Wargaming, la software house responsabile di World of Tanks è stata chiara sulla sua posizione riguardante la guerra in Ucraina, tanto da aver licenziato il direttore creativo del gioco dopo aver sostenuto pubblicamente l’invasione russa. Tuttavia, lo studio non ha chiuso la questione per questo ha recentemente annunciato la sua dipartita sia dalla Russia che dalla Bielorussia, il suo paese natale.
Wargaming: una dura decisione
La software house ha annunciato questo cambio di sede attraverso il suo sito web, nel comunicato vengono dichiarate le caratteristiche di questa riorganizzazione: “Nelle ultime settimane, Wargaming ha effettuato un’analisi strategica delle operazioni aziendali in tutto il mondo. La società ha deciso che non possederà o gestirà alcuna attività in Russia e Bielorussia e lascerà i due paesi”.
Questa decisione ha conseguenze economiche significative per Wargaming, qualcosa a cui alludono nella loro dichiarazione: “La società non trarrà beneficio da questo processo ora o in futuro. Al contrario, ci aspettiamo di subire perdite sostanziali come risultato diretto di questa decisione”. Wargaming ha trasferito le sue attività dai vari games as a service a Lesta Studio, una software house locale, e si sta preparando a chiudere la sua sede a Minsk.
“Nonostante l’entità di questa decisione, come azienda siamo fiduciosi nel futuro della nostra attività e ci impegniamo a portare giochi di qualità ai nostri giocatori”, ha concluso la dichiarazione. Sebbene l’invasione russa non sia esplicitamente menzionata, tutto indica che la decisione è stata presa sulla base degli eventi attuali. D’altra parte, abbiamo osservato che anche altre aziende del settore hanno posto il veto al loro rapporto con la Russia, come ha fatto EA, mentre aziende come Bandai Namco o Square Enix hanno annunciato donazioni per aiuti umanitari.
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Quante chiacchiere… Sono scappati solo perchè erano terrorizzati dalle sanzioni… Altro che scelta difficile. E i boccaloni che se la bevono!!! Gli Stati Uniti gli stanno addosso già da qualche anno per evasione fiscale e finanziamenti alle armi… Spostare la sede in un paradiso fiscale come Cipro mi sembra la mossa più azzeccata!!!