Lo spunto per quest’articolo l’ho avuto pochi giorni fa quando, guardando alcuni youtuber (di cui non farò il nome) approcciarsi in maniera maldestra ad alcuni videogiochi sportivi, ho notato un certo fastidio crescere dentro di me.
Col senno di poi, ho capito che tale fastidio non era in alcun modo provocato dalla loro incompetenza (sia a livello videoludico che sportivo) col videogioco in sè, ma piuttosto dalla loro presunzione nel non accettare le regole imposte dallo sport cui si stavano approcciando.
Non conosco le regole dello sport in questione ma ho comunque ragione io!
Provo a fare un esempio diretto: se giocando a Formula 1 un avversario tenta di sorpassarmi, il regolamento mi impone di lasciarlo passare una volta che, seguendo la giusta traiettoria, il suo veicolo (in questo caso, la monoposto da F1) sia sufficientemente più veloce del mio, e l’unico modo per evitare il sorpasso sia tagliargli la strada o frenare bruscamente per rallentarlo.
In questo caso, non ha senso lamentarsi del fatto che “così non posso impedire al mio avversario di superarmi”, dal momento che è lo stesso sport a presentare questa meccanica.
In un secondo momento dopo il sorpasso, sarò io che, giocando bene le mie carte potrò tentare il sorpasso allo stesso veicolo che mi ha superato in precedenza.
Rimandando ad un mio articolo sui simulatori di guida, faccio notare come, in questo caso, non ci si lamenta della qualità della simulazione, ma in tutto e per tutto delle regole dello sport stesso.
Un altro esempio: se durante un match a UFC 4 tento di chiudere una presa di sottomissione nei primi minuti del match, avrò al 99% un risultato negativo.
Per chi conosce anche solo superficialmente le MMA, risulterà chiaro che non è possibile compiere tale azione; per portare a segno una sottomissione con successo bisognerà, oltre che avere un’elevata abilità nel grappling, anche sfiancare a dovere l’avversario.
Questo ragionamento vale anche per il combattimento in sè: troppe volte ho visto videogiocatori della domenica esaltarsi per la spettacolarità delle mosse eseguite, salvo poi lamentarsi che “questo qui non va giù manco a pagarlo”.
A parte il fatto che c’è un motivo se i round durano 5 minuti l’uno e sono 3 in totale (5 per i match titolati), ma questo ragionamento denota anche la volontà di volere vincere in poco tempo, cosa che va nettamente contro il principio stesso degli sport da combattimento, ovvero allenarsi per poter sostenere al meglio tutti i round presenti nel match.
Ovviamente questi erano solo 2 esempi a caso, ma ce ne sono altri:
- Non ha senso fare più di un Pit Stop durante la gara (FALSO! Dipende dai tuoi tempi in gara)
- Non ha senso montare le gomme Dure quando gioco a MotoGP, tanto la gara la finisco comunque con le Morbide (FALSO! Perché il consumo delle gomme incide sulla loro prestazione)
- Durante i match di UFC è meglio tirare solo calci perché sono più potenti (FALSO! Oltre a far stancare di più il lottatore, se sbagliati, danno ampio spazio di manovra all’avversario per mettere a segno una buona combinazione di colpi)
Cercate di capire le regole degli sport che non conoscete, non andateci contro solo perché non le capite
Come hai potuto notare, i miei esempi riguardavano principalmente gli sport motoristici e di combattimento (è su quelli che sono ferrato) ma il ragionamento di base si può applicare a tutti gli sport meno seguiti e conosciuti a livello di regole.
Di fatto, nessuno si lamenta se su PES o FIFA qualcosa non funziona come dovrebbe; o meglio, conoscendo bene le regole dello sport in questione, danno la colpa al gioco di essere stato programmato male, viceversa, negli esempi che ho portato nell’articolo, la colpa viene attribuita agli sport stessi ed alle loro regole “stupide”.
Il mio consiglio è assai semplice: non approcciarti con noncuranza ai videogiochi sportivi, non lasciarti trarre in inganno dalla presunta spettacolarità vista in TV. Ogni sport ha le sue regole, e se non sei pronto a spendere parte del tuo tempo per capirle, non potrai mai goderti appieno qualsiasi simulazione sportiva, indipendentemente dalla sua qualità come videogioco.