Until the Last Plane è un gestionale con meccaniche di combattimento a turni sotto forma di minigiochi. Il titolo è stato creato interamente da uno sviluppatore indipendente che opera dietro lo pseudonimo di CarloC.
Nel gioco, ambientato nella seconda guerra mondiale, siamo chiamati a gestire un aeroporto militare e a condurre i nostri squadroni in missione per soddisfare le richieste dell’alto comando. Il titolo, pubblicato il 4 marzo, è disponibile per PC su Steam. Quella che segue è la nostra recensione di Until the Last Plane, che abbiamo avuto modo di provare su Steam alla versione 1.005.
To the sky!
In Until the Last Plane prenderemo il controllo di un aeroporto militare e avremo il compito di assolvere alle missioni dettate dall’alto comando. Potremo scegliere tra tre fazioni disponibili e per ogni nazione potremo giocare tre campagne con livelli di difficoltà crescenti. All’inizio del gioco è possibile prendere parte a un breve tutorial, nel quale ci saranno illustrate tutte le caratteristiche del titolo e le meccaniche di gioco.
Le fazioni in campo
Le fazioni messe a disposizione del giocatore sono tre, ossia Stati Uniti, Russia e Germania. Ogni fazione ha la sua peculiarità in gioco e determina le campagne che potremo affrontare.
Le tre fazioni avranno tre diverse risorse principali che potremo spendere durante le campagne per poter ottenere elementi di gioco e nuovi piloti. Le risorse principali possono essere ottenute completando con successo le missioni durante le giornate delle campagne. Gli USA hanno accesso ai Fondi, con la Russia potremo accumulare Influenza Politica e con la Germania i Punti Comando.
Inoltre, ogni nazione sarà dotata di un bonus iniziale differente. Con gli USA durante le campagne assisteremo a più frequenti eventi bonus, con la Russia avremo a disposizione un medico da campo che ci aiuterà a ripristinare le statistiche dei piloti e, infine, la Germania sarà dotata di più aerei assaltatori.
Durante la selezione della fazione e della campagna avremo anche la possibilità di selezionare tre diversi “emblemi di squadriglia” per ciascuna nazione. Gli emblemi, se selezionati, modificheranno le statistiche di base relative a robustezza, mira e manovrabilità degli aerei per tutta la durata della campagna.
Le campagne
Le campagne sono tre per ogni fazione, e tutte e tre hanno diversi livelli di difficoltà – facile, medio e difficile – e durate differenti. Queste si articolano in “giornate“, durante le quali potremo svolgere le missioni affidateci dall’alto comando. Per tutte le campagne le condizioni di vittoria sono le medesime: completare con successo almeno una missione al giorno e mantenere almeno un pilota attivo.
Durante le giornate a nostra disposizione dovremo compiere delle attività per soddisfare l’alto comando. Queste attività sono svolte sotto forma di minigiochi. Le giornate durano dodici ore, al termine delle quali passeremo alla giornata successiva. Tra una giornata e l’altra possono avvenire degli eventi bonus, incontri casuali che influenzeranno l’andamento della campagna.
Tra le tre difficoltà, solamente quella difficile si rivela essere una vera sfida. Le altre due sono piuttosto semplici, soprattutto durante le fasi più avanzate della campagna, quando avremo acquistato una notevole quantità di miglioramenti e i nostri piloti avranno raggiunto i livelli di abilità più alti.
Until the Last Plane: Scan, Bomb, Repair, Repeat
La fase iniziale di gioco prevede l’individuazione dell’obiettivo. Per questo controlleremo il nostro scout nei cieli, con il quale dovremo fotografare gli obiettivi da attaccare in un secondo momento. Più a lungo voleremo con lo scout e maggiore quantità di carburante consumeremo; inoltre, volando più lontano dal nostro aeroporto potremo essere intercettati dalle squadriglie nemiche.
Una volta individuato l’obiettivo, potremo selezionare quanti aerei mandare in missione. Le missioni sono costituite da alcuni minigiochi, che si possono raggruppare in due macro categorie: bombardamento di obiettivi a terra e abbattimento di obiettivi in volo.
Nonostante gli obiettivi possano variare da missione a missione, i minigiochi si svolgono più o meno tutti nello stesso modo: a seconda che dovremo bombardare una nave, una base aerea o una postazione di artiglieria, ci sarà sempre richiesto di allineare il reticolo dell’aereo sull’obiettivo e fare fuoco. Durante le missioni di abbattimento, invece, avremo a disposizione un numero limitato di mosse da far eseguire al nostro pilota per allineare il suo cono di mira verso l’aereo nemico. Se questo rientrerà nel cono, il nostro pilota abbatterà l’aereo e potrà dedicarsi all’obiettivo successivo.
Una quarta attività da svolgere durante le missioni sarà quella di evadere da un attacco nemico ai nostri aerei. Si tratta di un minigioco simile a quello di attacco aereo ma al contrario: anziché allineare il nostro aereo a quello nemico con un numero di mosse limitate, dovremo spostare il nostro aereo all’esterno del cono di mira nemico. Se al termine delle mosse saremo ancora sotto tiro, il nemico ci abbatterà e dovremo per forza riparare il nostro aereo alla base.
Data la scarsa varietà di minigiochi e obiettivi il titolo diventa presto ripetitivo. I minigiochi sono sempre gli stessi e le fasi di gioco si alternano sempre allo stesso modo: scansione degli obiettivi, bombardamento, riparazione degli aerei e ritorno in combattimento. Avremmo apprezzato più varietà di minigiochi e diverse tipologie di attività da svolgere per rendere più differente l’esperienza di gioco.
Gli aerei
Gli aerei presenti nel gioco, oltre 20 modelli, sono fedeli agli originali e, ovviamente, differenti per ogni nazione. Ogni aereo ha una sua specializzazione (caccia, caccia/assaltatore ecc.) e diverse caratteristiche di combattimento. Queste sono rappresentate da robustezza, manovrabilità, resistenza al fuoco, munizioni ed autonomia. Più le statistiche di un aereo sono migliori, maggiore sarà il suo costo.
Ogni specializzazione comporta diverse mosse di attacco e difesa. Un aereo assaltatore, ad esempio, potrà compiere una salita evasiva, mentre un caccia potrà eseguire uno split-S.
I mezzi dovranno essere continuamente equipaggiati con carburante e munizioni per poter essere utilizzati in missione. Dovremo quindi occuparci di acquistare il giusto numero di scorte per assicurare rifornimenti a tutto lo squadrone. Per acquistarli dovremo spendere le risorse principali oppure attendere che ci vengano inviate dall’alto comando in base alla nostra efficienza sul campo.
Quando un mezzo viene abbattuto, questo ritornerà alla base dove potremo ispezionarlo per individuare il danno. La riparazione potrà essere eseguita sia con pezzi di ricambio generici che con i ricambi dei pezzi degli aerei che produrremo nell’officina.
I piloti
Senza il pilota gli aerei sarebbero solamente dei pesanti pezzi di latta incollati a terra. L’elemento umano viene fuso molto bene nel gioco, andando ad incidere sull’efficienza dell’aereo stesso e quindi sul successo della missione. Ogni pilota è dotato di una propria statistica di mira, che influenza l’ampiezza del cono di attacco, di resistenza e di volontà. Le statistiche dei piloti possono essere aumentate man mano che questi acquistano esperienza portando a termine le missioni e salendo di grado.
In Until The Last Plane ogni pilota inizia la propria carriera da aviatore con il grado di aviere, per poi essere promosso sul campo a sotto tenente, tenente e capitano. Il grado più alto è rappresentato dall’asso, ottenibile soltanto eseguendo determinate azioni durante il gioco.
Altre due statistiche fondamentali dei piloti sono rappresentate da stanchezza e stress. Più impegneremo il pilota in combattimento e più aumenterà la sua stanchezza. Lo stress, invece, aumenterà ogni volta che verrà abbattuto dai nemici. Queste due statistiche possono essere modulate dalla resistenza e dalla volontà del pilota.
Miglioramenti
In ogni aeroporto di Until The Last Plane avremo accesso al centro comando, nel quale potremo acquistare dei potenziamenti che influenzeranno passivamente l’efficienza dei piloti e del personale di terra. I miglioramenti si suddividono in tre categorie: accademia, che raggruppa i miglioramenti dei piloti, ingegneria, che determina l’efficienza del personale di terra, e tattica.
Le abilità sono distribuite in cinque diversi livelli e ogni abilità può costare tra uno e tre punti abilità. Per accumulare punti abilità dovremo completare con successo le missioni durante le giornate.
Questa meccanica ci ha particolarmente incuriosito, in quanto aggiunge un ulteriore elemento di diversificazione dell’esperienza di gioco. L’unica nota negativa è che, nelle fasi più avanzate della campagna, quando avremo a disposizione un numero cospicuo di punti abilità, potremo acquisire alcuni potenziamenti che influenzeranno molto la nostra efficienza in combattimento, abbassando di fatto la difficoltà di gioco. Sarebbe opportuno bilanciare di più i miglioramenti, rendendoli meno impattanti durante le campagne.
Aspetto grafico e sonoro
La grafica di Until The Last Plane è semplice eppure efficace: si tratta di uno stile pixel art molto bello da vedere e curato in tutti i dettagli. A schermo sono presenti diversi elementi in movimento, come alberi e nuvole, che danno dinamicità alle ambientazioni. I modelli degli aerei sono fedeli agli originali e ben fatti.
La colonna sonora è coinvolgente, anche se dopo lunghe sessioni di gioco diventa ripetitiva. Particolarmente apprezzato è il doppiaggio in lingua dei piloti per le varie nazioni: questi pronunceranno esclamazioni in lingua inglese, russa o tedesca. Abbiamo apprezzato molto questo aspetto, che dimostra l’alto livello di fedeltà che lo sviluppatore ha cercato di dare al gioco.