Venice 2089 si era già presentato con un biglietto da visita non indifferente. Parliamo infatti di un titolo indie dello sviluppatore italiano Safe Place Studio, che è riuscito a vincere il prestigioso premio Red Bull indie Forge nell’edizione 2022. Con un precedente come questo, e dopo aver visto la demo, l’asticella delle aspettative verso il titolo si era alzata e di parecchio.
Venice 2089 è un’avventura grafica, un genere di nicchia seppur con una folta schiera di seguaci, caratterizzata da una atmosfera unica e immersiva, che saprà rapire il giocatore tra le calli di una Venezia futuristica e a rischio, ma che riesce sempre a mantenere il suo enorme fascino e i suoi personaggi unici e stravaganti.
La storia di Venice 2089, dove questo numero indica effettivamente l’anno nel quale si svolge il gioco, ci vedrà vestire i panni di Nova, una giovane ragazza che, dopo aver sostenuto gli esami scolastici, decide di trascorrere sei giorni delle sue vacanze estive a Venezia, dove ci sarà suo nonno ad ospitarla.
Nova è la classica adolescente un po’ cinica e distaccata del resto del mondo, che prende quasi tutto con superficialità e portando avanti la sua vita con inerzia, mentre suo nonno è un famoso architetto veneziano che cerca con le sue opere di far desistere la gente da questo abbandono di massa della città.
La meravigliosa Venezia in Venice 2089
Venice 2089 ci presenta una Venezia che, a causa del cambiamento climatico e della negligenza delle persone, risulta abbandonata a sé stessa, con un esodo di massa causato dalle continue inondazioni “dell’acqua alta” che l’ha svuotata quasi totalmente. Camminando per le sue calli infatti Nova incontrerà poche persone, molto abbandono e ancor di più “cocai”, ovvero i gabbiani, uccello caratteristico di Venezia (ma non solo). Inoltre durante i giorni con acqua alta, alcune zone ci saranno interdette, facendoci muovere su percorsi alternativi.
Venezia è stata rappresentata con uno stile artistico simil cartoonesco in 2.5D che riesce a trasmettere emozioni contrastanti, ma in ogni caso riuscite. Fascino, poesia e malinconia si mescolano assieme a ogni via attraversata, e questo si accentua ancora di più se, come il sottoscritto, si ha avuto modo di visitare questa fantastica città. L’ottimo lavoro svolto con la colonna sonora e i suoni ambientali, aiutano a immergersi ancora di più nella profondità delle calli veneziane, soprattutto se si gioca utilizzando delle cuffie.
Nova esplorerà la città a bordo del suo hoverboard, e nel mentre cercherà di godersi le sue vacanze a cervello spento, porterà avanti diverse missioni principali e secondarie, affidategli sia dal nonno che dai variegati personaggi che incontreremo in giro per la città.
In Venice 2089 le missioni secondarie faranno davvero la differenza, anche se ovviamente non sono indispensabili al completamento del gioco. Queste ultime infatti ci faranno conoscere meglio i personaggi che hanno deciso di non abbandonare Venezia a sé stessa, ma di rimanere nella loro città fino alla fine, costituendo di fatto la vera anima del capoluogo veneto. Dal gelataio che non ha più gelati da vendere, al nostro amico di infanzia artista, passando per la vecchietta che adora i piccioni, questo cast di personaggi saprà smuovere qualcosa nell’anima di Nova, facendole abbandonare pian piano il suo distacco verso la società.
Dal punto di vista del gameplay, Venice 2089 offre una particolare (anche se poco sfruttata) meccanica di movimento a bordo dell’hoverboard, con il quale oltre che a muoverci più velocemente, potremo eseguire piccole acrobazie su ringhiere, pozzanghere e misteriosi luci fluttuanti.
La vera particolarità di questa meccanica è quella che utilizzandola si va a influire sulla colonna sonora che staremo ascoltando in quel momento, non solo pompandola a volume più alto, ma anche facendola variare a seconda di quali acrobazie andremo a compiere. Meccanica interessante ma, come detto prima, poco sfruttata e che non influenza per niente lo svolgimento del gioco, risultando essere solamente un gradito extra.
Altra meccanica essenziale che sbloccheremo quasi subito procedendo nella storia, sarà il poter utilizzare un drone dalla forma molto veneziana, in grado non solo di volare ma anche di interagire con diversi oggetti, fondamentale per risolvere enigmi ambientali. Per il resto a livello di gameplay Venice 2089 si presenta come le classiche avventure grafiche, dove potremo interagire con i vari personaggi e raccogliere oggetti.
Quello che rende Venice 2089 davvero ottimo come titolo, sono il fascino, l’atmosfera e soprattutto l’amore che lo sviluppatore è riuscito a imprimere alla sua opera, e anche la cura per i dettagli, con inserimenti di alcuni riferimenti veneti che chi naviga nei social o guarda video virali, non potrà non riconoscere: ti dice niente 15+18? Un’avventura tutta da vivere, e viva Venezia.