Videogiochi colleghi di malefatte, proprio come quella scoperta dalla guardia di finanza a San Cataldo, Caltanissetta. Quasi sicuramente avrai sentito parlare del bonus cultura che, i maggiorenni, attualmente possono usare attraverso l’applicazione “18 App”. Tramite questo bonus è possibile acquistare svariate cose incentrate sulla cultura. Ecco la lista dei prodotti acquistabili:
- CD musicali;
- Libri;
- Quotidiani e periodici (abbonamento cartaceo o digitale);
- Biglietti per musei, eventi culturali, cinema, monumenti e tanto altro;
- Alcuni corsi convenzionati.
Dal 2016, quindi, moltissimi giovani hanno avuto modo di poter racimolare dei veri tesori per poter aumentare la propria cultura personale. Ricordiamo che, nei libri, sono inseriti anche i manga che spesso vanno di pari passo con videogiochi o opere animate. Ebbene, a Caltanissetta un esercente avrebbe usato questo bonus per poter permettere l’acquisto di videogames, esclusi dalle convenzioni elencate.
Videogiochi di nuovo negativamente stigmatizzati
Il commerciante agiva nella stessa maniera, ogni qual volta c’era l’occasione: il beneficiario riceveva videogiochi o prodotti tecnologici, mentre il negoziante dichiarava tutt’altra compravendita! Attualmente sono stati contati ben 360 persone coinvolte che sono state prontamente denunciate e sanzionate. Una truffa su larga scala con la consapevolezza di tutti.
Il commerciante, invece, ha ricevuto una multa decisamente ben più salata in quanto dovrà rispondere dell’accusa di truffa ai danni dello Stato e dovrà non solo restituire quanto dato, insieme a coloro che hanno usufruito del sistema truffaldino, ma non potrà più esercitare fino a quando tutto non verrà sistemato. Bisogna però mettere nel mezzo una piccola questione, in quanto nel 2020 i videogames sono diventati beni culturali, almeno in Italia, grazie a un decreto firmato dal Ministro Dario Franceschini. Non sappiamo se, con tale legge, verranno modificate anche le clausole dei prodotti convenzionati.