I videogiochi, ormai si sa, sono una passione sempre più universale e non più relegata ad una nicchia di appassionati. La figura del gamer classico è ormai sfumata, per non dire scomparsa, e al giorno d’oggi praticamente tutte le persone hanno un qualche tipo di rapporto con i videogiochi, che siano su console, su PC o su mobile.
L’anno appena trascorso, nonostante sia stato percepito come un periodo di transizione verso il 2022 e tutti i suoi giochi, ha invece segnato un record incredibile che andremo a sviscerare.
Sembra sia giunta l’ora di cancellare, una volta per tutte, lo stereotipo qualunquista del nerd con una passione ambigua e ristretta. Vediamo insieme i dettagli.
I videogiochi ed il record del 2021
Da pochissimo sono stati resi noti dei dati molto importanti che rendono conto dell’andamento commerciale di questo grandissimo settore. Questi resoconti illustrano cifre davvero incredibili e fanno ormai comprendere l’enorme portata del fenomeno del gaming.
Secondo Ampere Analysis nel 2021, in totale, sono stati spesi ben 60 miliardi nell’intero settore dei videogiochi. Un numero clamoroso che risulta essere, senza il minimo dubbio, il più grande record mai raggiunto da questo tipo di aziende.
Molto interessanti sono altri dati. Ampere è chiarissima a tal proposito, i giochi in versione fisica stanno subendo un lento ma inesorabile declino e ormai i titoli digitali, insieme ai vari servizi, rappresentano circa il 46% dell’intera spesa che riguarda il marchio Sony PlayStation.
Questi risultati divengono ancora più incredibili se pensiamo che, in qualche modo, sia Microsoft che Sony hanno dovuto rimodulare (verso il basso) le loro aspettative di vendita a causa dell’irreperibilità delle loro console. La crisi dei semiconduttori, infatti, non accenna a placarsi, nonostante i rumor contrari.
Ultima considerazione da fare è che la vendita complessiva di videogiochi, DLC, premium pass, e oggetti in-game ha subito una lievissima flessione di circa l’1%. Questo è sicuramente imputabile al fatto che nel 2020 la cifra si alzò clamorosamente per via dei numerosi lockdown.
Tuttavia ciò che sorprende è la crescita incredibile che hanno registrato i vari servizi in abbonamento, su tutti, ovviamente, Xbox Game Pass, vero gioiello dell’ecosistema Microsoft e killer app delle sue macchine. La spesa per questo tipo di servizi è passata dal 15% del totale del settore all’attuale 19%. Un aumento davvero niente male.
La vendita dei giochi fisici, come già anticipato, ha subito una clamorosa debacle, rappresentando “soltanto” il 30% di tutto il mercato videoludico. Questo numero è sostanzialmente tenuto in vita dalle abitudini di consumo de giocatori Nintendo che preferiscono ancora il collezionismo e magari accedere al mercato dell’usato (considerando il costo di questi videogiochi).
Ultimi dati da non sottovalutare, ovviamente, sono quelli relativi a PlayStation che, ancora una volta, si conferma leader di questo mercato, coprendo (sia con console che con giochi e servizi) addirittura il 46% dell’intero settore. Seguono a ruota Nintendo con il 29%, perdendo due punti percentuali rispetto all’anno scorso, e Microsoft con il 25%, che invece è cresciuta di un punto percentuale rispetto allo stesso periodo di riferimento.
Insomma, l’industria dei videogiochi è forse uno dei settori in maggiore crescita e dal futuro più roseo e questo non può che far piacere a tutti i gamer.