Di giochi particolari il mondo videoludico ne è pieno, difficilmente quindi nel 2020 si resta ormai sorpresi da qualche titolo da questo punto di vista. Beh Waking è riuscito a compiere questa ardua impresa proponendo qualcosa di effettivamente unico e che sicuramente scatenerà la curiosità di molti. Essendo però un gioco molto particolare, sarà difficile che venga apprezzato da un numero tanto vasto di videogiocatori e probabilmente si creerà una sua nicchia di appassionati.
Quindi Waking è effettivamente un prodotto davvero interessante, che però non è esente da diversi difetti. Si tratta dunque di un gioco molto difficile da valutare e che alcuni potrebbero considerare un capolavoro, mentre altri lo odieranno. Rimane comunque un titolo nuovo e fresco, che accogliamo a braccia aperte all’interno del mondo videoludico. Se quindi vuoi sapere il nostro parere su Waking, continua a leggere la recensione!
Un viaggio onirico
Waking ha un incipit davvero strano, il nostro protagonista si troverà in coma e dovrà prendere parte a una sorta di battaglia interiore. Il titolo è quindi ambientato nel nostro subconscio e la nostra forma sarà quella di una persona incappucciata senza volto. La trama di Waking è davvero molto criptica, quindi potrebbe non essere compresa da chiunque. Son presenti tantissimi richiami religiosi, tra cui spiccano gli uomini con teste di capra e gli angeli (ma ce ne sono davvero tanti altri).
Il viaggio del nostro personaggio simboleggia la voglia di lottare contro il coma e quindi di risvegliarci, ma la strada da compiere non sarà affatto facile. Bisognerà infatti confrontarsi con degli esseri maligni che cercheranno di farci gettare la spugna, incitandoci a lasciarci andare all’abbraccio della morte. La narrazione resta quindi davvero piuttosto originale ed è parecchio predominante all’interno di Waking.
Se quindi stai puntando ad un gioco che ti catapulta subito nel mezzo dell’azione, stai decisamente sbagliando titolo. Sia chiaro che ci sono molte sezioni di gameplay nel gioco, ma non risultano assolutamente essere il suo fulcro e quindi non bisogna puntare ad esso se si vuole qualcosa di adrenalinico. Una cosa in cui Waking colpisce il bersaglio è il far immedesimare il giocatore all’interno della vicenda, andando a creare una avventura che ogni persona sperimenterà in maniera molto differente.
Quella che andrai a vivere sarà la tua storia e se sei particolarmente sensibile sarà difficile non far cadere neanche una lacrima in diversi momenti del gioco. Waking punterà ad emozionarti, quindi cerca di prenderlo piuttosto seriamente (niente caciara!), perché altrimenti potresti ottenere un’esperienza decisamente castrata.
La tua storia
Waking propone un concept di gioco davvero fantastico, grazie ad esso l’avventura del personaggio riuscirà davvero a toccarci nell’animo. Durante praticamente tutta la storia ci verranno chieste diverse informazioni personali, alcune davvero molto intime. Inizieremo dunque il gioco con il nostro nome ma man mano che proseguiremo aggiungeremo cose come desideri, luoghi di infanzia, ricordi del proprio animale domestico e tanto altro.
Si potrà scegliere tra un numero piuttosto soddisfacente di risposte diverse e quasi sempre si potrà specificare il nome di quello che ci viene chiesto. Un esempio potrebbe essere il nostro giocattolo d’infanzia che invece del nome generico tipo: orsetto,trenino ecc… Si potrà digitare con la tastiera il nome che abbiamo dato a quell’oggetto al quale teniamo molto. Dunque se nei dialoghi successivi invece di far comparire nel testo un semplice nome generico, comparisse proprio il nome che abbiamo scelto?
Certo è una cosa banale, tanto banale da essere però tremendamente efficace. Perché durante l’avventura dovremo rispondere a molte di queste domande e dunque il nostro personaggio diventerà sempre più simile a noi. Waking punta davvero molto su questa meccanica e lo fa davvero bene. Inoltre molte delle risposte diventeranno parte integrante del gameplay, dunque il nostro oggetto di infanzia potrebbe diventare un potere, sempre per fare un esempio.
Non aspettarti però nulla di troppo elaborato, si parla comunque di un gioco indie e quindi gli attacchi dal punto di vista visivo rimarranno sempre uguali. Però il concept rimane una delle cose più interessanti viste negli ultimi tempi e con un budget maggiore si avrebbero avuto dei risultati sicuramente migliori. Waking fornisce quindi davvero qualcosa di nuovo, ma che colpirà soprattutto chi non ha paura di mostrare le proprie emozioni.
Un gameplay che funziona
Waking propone un gameplay piuttosto semplice, che però riesce ad intrattenere oltre che ad essere ben bilanciato nella sua difficoltà. Praticamente all’interno del titolo si ha la facoltà di sollevare gli oggetti, che poi possono essere scagliati contro i nemici. Alcuni di questi possono essere assorbiti e potranno essere utilizzati nel combattimento ravvicinato.
Ovviamente questa è la base, poi sono presenti diversi attacchi speciali che funzionano in maniera piuttosto diversa. All’interno di Waking è comunque realmente facile apprendere le meccaniche del combattimento, perché vengono spiegate lentamente e ripetute diverse volte. Anche i nemici risultano essere piuttosto particolari, tanto che alcuni di loro sono particolarmente difficili da descrivere a parole, le immagini che vedrai saranno molto più efficaci.
Bisogna dire che il gameplay di Waking pecca abbastanza di profondità, ma con il budget che il titolo ha ricevuto sarebbe stato difficile riuscire a fare qualcosa di meglio. Nel gioco son presenti anche diverse bossfight e anche se alcune di esse son piuttosto banali a livello meccanico, nel complesso riescono comunque a soddisfare. Ricordiamoci che però Waking è un titolo che si propone anche come esperienza meditativa e quasi sempre riesce nel suo intento.
Per esempio ci sono alcune sezioni di gioco dove ti verrà chiesto di chiudere gli occhi, mentre una voce ti sussurrerà delle parole e tenere appunto gli occhi chiusi aumenta di molto l’immersione. Ovviamente è vivamente consigliato giocare con delle cuffie che renderanno l’esperienza molto più appagante. Waking propone inoltre un sistema di proceduralità nei livelli piuttosto interessante, dopotutto ci troviamo in un sogno no?
Dunque Waking possiede un gameplay buono che non riesce a raggiungere vette troppo alte, ma che comunque riuscirà a soddisfare la maggior parte dei giocatori. Sono inoltre presenti diverse difficoltà all’interno del titolo e per chi volesse c’è anche la possibilità di giocarlo quasi come se fosse un Souls.
Un lato tecnico non perfetto
Purtroppo Waking possiede diversi problemi sul lato tecnico, tra cui spiccano i tanti bug e la mancanza di molte impostazioni all’interno del menu opzioni. Capiterà ogni tanto quindi di incorrere in problemi visivi, ma in particolare di bug che potrebbero in qualche modo compromettere il gioco. Il titolo è piuttosto vasto quindi era lecito aspettarsi qualche problema, speriamo però che all’uscita venga rilasciata una patch che ne risolva almeno la maggior parte.
Waking graficamente invece riesce a essere piuttosto suggestivo, soprattutto grazie a delle ambientazioni che risultano quasi oniriche. I vari personaggi presenti all’interno del gioco son realizzati alquanto bene (contando anche che molti di essi son generati in maniera procedurale), anche se il punto più alto lo si tocca sicuramente con i boss di fine livello.
L’elemento caratterizzato meno è il protagonista, anche se questa risulta essere quasi sicuramente una scelta dello sviluppatore. Le animazioni sono davvero parecchio basilari e in alcuni casi anche parecchio legnose.
I comandi di gioco sono piuttosto responsivi ed è caldamente consigliato giocare muniti di joystick, perché con la tastiera è davvero scomodo farlo. Un elemento di alto livello è l’accompagnamento sonoro, che risulta essere davvero molto piacevole da ascoltare nelle varie fasi di gioco. Dunque Waking possiede un lato tecnico carente in alcuni fronti, ma che in generale riesce ad essere più che passabile, con – addirittura – tocchi di originalità parecchio interessanti (basterà inoltre qualche patch per sistemare molti dei problemi).
Conclusioni
Concludendo si può dire che finalmente abbiamo tra le mani un titolo originale e che riesce ad offrire qualcosa di praticamente mai visto nel mondo videoludico. Waking si propone come un’esperienza a metà tra un gioco e un viaggio nelle proprie emozioni. In effetti riesce in entrambi i suoi intenti ( la parte emotiva è sicuramente la più marcata), anche se quella più interessante è sicuramente il suo concept: ovvero quello di creare una storia personalizzata per ogni videogiocatore, grazie a un sistema di scelte e di domande.
Purtroppo però ci sono anche dei problemi, soprattutto sul lato tecnico, che però non danneggiano troppo il prodotto finale. Siamo inoltre sicuri che con qualche patch molti di questi problemi spariranno. Oltre a questo bisogna anche conoscere piuttosto bene la lingua inglese, dato che per il momento non è presente l’italiano neanche nei sottotitoli.
Waking però non è affatto un titolo per tutti, anzi potrebbe risultare noioso per parecchi videogiocatori. Waking è indicato per chi non ha paura di mostrare i propri sentimenti e che quindi riuscirà ad emozionarsi rivivendo il suo passato. Il gameplay intrattiene veramente bene, ma difficilmente riuscirà a soddisfare chi sta cercando soltanto quello in un videogioco.
Dal punto di vista artistico invece siamo ad ottimi livelli, chi ama uno stile fortemente onirico raramente rimarrà deluso da quello che i suoi occhi vedranno. Waking propone dunque un concept davvero peculiare e che difficilmente non ti incuriosirà, ma dovrai viverlo seriamente, perché quella che vivrai sarà un’avventura tremendamente emotiva oltre che personale.
Sei quindi alla ricerca di un titolo che sappia emozionarti e che al contempo offra delle meccaniche di gioco davvero originali? Waking è sicuramente quello che fa per te allora!