Sviluppato da Nippon Ichi Software e pubblicato da NIS America, void* tRrLM2(); //Void Terrarium 2 è un dungeon crawler con elementi roguelike nonché sequel ufficiale di void* tRrLM(); //Void Terrarium. Pronto a prenderti cura nuovamente della piccola Toriko? Noi siamo tornati a dar man forte a Robbie su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione!
void* tRrLM2(); //Void Terrarium 2 – traslocare non è mai facile
void* tRrLM2(); //Void Terrarium 2 ha sicuramente un titolo che è tutto un programma ma non è l’unica cosa criptica. Dalla trama al gameplay, gran parte del titolo di Nippon Ichi Software cerca di plasmare una propria identità e lo fa recuperando quanto di buono fatto nel primo capitolo (qui la nostra recensione) cercando di perfezionare e approfondire quanto già raccontato.
Chi non ha giocato al primo capitolo di void* tRrLM2(); //Void Terrarium 2 non deve temere enormi vuoti di trama ma è bene tenere in considerazione che non tutto verrà raccontato, come il rapporto di Robbie con una stravagante intelligenza artificiale le cui azioni sono proprio il fulcro del primo capitolo (di cui eviteremo di fare spoiler). Ti basti sapere che la trama di void* tRrLM2(); //Void Terrarium 2 è sì criptica, poco spiegata e molto estetica ma funziona.
Il canovaccio narrativo sorprende con scene improvvise e un alone fiabesco che spesso vira quasi al macabro (come un braccio che se ne cade). Ma entriamo nel dettaglio per quanto riguarda il cast. Come anticipato, noi impersoniamo Robbie, un piccolo e coraggioso robottino muto che non teme nulla e che anzi, esplora le rovine del mondo affrontando nemici di ogni sorta.
Lo scopo di Robbie – che coincide col nostro – è quello di prendersi cura di Toriko. Trattasi di una fanciulla dall’aspetto singolare, silenziosa e riservata, nonché estremamente facile e per niente autosufficiente. Per tenerla in vita e al sicuro, Robbie – spalleggiato dall’intelligenza artificiale – deve andare avanti e indietro tra innumerevoli dungeon per recuperare materiali e cibo e prendersi cura del “Terrarium” che, a conti fatti, è l’hub nonché base e dimora dei nostri eroi.
Ed è proprio tra una ricerca e un’altra che la trama di void* tRrLM2(); //Void Terrarium 2 aggiunge piccoli tasselli, creando un mosaico narrativo non eccezionale, sicuramente non memorabile o articolato ma idonea alla tipologia di gioco, potenziato da un’atmosfera che oscilla costantemente tra il distopico e il fiabesco.
Un robot in viaggio tra i dungeon
Chi ha giocato a Chocobo Dungeon o a Pokémon Mystery Dungeon, affrontando void* tRrLM2(); //Void Terrarium 2 potrebbe ritrovarsi a casa. La struttura dei dungeon del titolo pubblicato da NIS America, infatti, è ancorato fedelmente alla struttura ludica del genere. Quindi aspettati una visuale dall’alto, dungeon procedurali, corridoi stretti e che restringono la visuale, tesori da scoprire e nemici da sconfiggere.
Ogni dungeon va visto come una grossa scacchiera invisibile in cui muoversi di passo in passo. A ogni passo nostro, segue un passo dei nemici. Stesso discorso per gli attacchi (senza considerare malus o bonus che andremo presto ad approfondire). Lo scopo è semplice: cercare di recuperare e/o soddisfare le richieste delle missioni. Per farlo, spesso e volentieri dovremo superare da uno a più dungeon. Questi sono composti da una serie di livelli, collegati da loro da portali che vanno scovati.
Questo perché, come ogni dungeon crawler che si rispetti, la mappa (sempre presente a schermo) verrà costruita man mano che avanzeremo, svelando nemici, trappole, tesori e portale finale una volta entrati in una nuova area. Saremo onesti, i dungeon iniziali sono decisamente brevi ma la situazione si complicherà gradualmente senza mai sorprendere troppo e anzi, rischiando di diventare presto monotono e ripetitivo.
Il motivo è semplice: void* tRrLM2(); //Void Terrarium 2 non è un gioco facile e alcune volte può risultare perfino ingiusto o frustrante. Ma procediamo con ordine. Robbie, il nostro eroico robot, è dotato di due barre (sempre presenti a schermo) di cui dovrai avere estrema cura. La prima, rossa, è quella dell’energia. Finita quella, Robbie va KO e torna all’hub. Tranquillo, non è un game over e non perderai neanche i materiali/oggetti raccolti. Dovrai però ricominciare dal principio la tua esplorazione nel dungeon.
La seconda barra, quella gialla, si consuma lentamente, man mano che Robbie si muove nel dungeon. Si consuma invece decisamente più velocemente se usi le varie abilità di Robbie come quelle d’attacco legate a loro volta a determinate armi (da scovare ed equipaggiare). Terminata la barra gialla, per ogni movimento di Robbie, sarà la barra rossa (quindi quella della vita) a pagarne le spese.
Per entrambe le barre, void* tRrLM2(); //Void Terrarium 2 ha cosparso i dungeon di vari oggetti per recuperare vita ed energia. Il problema è che tali oggetti vanno scovati e raccolti, nonché trasportati. Ecco, Robbie all’inizio può portare con sé pochi oggetti. Considerando che oltre a quelli per curarsi esistono armi da equipaggiare, chip con bonus passivi sempre da equipaggiare, granate da lanciare, materiali preziosi da convertire e altri oggetti extra (come dei misteriosi pass VIP), l’inventario è un ostacolo da non sottovalutare.
Devi tenere poi in considerazione che Robbie, a ogni viaggio, parte dal livello base. Man mano che elimina i nemici, il livello salirà e a ogni level cap potrai decidere un bonus passivo (scelti a random dal gioco). Tra questi bonus esistono anche quelli che aumentano l’inventario come alcuni che offrono maggiori chance di sferrare colpi critici, ecc. Una buona strategia su equipaggiamenti e bonus può garantire una lunga permanenza dei dungeon almeno che…
…non ti ritrovi in situazioni complicate e in parte ingiuste. In quanto procedurale, infatti, dungeon, oggetti e nemici variano costantemente. Può capitare in una run di non trovare neanche un’arma equipaggiabile e senza, Robbie tira bei pugni ma non ha abilità d’attacco extra o eventuali bonus (almeno all’inizio). Inoltre, può capitare di ritrovarsi circondati da più nemici con l’impossibilità di fronteggiarli tutti. Insomma, ci è capitato più volte di sentirci incastrati e impotenti, costretti all’inevitabile ritorno all’hub da sconfitti.
void* tRrLM2(); //Void Terrarium 2, infatti, è costruito sul concetto di percorrere lo stesso dungeon più e più volte con lo scopo di raccogliere i migliori oggetti con cui poter poi potenziare il Terrarium o Robbie. Ogni oggetto che porteremo nell’hub centrale, infatti, verrà automaticamente convertito in uno o più risorse. Ci sono quattro tipologie di risorse con rispettive barre da riempire. Una volta riempita, otterremo una risorsa di quel tipo. Tali risorse, all’interno dell’hub, potrai convertirle per creare strutture e/o oggetti (a patto di aver trovato prima i relativi progetti) che offrono abilità o bonus passivi e permanenti a Robbie.
Ecco quindi che ogni viaggio di Robbie ha la sua utilità ma questo procedimento, lungo e ripetitivo, non è adatto a tutti. Bisogna avere pazienza, entrare nei meccanismi del gioco e apprendere dai propri errori, oltre a sperimentare di continuo con gli innumerevoli oggetti che incontreremo nel nostro cammino. Inoltre, void* tRrLM2(); //Void Terrarium 2 è un titolo che introduce novità e piccoli elementi man mano che ci si avventura seppur la struttura ludica è palesemente un ciclo continuo di attività.
Casa dolce casa
L’hub di void* tRrLM2(); //Void Terrarium 2 è la seconda anima del gioco e, a differenza dei dungeon, mostra un sistema ludico in 2D, sviluppato in orizzontale e che permette a Robbie anche di effettuare dei brevi salti. In questo luogo si sviluppa la trama, si ricevono le missioni, si interagisce con gli altri personaggi, si convertono e utilizzano le risorse, si decora il proprio Terrarium e ci si prepara ad affrontare i dungeon coi suoi rispettivi pericoli.
Il sistema di crafting di void* tRrLM2(); //Void Terrarium 2 è abbastanza intuitivo, veloce ed esteticamente accattivante. Decorare il Terrarium non offrirà solo bonus passivi al piccolo Robbie ma ci permetterà di posizionare materialmente gli oggetti per decorare quella che a conti fatti è la casa di Toriko. Inoltre, dovremo prenderci cura proprio della giovane ragazza (dovrà pur mangiare, no?) e per farlo il gioco ci sbloccherà diverse occasioni che, gira che ti rigira, sempre nei dungeon ti faranno andare.
Ma occhio, Toriko richiede delle cure e i suoi bisogni non si mettono di certo in pausa. Questo significa che dovremo prestare attenzione alle tempistiche (letteralmente quanto tempo stare in giro per i dungeon) per poter eventualmente rientrare e tenere lo stato di salute della ragazzina a livelli ottimali (prestando attenzione ad esempio, al cibo, alla sua qualità, alla sua composizione, ecc.).
Grafica e sonoro
Lo stile grafico di void* tRrLM2(); //Void Terrarium 2 funziona ma rimane ancorato al capitolo principale, sorprendendo meno chi già lo conosce. Ciò non toglie che l’atmosfera fiabesca mixata a una distopia quasi macabra, funziona e a suo modo garantisce un’identità abbastanza solida.
Anche il sonoro fa il suo dovere senza mai risultare invasivo o fastidioso. Da segnalare la presenza dei sottotitoli in inglese (assenti quelli in italiano) con testi mai eccessivamente verbosi o complessi. Infine, void* tRrLM2(); //Void Terrarium 2 se la cava discretamente bene in entrambe le modalità dell’ibrida Nintendo risultano particolarmente idoneo per quella portatile (anche se i sottotitoli forse dovevano essere un po’ più grandi).