Molti giocatori, spesso optano per un titolo in realtà virtuale piuttosto che uno per le classiche console, perché ricercano quelle sensazioni di immersione che solo la VR può donare. Ho avuto la fortuna, seguita dalla delusione, di poter recensire Warhammer Age of Sigmar: Tempestfall VR, nella sua versione per Oculus Rift, rimanendo estasiato dall’ambientazione e la realizzazione in realtà virtuale, ma parecchio deluso da una serie di pecche di gameplay, ma procediamo con ordine nella nostra recensione.
Warhammer Age of Sigmar: Tempestfall VR, ambientazione mastodontica
Sin dalle prime immagini, il titolo si mostra nel suo splendore grafico, anche solamente nell’osservare le nostre mani virtuali, rivestite con una dettagliatissima armatura; anche il muoversi nei vari menù i quali contengono davvero diverse opzioni per comfort, accessibilità e la piacevole sorpresa della localizzazione in italiano, risulta pulito e intuitivo.
Iniziato il gioco e imbracciate le nostre inizialmente tre armi, ci imbarcheremo in una avventura ambientata nell’ormai conosciutissimo universo dark fantasy di Warhammer, dove vestendo i panni e soprattutto utilizzando le armi di un Lord-Arcanum, affronteremo un insidioso e pericolosissimo viaggio attraverso le desolate terre di Shyish, dove ad aspettarci ci saranno le feroci armate di Abitatori della Notte, sulla quale dovremo dispensare la giustizia di Sigmar.
Warhammer Age of Sigmar: Tempestfall VR graficamente si presenta in modo superbo; un ottimo livello qualitativo si mescola con uno stupendo design dei livelli. Ci fermeremo spesso a osservare l’ambientazione, ammirandone sia gli elementi naturali, come alberi, rocce, effetti ambientali ben fatti o l’orizzonte seduti su un molo, sia le imponenti costruzioni degli uomini, come fredde fortezze ormai in rovina o le davvero gigantesche statue dei Lord. Trovarsi ai piedi di quest’ultime e sollevare gli occhi darà quasi un senso di vertigine al giocatore.
Il gioco si basa parecchio sull’esplorazione, ma purtroppo gli elementi con i quali potremo interagire saranno davvero pochi e nella maggior parte dei casi obbligatori, come catene da tagliare per abbassare ponti levatoi o corde da percorrere aggrappati da una sporgenza a un’altra per progredire nella storia.
Anche se non casuali, saranno molto scenici gli effetti ambientali come fulmini che andranno a distruggere le gigantesche statue o rocce che crolleranno dalle vette di alcune colline. Fino a qui tutto bene, anzi benissimo, Warhammer Age of Sigmar: Tempestfall VR fa proprio quello che il giocatore si aspetta dalla realtà virtuale, ma…
Un gameplay impreciso e molto arretrato
Il punte debole più grande di Warhammer Age of Sigmar: Tempestfall VR, risulta essere proprio la sua giocabilità; i due controller dell’Oculus ci serviranno entrambi per impugnare le ben realizzate armi e lanciare incantesimi basati non sulla pressione di tasti ma sul movimento delle stesse, o meglio utilizzando una combinazione fra i due.
Tempestfall VR ci darà la possibilità di attaccare impugnando un’arma e brandendola con il movimento delle nostre mani, di poterci difendere dagli attacchi dei nemici posizionando una nostra arma dal direzione dell’attacco nemico in arrivo, o lanciare incantesimi; questi ultimi si potranno utilizzare tenendo premuto il tasto trigger del controller ed eseguendo un movimento preciso, ma è proprio questa ultima parola il gran problema.
Mi sono ritrovato diverse volte a brandire l’arma nel modo indicato, senza però riuscire a lanciare l’incantesimo desiderato e soprattutto senza capirne il perché: eseguire un affondo in avanti con la spada, dovrebbe teletrasportarti in avanti e attaccare il nemico che si ha di fronte ma niente, per poi invece partite improvvisamente mentre non lo volevo.
Purtroppo anche le hitbox sono davvero molto imprecise, e spesso anche brandendo l’arma più e più volte con i nemici attaccati, non si riuscirà a colpirli o a difenderci efficacemente, soprattutto quando ci saranno più avversari presenti su schermo, così come a volte alcuni incantesimi li attraverseranno senza proferire danni.
Tecnicamente parlando
Warhammer Age of Sigmar: Tempestfall VR come già accennato più volte, graficamente è davvero ben fatto, sia come design dei livelli che di nemici, armi e vari elementi scenici, con buoni giochi di luce e animazioni degli incantesimi; sarà uno spettacolo per gli occhi e per l’immedesimazione.
Il comparto sonoro a livello di brani, consegna il compito per casa e arriva alla sufficienza, godendo anche di un buon doppiaggio in lingua inglese, mentre risultano un po’ anonimi gli effetti sonori.
Il gameplay soffre terribilmente della grande imprecisione dei controlli e delle hitbox, rendendo quasi del tutto vano l’ottimo lavoro grafico.
Durante le mie ore trascorse ad ammirare i paesaggi e odiare i controlli in Warhammer Age of Sigmar: Tempestfall VR, non ho riscontrato nessun bug.