Watch Dogs: Legion, con la sua folla di protagonisti e le sue variegate modalità di gioco (per quanto lente ad esplicitarsi nel tempo, compresa la discussa modalità zombie Legion of the Dead, che è stata a lungo in versione alpha), potrebbe benissimo venire ricordato come il titolo della maturità della saga, a fronte di un primo e un secondo Watch Dogs che pur essendo ricchi di potenziali convinsero critica e pubblico solo a metà.
Questa terza incarnazione della serie narrante le gesta degli hacker del DedSec (e non) può essere tua grazie a Eneba, che ne propone la versione Ubisoft Connect con un vertiginoso ottantatre percento di sconto sul prezzo pieno.
Watch Dogs: Legion, ad un oceano di distanza il futuro è terribile
Watch Dogs: Legion fa uscire la saga dai confini statunitensi per la prima volta, lasciando le Chicago e San Francisco dei giorni nostri del primo e secondo capitolo per trasportarci in una Londra futuristica ma non troppo.
La situazione che ci viene presentata è al limite della distopia: i lavori manuali sono ormai totalmente automatizzati, con il risultato di una dilagante disoccupazione che coinvolge la maggior parte dei cittadini, e la città è governata da una società paramilitare nota come Albion, che si è impadronita del potere dopo una serie di attentati bombaroli la cui responsabilità viene attribuita alla cellula locale del DedSec, guidata da Sabine Brandt.
Costretta a stare a guardare mentre i suoi compagni vengono massivamente imprigionati o uccisi, toccherà proprio alla donna riorganizzare la sua organizzazione, cominciando a reclutare tutta una serie di singolari personaggi dalle più variegate abilità. Il bello è che saremo noi a dover rintracciare ed impersonare ciascuno di questi individui. Dal più geniale esperto di droni all’autista più spericolato di Londra, passando addirittura per impiegati di Albion stessa, ogni singola persona che incontreremo nel gioco sarà un potenziale alleato.