Sviluppato da Agate Games e pubblicato da PQube, Valthirian Arc: Hero School Story 2 è un ibrido tra gioco di ruolo a turni di stampo classico, una visual novel medievaleggiante e un gestionale con visuale isometrica (qui puoi leggere la nostra recensione del primo capitolo). Noi abbiamo creato la nostra accademia su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione!
Valthirian Arc: Hero School Story 2
In Valthirian Arc: Hero School Story 2 vestiremo il ruolo di Preside e il nostro compito sarà quello di gestire una prestigiosa accademica per formare gli studenti e prepararli ad affrontare al meglio le difficoltà del mondo di Valthiria. Tutto il gioco si concentra quindi nel perfezionare e sviluppare la struttura scolastica avendo cura anche dei rapporti con le fazioni che compongono le sfere alte della terra di gioco.
Perché sì, Valthiria è suddivisa in fazioni e a noi spetta decidere se cercare di mantenere un non facile equilibrio o schierarci apertamente con una o più fazioni. In termini ludici, questo si traduce in un semplice cambiamento di missioni e in qualche linee di dialogo diverse mentre il canovaccio narrativo di base, abbastanza anonimo e decisamente abusato, si trascina pigramente di mese in mese.
Ebbene sì, Valthirian Arc: Hero School Story 2 ha un calendario interno incentrato, neanche a dirlo, sull’anno scolastico dell’accademia. Ogni studente che deciderà di iscriversi, sarà nostro “ospite” per tre anni durante i quali contribuirà in positivo o negativo alla fama dell’accademia e al relativo successo sul campo di battaglia. In tutto ciò, Valthirian Arc: Hero School Story 2 offre una pallida lore che non riesce a sorprendere.
Anche il cast di personaggi risulta particolarmente spoglio e privo di personalità realmente di spicco. D’altronde il titolo punta molto sull’anima da simulatore/gestionale e quindi l’occhio più che sulla narrazione è focalizzato sull’impianto ludico. E quindi iniziamo subito a scoprire come sviluppare la nostra accademia nel migliore dei modi!
Un mix di generi
Come anticipato, Valthirian Arc: Hero School Story 2 è un gioco di ruolo a turni con una spruzzata di visual novel e una doppia anima da gestionale. Come gioco di ruolo, purtroppo, risulta decisamente standard, poco coraggioso, ripetitivo e anonimo. Se il sistema di personalizzazione e potenziamento degli studenti è intrigante seppur legnoso, la fase pratica si traduce in corridoi brevi, spesso monotoni e ripetitivi.
Anche i combattimenti risultano essere una sfida altalenante, basandosi principalmente sulla preparazione degli studenti inviati sul campo più che su reali strategie di combattimento. Inoltre, i nemici stessi risultano abbastanza anonimi con rare eccezioni che non migliorano il quadro generale. Il sistema di missioni, fondamentale per le spedizioni fuori accademia, diventa presto prevedibile, ripetitivo e fossilizzato in un sistema ciclico che a lungo andare stanca. Inoltre, sempre le missioni, soprattutto quelle secondarie, risultano utili per accrescere la potenza degli studenti che, a loro volta, possono migliorare la conoscenza delle loro abilità oltre che perfezionare alcune caratteristiche passive impegnandosi in corsi accademici.
La gestione del team, dei relativi studenti, il loro miglioramento e il loro inevitabile alternarsi, è cruciale per progredire nel gioco ed è l’anima “combattiva” del titolo. Inoltre è legato alla fama dell’accademia stessa. Come detto, a seconda del nostro successo, potremo sperare di acquisire studenti più in gamba ma occhio nel decidere chi allenare e quanto, onde evitare di ritrovarsi con team sfasati e destinati a inevitabili e fragorose sconfitte.
Gestire un’accademia
L’altra metà di Valthirian Arc: Hero School Story 2, quella meglio riuscita seppur decisamente caotica (soprattutto all’inizio) è quella da gestionale. Qui agiremo direttamente sul nostro territorio potendo costruire edifici, migliorarli e organizzare il calendario, oltre a inviare studenti a seguire corsi, accettare missioni e gestire la diplomazia con le fazioni principali di Valthiria. Un mucchio di attività che, purtroppo, vengono spiegate male da un tutorial caotico, poco esaustivo e per niente omogeneo.
Quando inizia il tutorial, infatti, ci ritroveremo bombardati da una serie di richieste e a eseguire azioni senza alcun filo logico. E in effetti l’assenza di una linea guida coerente per giustificare le nostre azioni si percepisce quasi subito. Manca un contatto narrazione-azione e in effetti questo fa capire quanto il titolo sia a conti fatti un gestionale fine a se stesso. E chiariamo, non è male come gestionale. Più avanzerai, più le possibilità si moltiplicheranno e avrai una sensazione reale di crescita.
Il ritmo stesso degli anni scolastici è ben studiato e alle classiche missioni su campo ci ritroviamo anche con eventi speciali come un torneo di pesca o un’uscita fuori porta. Queste piccole sorprese, destinate poi a ripetersi negli anni, sono un’ottima intuizione e provano a spezzare la monotonia innegabile di un titolo strettamente ciclico. Purtroppo, ci provano con una serie di mini giochi non sempre intuitivi e che richiedono non poca esperienza per essere padroneggiati come si deve.
Grafica e sonoro
Graficamente Valthirian Arc: Hero School Story 2 possiede un impatto iniziale positivo. Il mondo è colorato, il 3D è “morbido”, accogliente e potenzialmente vasto. Purtroppo però, col tempo inizia a mostrare il fianco a un forte riciclo di ambientazioni. Presenti anche vistosi rallentamenti casuali e qualche piccolo bug soprattutto nelle fasi gestionali. Da segnalare che la versione portatile è quella che soffre di più nonostante il potenziale innegabile della comodità.
Il sonoro risulta abbastanza anonimo, poco impegnato, pigro. Nonostante ciò non crea mai problemi e anche gli effetti sono gradevoli e abbastanza efficaci nonché coerenti. Da segnalare purtroppo la totale assenza della lingua italiana, anche i sottotitoli sono assenti e considerando che si tratta di un titolo molto verboso oltre che un pochino tecnico, potrebbe essere considerato un ostacolo per più di un giocatore.