Unsolved Case: The Scarlet Hyacinth Collector’s Edition è il porting di uno dei prodotti investigativi ed a base di enigmi più popolari degli ultimi anni sul mercato mobile. L’arrivo di questa serie su Nintendo Switch segna così l’inizio di un percorso che punta all’allargamento dell’audience, passando dai mobile gamers ai console gamers. Il titolo è sviluppato da Domini Games ed edito da Do Games Limited, Big Fish Games e Legacy Interactive.
Non è facile passare un gioco da mobile a console, ma siamo dell’idea che il primo passo da fare per effettuare questo passo sia più che giustificabile da fare su Nintendo Switch: grazie alle sue caratteristiche, la console promette di presentarsi a dovere di fronte a titoli pensati per schermi touch con un sistema di gameplay non complesso. Missione compiuta? Scoprilo in questa recensione.
La trama del nuovo Unsolved Case
Non facciamo l’errore di pensare che dietro ad un titolo che richiede l’uso, come non mai, della testa, ti sia necessariamente una trama particolarmente complessa. All’interno del titolo, impersoniamo un detective che deve risolvere un caso collegato ad uno spietato serial killer.
La trama di partenza è quindi piuttosto semplice e diretta, facendo sostanzialmente da collante tra le diverse fasi di gioco e collegando e dando il significato agli enigmi presenti nel titolo. In generale, risulta una struttura piuttosto in linea con i titoli che fanno riferimento ad un pubblico ampio come quello dei mobile gamers.

Il gameplay del titolo
All’interno del titolo ci viene richiesto di muoverci in ambienti separati tra loro che possono essere osservati dal giocatore come in una avventura punta e clicca con una visuale in prima persona. Si tratta di sezioni non particolarmente veloci ma ricche di interessanti particolari e arricchite da uno stile artistico non indifferente.
Il clue del prodotto si vede però nella risoluzione degli enigmi, i quali presentano una certa varietà dal punto di vista strutturale che contribuiscono a rendere il titolo piuttosto coinvolgente e capace di intrattenere per tutta la sua durata.
In generale, insomma, si alternano momenti di Gameplay piuttosto differenti tra di loro che però riescono a coesistere in maniera piuttosto semplice: facciamo riferimento ad una struttura di gioco ben collaudata da titoli come il professor Layton e non solo, strizzando l’occhio a ben più di un’avventura grafica.

Lo stile artistico di Unsolved Case: The Scarlet Hyacinth
Passiamo ora allo stile artistico del prodotto: facendo riferimento ad un titolo che deve essere immediato e semplice nella comprensione, gli sviluppatori hanno deciso di optare per uno stile artistico molto diretto e dalle proporzioni realistiche. Gli esseri umani sono resi in maniera piuttosto realistica e giusto l’ambiente si permette di osare un po’, giocando su ombre e colori in maniera inconsueta ma gradevole.
Per quanto riguarda la colonna sonora, ci troviamo di fronte ad una composizione piuttosto blanda: non avvertiamo spunti particolari né degni di nota che giustifichino il giocare al titolo con il volume alzato.