Ci siamo oramai quasi tutti abituati alle frequenti “shitstorm” che assalgono periodicamente il mondo videoludico: fra uno scandalo creato dalla stampa generalista e l’altro, va detto che anche noi videogiocatori sappiamo essere piuttosto scorretti alle volte.
E’ proprio questo il caso della polemica che sta nascendo attorno all’ultimo capitolo della saga di Metro: Deep Silver, publisher del titolo, ha infatti deciso di rendere disponibile la versione PC del titolo in esclusiva temporanea sull’ Epic Games Store e la notizia non è stata presa nel migliore dei modi dalla community di Steam. I giocatori si sono infatti fiondati sulle pagine della piattaforma dedicate ai precedenti titoli della saga dando inizio ad una vera e propria valanga di recensioni negative del tutto immotivate e non inerenti alle reali caratteristiche dei titoli presi di mira.
Come diretta risposta però, uno sviluppatore del team ucraino al lavoro su Metro Exodus conosciuto come “Scynet”, ha deciso di pubblicare una lettera aperta dedicata a tutti fan della saga in cui dichiara senza mezzi termini che, se il boicottaggio dovesse continuare ed influenzare negativamente anche il nuovo titolo in uscita, 4A Games potrebbe decidere di non pubblicare l’ipotetico sequel della saga su PC. Insomma, gli sviluppatori hanno deciso di rispondere al fuoco con altro fuoco rischiando così di generare un incendio ancora più grande di quello previsto.
Per tutti i giocatori al di fuori della faccenda ricordiamo che l’uscita di Metro Exodus è prevista per il 15 Febbraio su PC, PlayStation 4 e Xbox One.
Permalosetti questi sviluppatori…
Permalosetti? Diciamo più che giusti, ormai non se ne può più che alcune case produttrici di piccole dimensioni vengano marchiate perché decidono di evolversi un attimo, che vadano a fare shitstorm nei siti dell’ EA o della Ubisoft che almeno li hanno motivazioni valide, ma sono troppo dei colossi aziendali per essere marchiati