Videogiochi sotto un grandissimo polverone che li vede protagonisti, almeno in maniera laterale in quanto la situazione messa alla luce da Hellena Taylor, voce di Bayonetta, ha smosso vari animi. Specialmente quelli dei colleghi che adesso hanno alzato la voce, non solo per dare man forte a Taylor, ma anche per mettere alla luce un fatto molto grave: i doppiatori vengono pagati una miseria rispetto al lavoro che fanno e alla loro esperienza sul campo.
About Bayonetta 3: pic.twitter.com/e4VrclEQIm
— Jennifer Hale (@jhaletweets) October 17, 2022
Infatti, dopo il tweet di Hellena dove accusa PlatinumGames di non averla pagata abbastanza, con tanto di risposta della casa produttrice, Twitter ha visto arrivare anche Sean Chiplock. Per chi non lo conoscesse, Sean ha lavorato per diversi videogame e per diversi personaggi, a partire da The Legend of Zelda: Breath of the Wild per Revali, Teba e altri o per Persona 5 dando voce a Yuuki Mishima. Non solo, perché lo troviamo anche in Ys VIII: Lacrimosa of Dana e Danganronpa V3: Killing Harmory come Monotaro. Insomma: una carriera all’insegna del successo.
Videogiochi: quanto vengono pagati i doppiatori?
A quanto risula, Sean ha dichiarato che Nintendo lo avrebbe pagato per The Legend of Zelda: Breath of the Wild solo $3.000,00. Un guadagno misero in rispetto a quanto successo ha avuto il gioco nel corso degli anni. Lo stesso Mike Hayhurst, a capo di un servizio di voice over, si mostra talmente interessato alla vicenda da prendere posizione dichiarando come questi doppiatori non prestano solo la propria voce a un personaggio. Il loro lavoro, infatti, risulta essere essenziale per poter dare magia al videogioco in sé.
Friends, Worldlings, Bayonutters. Hear ye!#PlatinumGames #Nintendo #Bayonetta #Bayonetta3 #Bayonutters #Boycott #NintendoEurope #NintendoAmerica #NintendoJapan pic.twitter.com/h9lwiX2bBt
— Hellena Taylor (@hellenataylor) October 15, 2022
E le aziende videoludiche lo sanno, tanto da cercare di tenere con sé il doppiatore in questione in ogni modo possibile, in quanto al giocatore potrebbe dare fastidio sentire una voce diversa su un personaggio tanto amato. Ma ciò non toglie che la paga risulta essere comunque minore rispetto a quanto viene offerto; il sindacato che si occupa di rappresentare i doppiatori nei videogiochi negli Stati Uniti, la Screen actors guild-American federation of television and radio artists, ha mostrato come nel 2020 una giornata di lavoro sia stata pagata solo $900,00.