Il 2024 ha segnato un netto rallentamento per l’industria dei videogiochi in Giappone, un paese che è sempre stato considerato un pilastro di questo settore. Nonostante la passione radicata per i videogiochi, sia le vendite hardware che software hanno subito una significativa contrazione, ponendo interrogativi sul futuro di questo mercato.
Videogiochi in Giappone: il calo è del 25%!
Secondo un report della testata giapponese Famitsu, il settore videoludico nipponico ha registrato un calo complessivo del 25,4% rispetto al 2023, generando circa 301,32 miliardi di yen (1,8 miliardi di euro). Questo segna una delle flessioni più marcate degli ultimi anni.
Il settore hardware ha sofferto maggiormente, con un calo del 30,3%, mentre il software ha visto una riduzione del 17,9%. Particolarmente significativa è l’assenza di titoli capaci di superare il milione di copie vendute in formato fisico: il massimo risultato è stato ottenuto da Super Mario Party Jamboree, che ha raggiunto 954.000 unità. Questo potrebbe indicare un crescente spostamento verso il digitale, anche se i dati specifici non sono stati resi disponibili, specialmente per Nintendo.
Tra le console, la Nintendo Switch si conferma dominante con oltre 3,1 milioni di unità vendute nel 2024, seguita dalla PlayStation 5 (1,45 milioni) e dalle Xbox Series X|S (117.594). Tuttavia, la saturazione del mercato potrebbe aver contribuito alla contrazione delle vendite.
L’attesa per il lancio di Nintendo Switch 2 nel 2025 potrebbe rappresentare una svolta, offrendo all’industria un’occasione per invertire questa tendenza negativa e riconquistare i livelli di crescita degli anni precedenti.
Insomma, il 2024 ha rappresentato una sfida per il mercato videoludico giapponese, ma potrebbe anche essere un punto di svolta verso nuove opportunità e strategie di adattamento.