Prodotto dalla casa indipendente Genius Slackers What Happened è un gioco horror-psicologico in terza persona che ti porterà ad affrontare i disturbi depressivi di un giovane teenager americano, ripercorrendo i suoi viaggi mentali dovuti all’uso di sostanze stupefacenti e dalla depressione.
In uscita il 30 luglio, il gioco metterà a dura prova la tua stabilità mentale costringendoti a muoverti nei labirinti di una mente contorta e portandoti ad affrontare argomenti mai trattati prima i un videogioco.
https://youtu.be/ZuVN4WQpdIA
Uno studente disturbato
Affronterai il gioco nei panni di Stiles, uno studente del liceo, attraverso i bui corridoi della sua mente, affrontando demoni e paure, reali o immaginarie. Ambientato in una scuola ma principalmente nella mente del ragazzo, ti ritroverai a dover combattere le forze oscure che prendono il sopravvento portando lo studente verso l’autodistruzione.
Man mano che andrai avanti, risolvendo enigmi, riuscirai ad aiutare Stiles a fuggire dai propri demoni e fargli vedere la luce in fondo al tunnel. Nella storia sarai guidato da una ragazza, che significa molto per l’adolescente e che lo guida nei complessi labirinti mentali, verso la salvezza.
Piano piano vedrai frammenti di vita passata e raccoglierai pagine di diario che chiariranno quello che sta vivendo Stiles e lo aiuteranno a trovare la via d’uscita. Anche la tua famiglia entrerà a far parte della storia e dei tuoi ricordi in quello che è un viaggio completo nell’animo del ragazzo.
La narrazione è abbastanza caotica e non sembra seguire un filo logico. Una scelta molto calzante per rappresentare lo stato allucinogeno in cui è ambientata la storia. L’andamento permette di capire le problematiche e i pensieri del ragazzo, inserendo nella storia gli amori, gli amici e la famiglia portando al culmine del dramma nel momento in cui viene mostrata la fine che la sua mente vorrebbe per lui, il suicidio.
Da quel momento Stiles rifiuterà il suo destino e combatterà per cambiarlo.
Un messaggio di speranza
Il gioco ha visto la luce dopo un lungo e duro lavoro durato 3 anni da parte di un piccolo team di Varsavia che si è posto come obiettivo quello di poter colpire direttamente il cuore dei giocatori, ricordando a tutti il potere dell’empatia. Il gioco sin dall’inizio mette in mostra quelli che sono i punti chiave dell’avventura: le ambientazioni cupe e distorte.
Inizierai in un corridoio dove potrai prendere un minimo confidenza con i comandi e i controlli, a dire il vero difficoltosi, del personaggio. Potrai entrare in differenti stanze dove continuare la partita iniziarne una nuova o configurare le opzioni di gioco.
Una volta iniziata la partita, ti ritroverai nella testa di Stiles, affronterai il gioco in prima persona, avanzando attraverso luoghi e spazi confusi, molto spesso attraverso una visuale sfocata, figlia dell’instabilità mentale del tuo personaggio. I movimenti da fare per andare avanti nel gioco sono veramente molto pochi. Dovrai limitarti a cliccare per aprire delle porte, spegnere e accendere delle luci o trovare delle combinazioni, navigando liberamente, ma in modo indirizzato, nell’ambiente che ti circonda che altro non è che la rappresentazione mentale e distorta della realtà.
In base alle situazioni potrai interagire con alcuni oggetti, osservarli o utilizzarli per proseguire nel livello. Non ci saranno scontri o prove di abilità in quanto totalmente estranei a questa modalità di gioco.
Potrai muoverti con il mouse o con il controller a 360 gradi e, quando troverai un elemento utilizzabile, ti verrà mostrato l’indicatore per farlo. Durante l’avventura ti ritroverai molto spesso a parlare con la tua mente o semplicemente camminare attraverso gli ambienti senza poter fare molto. In pratica non c’è nessuna sfida, ma solo una lunga serie di interazioni.
Dovrai affrontare quella che è a tutti gli effetti una storia interattiva per riuscire a salvare Stiles da se stesso.
Alti e Bassi
Come anticipato, definire What Happened un gioco può essere una forzatura in quanto è poco più di un’avventura interattiva e, da una tipologia di gioco di questo tipo, ci si aspetta certamente di più.
Pur equipaggiato con l’immancabile Unreal Engine, il comparto grafico risulta un po’ datato, e solo alcuni dettagli rendono al meglio lo sforzo fatto dagli sviluppatori.
I controlli sono interamente configurabili. Può essere giocato sia con mouse e tastiera che con pad, quest’ultimo risulta essere meno convincente anche se, in entrambi i casi, anche diminuendo la sensibilità al minimo, il controllo rimane un pelo difficoltoso. Per aprire una porta o fare altre azioni con gli oggetti, sarai costretto a puntare con precisione l’indicatore e simulare il movimento, rendendo l’operazione inutilmente lenta e difficile, facendo perdere il ritmo ad un gioco che di suo risulta lento e piuttosto ripetitivo.
Nota positiva il sonoro. L’audio e’ molto ben fatto e ben distribuito, un valore aggiunto che ti permette di immedesimarti meglio nell’ambiente che ti circonda.
Definire What Happened un vero e proprio gioco è da una lato riduttivo, dall’altro esagerato. Ti troverai semplicemente a dover interagire con una storia, andando a completare i tasselli mancanti. Non a tutti i giocatori può piacere una cosa del genere.
La tipologia è più da punta e clicca che da gioco d’azione in prima persona, come magari ci si poteva aspettare vista anche l’inquadratura. L’aspetto più importante del gioco è l’idea della trama e gli argomenti trattati che risultano nuovi e suscitano forti sensazioni.
What Happened nel suo piccolo offre lo spazio per una sorta di denuncia nei confronti del difficile mondo in cui vivono i giovani d’oggi e nelle terribili scelte che se non supportati possono prendere. E’ un gioco che tratta un argomento difficile e scomodo, che pochi hanno coraggio di trattare e permette ad ogni persona di affrontarlo.
Il gioco è una storia, un viaggio, alla ricerca di un lieto fine che possa dare una speranza a tutti.