Unity subisce un brutto calo delle proprie azioni; in questi giorni ha subito un -15% e la percentuale continua ad aumentare negativamente ogni minuto che passa e tutto ciò dopo la fusione con IronSource: nota azienda che si occupa di monetizzazione nelle app. Anzi, in realtà il crollo è avvenuto subito dopo l’annuncio dell’avvenuta fusione e questo fa pensare che, effettivamente, questo sia il motivo principale di tale discesa.
“La combinazione di Unity e IronSource supporterà al meglio i creator grandi e piccoli, fornendo loro tutti gli strumenti di cui hanno bisogno per realizzare e sviluppare app di successo in ambito gaming e in contesti verticali come l’e-commerce” ha detto John Riccitiello, CEO dell’azienda videoludica.
Unity perce azioni e non solo: anche tantissimi dipendenti
Negli ultimi tempi, purtroppo, l’azienda non sta perdendo solo azioni, ma anche validi dipendenti. Parliamo di un licenziamento di massa (ben 400 lavoratori) per ristrutturare il team interno e ciò dovrebbe concludersi proprio con l’unione già annunciata. Purtroppo questo sembra andare in disaccordo con ciò che sta accadendo e sul web stanno avvenendo delle vere e proprie rivolte contro quanto dichiarato dal CEO stesso. La domanda, però, sorge spontanea: questo crollo avrà delle ripercussioni anche sui team di sviluppo più piccoli?
Licenziare in massa i dipendenti voleva dire ricreare l’azienda da zero, ripartire dalle fondamenta per creare un team fresco, nuovo, ma sembra proprio che la mossa fatta si stia ritorcendo contro allo stesso CEO, preso di mira dai vari utenti su Twitter e nelle altre piattaforme social.
“Si tratta di un passo avanti nella concretizzazione della nostra visione per una piattaforma pienamente integrata, che posa aiutare gli autori in ogni fase del loro percorso con lo sviluppo tridimensionale in tempo reale” ha continuato John Riccitiello che, purtroppo, non riesce a rispondere appieno alla domanda e, anzi, sembra averne create di altre nella mente degli interessati.