Se pensavi di averle viste tutte, United Penguin Kingdom sembra essere fatto apposta per farti ammettere il contrario.
Sviluppato da Turquoise Revival Games e disponibile su Steam, è un gestionale piuttosto singolare che, come lascia intendere il titolo, vede come protagonisti dei pinguini. A prima vista potrebbe sembrare poco serio, a tratti anche buffo, ma questo titolo non è assolutamente da sottovalutare: basteranno poche ore di gioco per iniziare a capire che di semplice c’è davvero poco.
United Penguin Kingdom, storia di pinguini che si salvaguardano da soli
Al centro di United Penguin Kingdom, che può essere classificato come un gestionale city builder, troviamo la tematica del riscaldamento globale. Prima di iniziare il gioco un advertisment ci informa che i pinguini reali con i quali ci troveremo a giocare, sono una specie in pericolo, proprio a causa del cambiamento climatico.
Ma i nostri protagonisti non si sono fatti scoraggiare e si sono organizzati prendendo precauzioni con tecnologie avanzate, come l’uso dei refrigeratori. Giorno dopo giorno creano un ambiente sicuro grazie a risorse energetiche rigorosamente ecosostenibili. Sono una comunità pacifica che punta a vivere in tranquillità e in armonia.
Ecco che già a primo impatto, ci sentiamo un attimo in colpa quando ci viene spiegato che i pinguini si sono rimboccati le maniche per auto salvaguardarsi da una minaccia che è prevalentemente colpa dell’essere umano…
Ci troveremo infatti davanti a una (inizialmente piccola) colonia di pinguini che, come in ogni city builder che si rispetti, dovrà lavorare duramente per ottenere risorse, costruire edifici e regnare sugli altri stati di pinguini.
Le meccaniche di gioco
Di per se, muoversi in United Penguin Kingdom è molto semplice: un breve tutorial spiega tutto ciò che c’è da sapere, compresi i comandi per spostare la telecamera, disponibili sia su mouse che su tastiera. Una volta iniziata la partita si dovrà scegliere tra quattro livelli di difficoltà: modalità relax (che non è del tutto una passeggiata), normale (un po’ più “allegra”), difficile e sopravvivenza.
La differenza consiste principalmente nel numero di pinguini disponibili all’inizio, nella quantità di risorse disponibili, nella velocità di produzione delle risorse e nell’aggressività dei nostri invasori. Arriverà poi il momento di creare il proprio emblema araldico. Largo alla fantasia nella scelta di forma, colore e icona da attribuire al nostro insediamento, con tanto di nome scelto da noi.
L’interfaccia si presenta piuttosto intuitiva: in alto è presente una barra con i mesi dell’anno e i vari avvenimenti previsti, oltre ai dati sui nostri abitanti, mentre lateralmente a sinistra troviamo il dettaglio degli impieghi dei pinguini.
A destra c’è invece una panoramica dei parametri fondamentali di gioco: felicità complessiva, istruzione, oro e reputazione, mentre in basso troviamo il menù per la costruzione degli edifici, delle strade, che renderanno più veloci gli spostamenti, i punti scienza, i punti esplorazione, le statistiche e gli obiettivi annuali. Sempre nella parte inferiore a sinistra è disponibile il registro degli eventi per tenere sotto controllo come procede nel nostro regno glaciale.
Per quanto ci siano ben 4 livelli di difficoltà, United Penguin Kingdom è un titolo che può dare filo da torcere, in quanto sarà fondamentale bilanciare le proprie risorse, specialmente quelle economiche. Per qualsiasi di questi che andremo a scegliere, il nostro percorso inizierà con qualche pinguino in un’isola del blocco da noi scelto, definito come “Villaggio”.
L’obiettivo è quello di partire da Villaggio e scalare la classifica del Regno per diventare Città, Regione, Stato e infine Regno. Hai capito bene, nel gioco è prevista una classifica che assegna punteggi al tuo e agli altri regni in game in base alla reputazione, il valore fondamentale per il gioco.
Quest’ultima varia in base alle nostre scelte e rappresenta il parametro chiave per passare da un titolo all’altro. Alla fine di ogni anno di gioco, infatti, è previsto un recap della situazione che ci metterà di fronte alla classifica dei regni. Allo stesso tempo, se i parametri della reputazione saranno soddisfatti, potremo passare da Villaggio a Città, o da Città a Regione, ma anche regredire.
Sembra noioso? Aspetta di incontrare le foche ladre e le orche assassine
Si, ok, tutto molto bello, ma non è noioso dopo qualche minuto? Assolutamente no, a meno che non trovi noioso il genere di per sé. Durante l’anno di gioco ci saranno moltissime azioni da compiere, che andranno ben oltre il semplice costruire case, scuole ed edifici per il benessere e la tutela dei nostri pinguini. Puntualmente saremo oggetto di attacchi da parte di foche ladre, che punteranno dritte alle nostre riserve di cibo, o di orche assassine, che avranno come unico obiettivo quello di distruggere qualche nostra costruzione a bordo oceano, come i porti per la pesca o per la raccolta dei rifiuti oceanici.
E se pensi che i pinguini siano dei coccolosi pennuti che si lasciano intimorire, United Penguin Kingdom ti farà avere qualche ripensamento. Tra le prime costruzioni disponibili infatti, troveremo delle torrette di difesa che scagliano automaticamente frecce gelate pronte a uccidere qualsiasi essere vivente minacci la nostra piccola comunità glaciale. Ma non è tutto, perché per ogni minaccia uccisa riceveremo un punto d’oro. I pinguini rimangono però animali pacifici: niente guerre, rivolte o combattimenti, solo legittima difesa.
Loop di gameplay
Come praticamente tutti i gestionali, i city builder in particolare, il gameplay non è particolarmente attivo, se non nei momenti in cui un’orca distrugge un edificio da rimettere in piedi, ad esempio, o quando siamo chiamati ad accettare delle sfide che ci propongono un determinato lasso di tempo per produrre tot risorse o sbloccare e costruire un edificio piuttosto che un altro. Si parla di sbloccare gli edifici per un motivo ben specifico: il gioco inizierà con solo qualche costruzione disponibile, poiché la maggior parte potranno essere sbloccate nel corso del tempo grazie ai punti scienza. I nostri pinguini non sono degli sprovveduti e sono dotati di laboratori scientifici per progredire nella ricerca.
Costruendo un laboratorio, questo produrrà regolarmente i punti scienza, che serviranno nel menù in basso per sbloccare ulteriori edifici. Anche qui però c’è un piccolo ostacolo: ogni livello ha i suoi edifici, pertanto se sei ancora un villaggio potrai costruire solo determinate strutture. Tuttavia puoi accumulare punti scienza fino a quando il tuo villaggio non salirà di livello diventando città, così da poterli impiegare per edifici nuovi e sicuramente molto utili. allo stesso modo non potrai espanderti nelle isole vicine se non salendo di grado.
Un’altra cosa che si rivelerà molto utile sono i punti esplorazione, ottenibili costruendo il centro di esplorazione. In questo edificio un pinguino effettuerà ricerche accumulando punti, che potranno essere spesi per visitare i vicini Villaggi, Città o Stati.
Le visite al vicinato portano non solo reputazione ma anche nuovi oggetti da costruire e nuovi abitanti. Si, perché il nostro villaggio non si popolerà solo grazie alla riproduzione (che può essere attivata o disattivata), ma anche grazie ai pinguini che decideranno di unirsi a noi tramite esplorazione o per mezzo di una costruzione chiamata rampa di accesso.
Non c’è che dire, United Penguin Kingdom è uno di quei giochi che non ti aspetteresti di scoprire come coinvolgente, probabilmente sottovalutato per la presenza di quei buffi protagonisti. Ha invece il suo perché e lo stile di gioco riesce comunque a far venire voglia di superare le sfide proposte per riuscire ad arrivare a regnare, impresa decisamente non da poco, dato che possono essere anche molto impegnative.
Grafica e sonoro
C’è da dire che per essere un gestionale che ha come protagonisti dei pinguini, la grafica di United Penguin Kingdom è piuttosto notevole, con la possibilità di zoomare molto per vedere i propri pennuti nel dettaglio, come si muovono e cosa fanno. Obiettivamente sono ben realizzati sia loro che gli edifici che costruiremo.
Anche il comparto sonoro è degno di nota, con musiche di sottofondo piacevoli, che a volte sconfinano un po’ nell’epico. Degni di nota anche gli effetti sonori che non solo ci avvisano degli eventi in corso, ma ci fanno notare in maniera ben distinta l’arrivo di un gruppo di foche o della temibile orca assassina.