Negli ultimi anni, l’interesse per la fisica quantistica si è diffuso, uscendo dagli ambienti accademici fino a diventare parte del patrimonio comune.
Non è raro sentire parlare di “organi quantici” o della possibilità di utilizzare la fisica quantistica nella quotidianità, come strumento dal significato psicologico. quali sono le scoperte che inaugurano la Fisica moderna?
L’ atomo
Un tema di grande interesse e ricerca è l’atomo. La scienza inizia a chiedersi in che modo sia strutturato e, a tal proposito, avanza alcuni modelli teorici, atti a spiegare una parte della realtà. Su di essi, si concentra la ricerca al fine di trovare un’evidenza empirica a quanto postulato.
Si parte!
Un primo esemplare atomico è quello proposto da Thomson, il cosiddetto “modello a panettone”: al suo interno, cariche positive e negative coesistono, più o meno come l’uvetta presente sul dolce.
Ma…
Come spesso accade, si giunge alla comprensione dei fenomeni attraverso piccoli passi. In questo caso, il modello precedente è presto superato da quello di Rutherford. Questo ricercatore bombardò una sottilissima lamina d’oro con raggi “alfa” per poi notare un fenomeno curioso: alcuni lampi di luce venivano deviati dalla falda. Quest’evidenza empirica metteva in dubbio la teoria di Thomson, secondo il quale l’atomo aveva una “densità” uniforme. Lo studio di Rutherford permette di fare un primo passo nella direzione della teoria atomica così come la conosciamo oggi, affermando l’esistenza di un nucleo e di una porzione periferica dell’atomo.
E poi arriva Bohr…
In questa velocissima carrellata di ricercatori Bohr è l’ultimo ma non per questo meno importante. Bohr mantiene l’ipotesi avanzata da Rutherford e la coniuga con l’idea della quantizzazione dell’energia.
Parlare di quanti significa smettere di considerare l’Energia un’ “entità” continua, ma disponibile a livello atomico sotto forma di pacchetti discreti, i fotoni. Nell’ipotesi di Bohr, gli elettroni ruotano attorno alle orbite circolari e il fotone risulta essere l’elemento più idoneo per descrivere la differenza di energia tra un’orbita e l’altra. Come probabilmente hai notato…per ora non è stata menzionata nessuna particella subatomica nonostante il discorso sia stato appena tratteggiato.
Se tutto questo ti ha incuriosito, non perdere i prossimi articoli relativi al lavoro di Bohr in modo dettagliato e, mi auguro, appassionante!