Oggi è domenica e per molti è un giorno quieto, di relax e per alcuni anche di riflessione. Per oggi possiamo prenderci una pausa dagli annunci di nuovi titoli, dalle rincorse delle software house verso deadline da rispettare, competizione tra etichette e dalla curiosità verso il nuovo che può stupire quanto deludere. Oggi mi è tornato alla mente quando ho incontrato per la prima volta un videogioco, ma soprattutto quando è nato l’amore.
E di amore si parla, dal momento che siamo qui su iCrewPlay tutti riuniti da una stessa passione. Questa per me è stata introdotta da piccolo, quando sul buon vecchio Windows 98 per curiosità mio padre volle provare Might&Magic VI e un gioco di Formula 1 di cui non ricordo il nome, ma veramente rivoluzionario rispetto agli arcade che clandestinamente avrei voluto provare. Ero piccolo che non ricordo l’età, ma ho ben impresso quando, dopo il primo avvio, vidi la Ferrari sfrecciare nel circuito, per poi disintegrarsi pezzo per pezzo ad ogni nuovo urto con altri veicoli o con i guard rails. Fu incredibile, sfiorando quel sublime kantiano che abbraccia l’affascinante e lo spaventoso, tanto era nuova quell’esperienza per me e mio fratello. Might&Magic invece mi impaurì alla vista del primo orco, tanto mi sembrava realistica la grafica; una sorta di miracolo compiuto dalla tecnologia e dai pixel.
Questo il mio primo approccio, che mi vide con mio padre e mio fratello le ore a esplorare un mondo del tutto nuovo, che appariva del tutto magico.
Poi venne Opera Fatal, il puzzle game punta e clicca di secoli fa, in cui si doveva aiutare un pianista a ritrovare gli spartiti persi la notte prima dell’esibizione.
Ancora non avrei pensato di trovarmi a giocare su un PC mio, a interessarmi di software e hardware, figurati a scrivere a servizio di questo meraviglioso mondo.
Poi accadde il primo degli eventi che mi convertirono. Dirigendomi verso la spiaggia al mare, avrò avuto 12-13 anni, vidi in edicola con la coda dell’occhio una rivista dedicata ai videogiochi che dava con un piccolo supplemento un gioco a sorpresa. Lo presi senza esitazione. Avevo passato qualche anno a poter solo guardare mio fratello maggiore giocare al primo dei Desperados, ma si sa, i videogiochi vanno vissuti per poterne sentire il sapore. Così lo comprai, non importa cosa avrei trovato.
La sorpresa fu enorme, dal momento che vi trovai quello che fu il mio primo grande amore videoludico: Mass Effect.
Così, appena ricevuto un pc per la conclusione delle medie, mi apprestai a provarlo. Mi folgorò. Il gameplay, la storia, le musiche, tutte cose meravigliose, ma in fondo in fondo sai di cosa sto parlando. Mi riferisco a quella sensazione di essere da un’altra parte, tutto preso da vicende che nessuno potrebbe vivere altrimenti, capaci di coglierti sul piano emotivo, di farti riflettere e appassionare. E fu così per me.
Poi avvenne il colpo di grazia. Al termine di una travagliata relazione amorosa, mio fratello per tirarmi su mi regalò un bundle trovato su eBay con ben 25 giochi al suo interno, tra PC e PlayStation 2 (regalata alla Cresima di mio fratello). Tra questi Mass Effect 2 (finalmente potevo continuare la trama del primo), Psi-Ops (grande titolo, forse non troppo noto, ma innovativo per il tempo), State of Emergency (follia pura, maledettamente divertente), Neverwinter Nights 2, Crysis 2 e via dicendo. Al di là dell’espediente, fu così che mi addentrai in questo popolato e variegato universo, ovvero quello videoludico, ed è per questo che sono qua su iCrewPlay a parlarti di tutte le novità che lo riguardano, di uno sguardo verso il futuro che pone le sue basi su un solido passato, da cui è scaturito il tutto.
So che potrebbe sembrare di averti rubato tempo prezioso facendoti leggere queste righe, ma per un attimo sospendi il giudizio. Dimentica che il mondo dei videogames è in continuo fermento, sempre teso in avanti. Per un attimo fermati e riporta la mente al tuo primo ricordo di quando mouse e tastiera hanno intercettato le tue mani, di quanto per la prima volta i tuoi pollici hanno spostato le levette analogiche di un joypad.
Molto bello questo spunto… il mio primo ricordo risale a Ragnarok Online, quante ore ci ho perso! Ed ho conosciuto persone con cui ho mantenuto i contatti nonostante siano passati quasi 15 anni. Poi da lì ho spaziato un po’ su tutto, ma il primo MMORPG non si scorda mai :)
Il mio primo gioco fu Alex Kid su SEGA master sistemy… da lì poi fu un cercando !
Dal primo amore è un cercando per tutti; almeno per me, è la ricerca di una fiamma accesa come fu per Mass Effect. Ritrovata solo per la saga The Witcher, ma poi niente è riuscito ad accendermi in quel modo.
Commodore64 il primo gioco in assoluto credo sia stato International Karate, ma nella cassetta c’erano tanti giochi. Però ancora prima bazzicavo una sala giochi con dei cabinati nei quali ho infilato tanti pezzi da 200 lire. Non ricordo il primo gioco in sala giochi, ero troppo piccolo e di anni ne sono passati almeno 30
Se parliamo di sale giochi allora… ? ricordo che il mio ragazzo di allora giocava a Street Fighter ed io passavo le ore su Puzzle Bubble!
Puzzle Bubble *.*
Il maggior competitor di Puzzle Bubble nella Sala giochi dove andavo io era senza dubbio il grande Super Pang!
Un altro mondo rispetto al mio. Ora che ci penso, tra l’altro, provai anche Hercules e Crash Bandicoot su PlayStation 1 perché mio zio era un appassionato :) Per non tralasciare Crash Bash. Pochi anni fa ho voluto rigiocarlo, ma dato che la PlayStation 2 non ha compatibilità con le memory card della 1, e non faceva salvare il gioco per i giochi della 1, ho dovuto lasciar accesa la console fino a che non son riuscito a finire Crash Bash e il primo Tomb Raider :)
Bellissimo articolo complimenti!! Per quanto mi riguarda l’Amore con la A maiuscola iniziò grazie ad un titolo su Star Wars per NES di cui onestamente non ricordo il nome.. Ma penso che il colpo di grazia me lo ha dato un gioco per PSX di cui forse nessuno ha mai sentito parlare.. Fade To BLack (come il brano dei Metallica), un fps che all’epoca trovai difficilissimo (avrò avuto 10-11 anni e sceglievo i giochi in base alla copertina)
Grazie Claudio! Purtroppo conosco solo il brano dei Metallica, non il gioco :) Ahahah, la scelta del gioco in base alla copertina penso sia comune a quell’età, dato che quel che conta e prendere un gioco per sfinircisi più che quel che contiene, non essendo ancora magari in grado di valutare a 10 anni. Ricordo ancora l’emozione e adrenalina di quanto mi comprai quel pacchetto sorpresa, e l’impazienza di aprirlo :) Ora comprando in digitale, so tutto di quel che mi devo aspettare (anche se non vuol dire che non possa rimanere stupito in negativo o in positivo).
Primissimo gioco in assoluto Super Mario Bros per NES :D L’inizio di tutto per me e la partenza di un lungo viaggio.
Il primo ricordo che ho, oltre al classico Super Mario Land per Gameboy, è su Ps1 con Dino Crisis e Alone in the dark the new nightmare, a 4 anni avrei potuto rischiare traumi infantili, ma ringrazierò per sempre mia zia che mi regalò la console e vari giochi, instradandomi fin da subito^^