Arrivato quasi in sordina, Unruly Heroes è un platform eccelso che rasenta quasi la perfezione. Infatti, nonostante sia stato poco chiaccherato, può vantare una realizzazione curata in ogni particolare: dal gameplay, sempre vario e divertente, fino al comparto artistico semplicemente spettacolare. In parole povere, siamo di fronte a un platform che pesca a piene mani dalla tradizione del genere, portandoci un prodotto valido e degno di essere preso in considerazione da tutti gli appassionati.
In viaggio verso l’Occidente
Unruly Heroes è basato sul romanzo cinese Il viaggio in Occidente. Questo racconta delle peregrinazioni di un monaco buddista, incaricato di dirigersi verso ovest per recuperare dei testi sacri insieme al re scimmia Wukong , al maiale Wuneng e al demone Wujing. La storia è stata fonte d’ispirazione per tantissime altre opere, dato l’enorme apprezzamento ricevuto dal pubblico anche molti secoli dopo la sua pubblicazione.
Sebbene il titolo di Magic Design Studios si ispiri a quest’opera, salta subito all’occhio lo stile molto più scanzonato e umoristico. Chiaramente, considerato il genere di appartenenza, la narrazione è stata sacrificata in favore del gameplay. In pratica, anche qui avremo il famoso quartetto in viaggio per recuperare i frammenti di un testo sacro: un rotolo benedetto andato in frantumi, che ha sempre mantenuto l’armonia nel mondo. La missione viene affidata dalla svampita dea della misericordia in persona, la quale fornisce qualche indicazione veloce ogni tanto.
Ciò che caratterizza Unruly Heroes è l’atmosfera esagerata e cartoonesca, la quale conferisce al gioco uno stile immediatamente riconoscibile e accostabile a quello visto negli ultimi due capitoli di Rayman.
Un percorso pericoloso
Ogni viaggio è pericoloso e anche questo non fa eccezione. La distruzione del rotolo, infatti, ha portato diversi demoni e creature poco amichevoli a girovagare per la Cina. In pratica, il gameplay di Unruly Heroes non si basa soltanto su salti e piattaforme, ma anche su una buona dose di sani combattimenti corpo a corpo. Ma andiamo con ordine.
La progressione del gioco si compone di diversi livelli lineari, al termine dei quali ci aspetta un mini-boss o una situazione particolarmente complicata da superare. Completare un livello servirà a sbloccare quello successivo, per poi arrivare alla fine del mondo (ognuno caratterizzato da un certo tema: giungla, aldilà, ecc.) dove ci aspetta un boss diviso in diverse fasi, molto più grosso e cattivo di tutto quello affrontato fino a quel momento. In poche parole, siamo di fronte a una progressione molto classica, ma sempre efficace, data la perfetta curva di difficoltà crescente delineata con il susseguirsi delle sfide.
Chiaramente, sono presenti dei collezionabili nascosti, una valutazione basata sul tempo di completamento e delle monete da raccogliere per sbloccare le skin dei quattro personaggi.
Dopo aver selezionato uno scenario dalla “mappa” del mondo ci troviamo davanti a un platform infarcito di combattimenti ed enigmi, seppur questi ultimi ci siano in misura minore. Abbiamo quindi le classiche piattaforme e burroni da superare, muri da scalare e poteri speciali da sfruttare. Di fatto, i quattro personaggi che compongono il gruppo possono vantare caratteristiche uniche in grado di delineare enigmi interessanti.
Innanzitutto va detto che ognuno di essi posside moveset completamente diversi dagli altri e, anche se le combo sono uguali, il modo in cui vengono eseguite, così come la portata e la direzione degli attacchi, è dissimile: Wukong utilizza il suo bastone per colpi rapidi e il monaco Sanzang scaglia sfere di energia a lunga gittata. Ogni giocatore può usare il suo preferito o cambiare in base alle necessità, dato che non ci sono limiti di nessun tipo.
Oltre alla combo base, ogni avventuriero vanta attacchi speciali realizzabili con un altro tasto, più l’inclinazione del pad (o le frecce direzionali). Questo consente di utilizzare colpi a distanza, “antiaerei” o attacchi pesanti. Tutto ciò varia in base all’esecuzione a mezz’aria o a terra e in base all’eroe scelto.
In ultimo, ogni personaggio vanta anche una specie di “ultimate”: un’abilità potentissima attivabile dopo aver riempito un’apposita barra sconfiggendo i nemici o distruggendo alcune reliquie. Neanche a dirlo, anche questa varia in base al protagonista: per esempio Sanzang infligge danni in una piccola area e Kihong diventa una sfera turbinante.
In pratica, Unruly Heroes propone un sistema di combattimento più profondo della media del genere, con una grandissima cura e differenziazione riposta nella realizzazione di ogni singolo eroe: dal moveset, alle animazioni, passando per le combo. Tutto ciò crea degli scontri sempre divertenti, anche grazie alla grande varietà di nemici e arene.
L’unicità dei protagonisti non finisce qui. Ognuno di essi può accedere a poteri unici in punti specifici, per la risoluzione di enigmi: Wukong allunga il suo bastone creando ponti, Sanzang lancia una sfera di energia per attivare interruttori lontani o distruggere qualcosa, Kihong si gonfia per fluttuare e Sandmonk sfonda alcune pareti di pietra. Come si può intuire, i livelli propongono spesso delle situazioni in cui occorre combinare le diverse abilità per andare avanti. Nulla di troppo complesso, ma una piacevole variazione dall’azione veloce.
Oltre a combattimenti ed enigmi, anche le sezioni puramente platform meritano una menzione d’onore. Di fatto, quasi tutti gli scenari di Unruly Heroes propongono qualcosa di nuovo, in modo da creare un senso di scoperta costante. Potremmo ritrovarci su una zattera che passa su acque poco sicure, in una grotta piena di vermi e bolle esplosive, oppure al comando di un lupo umanoide o di un ragno gigante che scala i muri: il gioco vanta una varietà di situazioni invidiabile, dando continuamente in pasto al giocatore nuove idee, pericoli, trappole o nemici. Ci sono alcune situazioni che sono meno ispirate di altre, ma quasi tutte sono sempre divertenti e in grado di stupire.
In poche parole, ogni ambiente è una sintesi perfetta di platform, combattimenti ed enigmi. Tutto si alterna sapientemente in un level design che non ha nulla da invidiare ai congeneri. Questa eccellenza, tuttavia, viene parzialmente rovinata da due piccoli difetti: il primo è una telecamera che, in alcuni punti, è troppo vicina, rendendo impossibile vedere alcune piattaforme. In aggiunta, il sistema di controllo non sempre è preciso, e rende difficile calcolare alla perfezione alcuni salti: normalmente questo non è un problema, ma contro i boss di fine mondo può risultare fastidioso.
Va detto che le morti di Unruly Heroes sono molto permissive, dato che il game over sopraggiungerà soltanto dopo la dipartita di tutti e quattro gli eroi, di conseguenza un errore di salto non è quasi mai troppo punitivo; data anche la possibilità di resuscitare i compagni raccogliendo velocemente le loro anime.
Come ciliegina sulla torta, il gioco di Magic Design Studios permette di giocare tutta l’avventura in coop e, in aggiunta, propone un multigiocatore PvP online e locale. Quest’ultimo ricorda molto una versione Semplificata di Super Smash Bros e si sposa alla perfezione con il sitema di combattimento messo a punto dal team di sviluppo. Non sarà un picchiaduro eccelso, ma resta comunque una piacevolissima aggiunta, quando si gioca con gli amici, per spezzare il susseguirsi dei livelli.
Purtroppo, tutte le cose finiscono, anche Unruly Heroes. Il problema è che il titolo dura solo 8/10 ore. Ci sono tante belle meccaniche che vengono introdotte per pochissimo tempo e poi mollate subito dopo. Magari inserire qualche livello in più che permettesse di sfruttarle al meglio avrebbe allungato l’esperienza e sarebbe stato sicuramente apprezzabile. Non un vero e proprio difetto, quindi, piuttosto una sensazione di “si poteva fare di più”.
Una Cina dipinta a mano
La realizzazione tecnica di Unruly Heroes raggiunge le stesse vette di eccellenza di tutto il resto. Gli scenari in 2.5D sono splendidi, composti da sfondi dipinti a mano e da texture sempre nitide e dettagliate. Lo stesso dicasi per i quattro eroi: disegnati benissimo e animati egregiamente, con moveset e animazioni realizzati in modo certosino. Questo si applica a tutto: nemici, boss ed effetti di luce.
Il comparto artistico risulta ugualmente sorprendente. Il charcter design è davvero simpatico ed esagerato, sia per quanto riguarda i protagonisti, sia per i nemici. I boss di fine mondo non fanno eccezione, dato che sono caratterizzati egregiamente e bellissimi da vedere.
Chiude il cerchio un comparto sonoro perfetto, composto da musiche che ben si adattano agli scenari e alle situazioni.
In sintesi
Unruly Heroes è stata una graditissima sorpresa: un platform arrivato in sordina che è riuscito a stupire tutti quanti. Il gameplay propone una commistione perfetta di piattaforme, azione frenetica ed enigmi, con la varietà costante a farla da padrone. A questo si aggiunge una realizzazione tecnica stupenda, in grado di regalare un valore aggiunto al tutto, grazie ad animazioni eccelse e scenari spettacolari. Forse si poteva fare di più, ma ciò non toglie che l’esperienza finale sia quasi perfetta.