Quando mi sono approcciato a V Rising mi aspettavo un videogioco pigro, un prodotto basato sul solito survival che ha già tanto spopolato grazie a Valheim e che ci inseriva un’elemento come quello dei vampiri per attirare le nicchie innamorate di questi ultimi. La verità però si trova nel mezzo: V Rising è un prodotto caratterizzato da grandi pregi e da altrettanti difetti.
Averci visto delle piccole chicche, delle curiose quanto funzionali scelte di design, non ti nego che mi ha rassicurato non poco! V Rising non è un gioco che cerca di cavalcare l’onda del suo genere d’appartenenza, ma un prodotto con un’anima vera e propria! Ed è per questo che non vedevo l’ora di parlartene!
Perché dovresti comprare V Rising
La parte più riuscita in assoluto di V Rising è senza dubbio il gameplay. A dispetto dei soliti survival lo studio di sviluppo Stunlock Studios si è concentrato in maniera certosina sul combat system, riuscendo nel suo intento.
V Rising propone un gameplay ARPG, quasi da MMO, caratterizzato dal massiccio utilizzo di abilità. È presente una moltitudine di poteri equipaggiabili su cui potrai mettere la mani uccidendo i vari boss sparsi sulla mappa. Una volta messo K.O. il boss di turno sarà possibile risucchiarne l’anima e questo ti darà accesso ad abilità e a nuove formule per craftare nuovi oggetti.
Le (tante) abilità hanno un impatto molto differente fra loro in combattimento e i rami di specializzazione sono davvero tanti! Come se questa quantità non bastasse, anche le armi possiedono delle loro abilità: fra quelle del nostro vampiro e quelle delle armi giocare a V Rising si rivela davvero molto divertente!
È presente anche un sistema di buff piuttosto interessante. Succhiando il sangue dai vari mob di gioco sarà possibile riempire la propria riserva di sangue, fondamentale risorsa per la sopravvivenza e per curarsi in caso di necessità. Succhiare il sangue non si ferma solo a questo, in quanto sarà possibile ottenere diversi bonus in base al tipo di vittima risucchiata. Cibarsi di diversi tipi di nemici andrà a sporcare il nostro sangue, facendoci perdere qualsiasi buff ottenuto.
Un altra meccanica davvero ben riuscita è quella della gestione del sole. Esporsi alla luce del giorno per troppo tempo farà bruciare il nostro povero vampiro, che dovrà trovare riparo all’ombra il più velocemente possibile. Uscire di notte garantisce quindi una maggior libertà d’azione, mentre intraprendere un combattimento in pieno giorno costringe a pianificare i propri attacchi con grande attenzione. Non si tratta comunque di una meccanica troppo frustrante, in quanto le ombre nella mappa sono sempre ben distribuite. Oltre che dalla luce solare, il nostro vampiro dovrà tenersi ben lontano anche da argento e dall’esposizione all’aglio!
Tornando un attimo al discorso legato ai boss di gioco, bisogna assolutamente fare un plauso a V Rising. Se già il titolo propone un gameplay divertente e variegato, sarà possibile mettere in campo questo ottimo combat e goderselo al meglio contro i boss di gioco. Questi sono caratterizzati da un design unico, in grado di costringerti ad affrontarli ogni volta con precauzioni o abilità differenti. Considerando che oltre a essere divertenti da combattere questi boss dropperanno ogni volta qualcosa di davvero utile, non vorrai fare altro che cercarli sulla mappa!
Perché dovresti tenerti lontano da V Rising
Veniamo però ora ai punti negativi offerti dall’early access di V Rising. È doveroso sottolineare come nessuno di questi difetti rovini il titolo in maniera irrimediabile e alcuni problemi andrebbero soltanto limati. Mentre, purtroppo, altre cose andrebbero invece aggiunte e/o cambiate radicalmente.
La parte più fragile di V Rising è la sua progressione, profondamente sbilanciata. Ottenere i primi materiali, ossa, pelle animale, legno e pietra è davvero molto facile, mentre la curva di difficoltà per ottenere gli altri subisce degli sbalzi piuttosto improvvisi. Per farti capire che intendo, ti faccio un esempio abbastanza pratico: per ottenere il ferro, dovrai ottenere la versione potenziata di una mazza.
Se la versione base di questa mazza è relativamente facile da craftare, ottenere la formula per creare la sua versione potenziata non lo è affatto. Questa versione è ottenibile solo dal boss o/e dai mob di una determinata zona e non ha una grande percentuale di drop. Ne persegue che potresti rimanere bloccato per lungo tempo prima di avanzare fino ad ottenere il ferro, grande problema visto che si tratta di una risorsa fondamentale per potenziarti e anche per la “quest principale“.
Quest principale fra virgolette, visto che si tratta solo di una sequela di missioni che servono a ottenere oggetti e strutture fondamentali. Anche qui il problema di sbilanciamento è evidente, con richieste di oggetti che ci metterai davvero tante ore prima di trovare. Oltre alla continua caccia dei boss, manca quindi una spinta a proseguire nel gioco, soprattutto nei server PvE.
Mentre la continua necessità di sopravvivere e la competitività possono essere buoni motivi per continuare a giocare nei server PvP, in quelli PvE si rischia di perdere interesse troppo velocemente. Sarebbe un’idea carina quella di consentire agli host dei server di poter strutturare una piccola campagna, in grado di dare più di uno stimolo per continuare a giocare in PvE!
Anche la meccanica dei companion, NPC che si possono ammaliare e poi convertire in servitori, è troppo sbilanciata. Per mandarli fuori a caccia di materiali dovrai equipaggiarli di tutto punto. E considerando quanto tempo ci sarà voluto per craftare i tuoi item, è meglio andare a prendersi i materiali da soli piuttosto che mandare i servitori, per ora utili solo a difendere il castello.
Un castello da nutrire
Anche se molto semplice, la meccanica di costruzione del tuo castello funziona a dovere, con però una personalizzazione ancora un po’ scarna. Anche qui sono presenti molteplici problemi che potrebbero essere risolti facilmente.
Il cuore del castello va nutrito di sangue, elemento che renderà indistruttibile e immune agli attacchi dei malintenzionati il tuo castello per un tempo limitato. Anche portandolo al secondo il livello, il cuore del castello può immagazzinare troppo poco sangue: ne deriva che se hai da fare per una settimana e non puoi collegarti, anche se hai da parte scorte enormi di sangue, il tuo castello rimarrà indifeso. Una meccanica che costringe il giocatore a giocare forzosamente non dovrebbe essere cancellata, ma quantomeno ben bilanciata. Nel mio server ho ben due casse piene zeppe di essenze di sangue, eppure devo per forza loggare per rimpinguare il cuore del castello anche se ho da fare!
Anche la meccanica di costruzione andrebbe anche rivista. Spesso i giocatori possono costruire il loro castello troppo vicino al tuo, persino in più di un occasione bloccandoti l’accesso allo stesso. Un qualcosa che se in PvP può essere risolto venendo alle mani, in PvE risulta una frustrazione non di poco conto. In più, onde evitare un backtracking opprimente, sarebbe il caso di consentire il teletrasporto da una base all’altra con anche l’inventario addosso. Per il momento invece dovrai percorrere intere zone di volta in volta.
Per noi ne vale la pena
Inutile girarci intorno: basta qualche ora per rendersi conto delle fragilità di V Rising, ma nonostante ciò ne ho totalizzate più di 100 e non ti nego di essermele godute parecchio! Anche se l’ottimizzazione andrebbe rivista, graficamente V Rising è ben più che gradevole e il suo combat system è davvero spettacolare. Il crafting e il bilanciamento lasciano ancora a desiderare, ma la base c’è ed è solida. Lo studio di sviluppo deve assolutamente partire da questa quanto costruito in queste prime build per rendere V Rising uno dei migliori prodotti su Steam! I presupposti per farlo ci sono tutti: e ti assicuro che valgono ben più dei 19,99€ richiesti per il biglietto d’accesso!