -, ad un certo punto ti si schiude un uovo e ne esce un drago – ma quest’uovo lo avevo da prima? -, insomma, a volte può anche risultare divertente ma per la maggior parte del gioco è un gran casino. Il tutto condito dalla presenza di una maschera che ci farà da mentore durante la nostra assurda avventura.
Siamo arrivati alla fatidica domanda: Unhatched vale l’acquisto? Se sei un appassionato di card game, sicuramente sì. il titolo, seppur con tutte le imperfezioni di cui abbiamo parlato, si pone con un prezzo decisamente budget di soli 4,99 € sul Nintendo eShop, quindi non fartelo scappare! Se invece non sei un appassionato del genere difficilmente Unhatched ti farà cambiare idea quindi stanne alla larga.
Ti segnalo infine che il titolo non dispone della lingua italiana e che è già disponibile su iOS e Android ed è in uscita il 13 novembre per Nintendo Switch.