When the Light Dies è un titolo di recente uscita di genere sparatutto isometrico dalle tinte horror sviluppato da Electric Monkeys e Secret Level Studios. Il gioco mischia degli elementi survival al classico gameplay arcade classico dei titoli del genere, riuscendo però a distinguersi, almeno un po’, dal panorama di titoli simili, che negli ultimi anni hanno spopolato.
Una grande eredità del passato per When the Light Dies
Questo genere è stato reso popolarte diversi anni fa da titoli come The Binding of Isaac, che riportavano in auge un certo tipo di shooter isometrico che si era andato a perdere sempre di più negli ultimi anni: titoli da sala come Smash TV non erano infatti pochi nel mercato, ma con l’avvento delle console nelle case dei giocatori, oltre che la natura sempre meno arcade della passione stessa, il genere si è andato a perdere pian piano.
Il titolo protagonista di questa recensione cerca da una parte di reintrodurre l’elemento arcade, con potenziamenti, level up continui, e crediti da spendere per migliorare i personaggi; dall’altra li allevia andandoli a mescolare, come già detto, ad elementi survival, come la stamina del personaggio, che va ristabilita col cibo, e il controllo continuo della temperatura corporea.
Un’avventura familiare
Data la natura non solo del titolo, ma del genere stesso, non c’è una vera e propria trama, ma semplicemente una serie di livelli, dalla difficoltà crescente, che andranno sbloccati man mano che si andrà avanti nel gioco. Sarà infatti possibile sbloccare non solo nuove aree di gioco, ma anche nuovi personaggi e nuove armi da usare, così da facilitare la sopravvivenza.
All’inizio di ogni partita ci troveremo in mezzo al nulla circondati da scrigni e un falò, con cui potremo scaldarci. All’interno degli scrigni troveremo oggetti utili alla nostra sopravvivenza, come cibo per risanare la barra della vita, o altri oggetti utili a sconfiggere i nemici, che dopo pochi secondi iniziertanno ad arrivare.
Questi arriveranno verso il giocatore e man mano che le orde verranno eliminate ci toccherà affrontarne di sempre più forti e numerose. Ci saranno ovviamente diversi tipi di nemici: dai semplici ratti, ai mostri volanti, a quelli che ci spareranno dalla distanza. E starà a noi trovare il modo migliore per eliminarli il più velocemente possibile, con la nostra arma, o con gli oggetti che sbloccheremo tramite il livellare, che avverrà guadagnando esperienza dai nemici, e che ci permetterà di avere potenziamenti come danni aumentati, granate o altre armi utili.
Oggetti, potenziamenti e maledizioni
Durante la partita sarà importante continuare a muoversi, verso nuovi scrigni o altri falò, perché restando troppo tempo lontani da questi ultimi, inizieremo a congelare, e a subire diversi malus, tra cui il non poter rigenerare la stamina per correre. Mentre gli scrigni ci permetteranno di ricaricare le nostre risorse, così da non rimanere senza cure, o olio per la lanterna, senza il quale rimarremo al buoi a congelare.
Un’altra risorsa a cui dovremo prestare particolare attenzione è la sanità mentale: grazie alla quale potremo usare i potenziamenti vari. La sanità andrà ricaricata con degli appositi oggetti, e sarà una risorsa essenziale per la sopravvivenza, soprattutto nei momenti più difficili.
Sistema di potenziamento intiutivo e procedurale
Prima di iniziare la partita, potremo vedere l’albero dei potenziamenti, quelli permanenti, e che andranno ad influenzare tutte le partite successive. Durante il normale gameplay otterremo punti che potremo spendere in quest’albero delle abilità, che ci garantirà potenziamenti di tutti i tipi: salute aumentata, maggiore esperienza guadagnata dai nemici, velocità migliorata, ecc…
Questa sarà una parte fondamentale, perché per la natura procedurale del gioco i nemici diventeranno sempre più forti, e quindi sarà necessario tenersi al passo con i dovuti potenziamenti. Il gioco favorisce anche la diversificazione degli stili di gioco: dal giocatore che preferisce livellare facilmente per avere più armi speciali, da quello che preferisce avere più salute e stamina per riuscire a resistere agli attacchi, al giocatore che favorisce la velocità sopra tutto.
Comparto tecnico non sorprendente
Il gioco sfrutta delle animazioni in pixel art che, nonostante non siano sicuramente le migliori tra i titoli simili, riescono a immergere nell’atmosfera del titolo, e a trasmettere la matericità e la presenza sul campo dei nemici. Non sembrano solamente dei cartonati bidimensionali, ma ogni nemico risulta temibile, soprattutto nelle animazioni di camminata. Lo stesso vale per i personaggi giocabili.
Il comparto sonoro è la cosa che convince di meno: perché da un lato abbiamo un sound design immersivo, con il rumore delle armi e degli oggetti, oltre che dei nemici, che trasmettono la pericolosità della situazione, mentre dall’altro lato abbiamo delle musiche che, nonostante non siano brutte di per sè, risultano subito monotone, soprattutto dopo che si passa tutto questo tempo nello stesso scenario.