Wife Quest mi ha fatto ridere. No, aspetta: non parlo del senso più negativo del termine; il videogioco in questione si apre subito con una scenetta alquanto bizzarra, con tre orchesse (riconoscibili grazie alle orecchie da maiale ai lati della testa) e un sole splendente. Tralasciando il vestiario delle tre, molto simile a quello di Mew Pam delle Mew Mew – Amiche Vincenti (titolo italiano dell’opera), le giovani donne hanno come obiettivo Fernando. Non è la prima volta che una creatura femminile dalle fattezze mostruose tenta di rapire il marito di Mia e non è strano vederla imbracciare la spada e partire per la sua Wife Quest.
La scena in sé è estremamente semplice, atta solo a mostrare i protagonisti del videogioco, ma non puoi immaginare quanto ciò mi abbia fatto sorridere. Mi sono sposata da relativamente poco e giocare a un videogioco che propone la vita di una coppia unita in matrimonio, con i disastri che girano loro attorno, è stato quasi esaltante. Eastasiasoft, la casa di sviluppo di Wife Quest, ci ha già mostrato le sue grandi capacità con Waifu Discovered 2: Medieval Fantasy e puoi trovare la recensione del mio collega a questo link.
Capirai perfettamente il loro modo di agire e di cosa ho personalmente affrontato in questa nuova e splendida avventura.
Wife Quest non ha una trama complicata
Se ti aspetti un erogame, mi dispiace abbattere le tue aspettative. Nonostante ci siano situazioni piccanti, in realtà abbastanza tranquille, non può essere catalogato in questo genere; la storia di Wife Quest è molto semplice, lineare, dove non esiste un dirottamento di binario o missioni secondarie (se non i trofei da sbloccare). La trama inizia in una tranquilla nottata, dove Mia e Fernando dormono abbracciati l’una all’altro. Non sappiamo se le stelle brillano sopra la loro casa, non è questo l’importante; ciò che conta è sapere che Morganna, un’elfa oscura, riesce a entrare nella loro abitazione con un singolo scopo: rapire il giovane marito di Mia. Effettivamente non si capisce molto sul motivo principale del perché tutte desiderano Fernando, ma è veramente questo l’obiettivo da sapere? Assolutamente no!
Per poter riuscire nell’impresa, Morganna acchiappa un cuscino dalle fattezze del ragazzo e lo piazza nel letto; in questo modo, Mia non viene destata dal suo lungo sonno e l’elfa può andarsene sogghignando fra sé e sé. Peccato che il mignolo del piede desidera avere un incontro ravvicinato con lo spigolo della porta e le urla da parte di Morganna sono assicurate. Mia si sveglia, vede il brutto andazzo della vicenda e imbreccia subito la propria spada per sconfiggere colei che ha rapito l’amato marito. Ovviamente, quest’ultimo è già lontano con la rapitrice. E la storia finisce qui, aprendosi al platform vero e proprio e al suo essere un metroidvania.
Andando con ordine, però, il mondo si apre e vengono spiegati direttamente i comandi principali man mano che si avanza con Mia; un tutorial semplicissimo ed efficace, in quanto le nozioni rimangono impresse nel cervello in maniera immediata. Riesce a farti entrare nelle meccaniche di gioco fin da subito ed è un elemento che ho apprezzato tantissimo, specialmente per un titolo come Wife Quest e alle sue meccaniche di gioco.
Tanti nemici, tutte carine e forti al punto giusto
Entriamo nel vivo di Wife Quest e ti dico subito che esiste la difficoltà; forse è meglio dire che esistono due livelli (Normal Mode e Magic Mode) con problematiche e sfide diverse. Prima di raggiungere il secondo step più difficile, però, ti viene richiesto di completare almeno la Normal Mode. In questo modo apprenderai meglio i vari nemici e le azioni da compiere per batterli. Proseguendo per i vari livelli, andrai incontro a personaggi bizzarri e creature con abilità differenti tra loro. Vedrai donne serpenti (le classiche Lamia) strisciare tranquille, donne uccello lanciare noci di cocco rimbalzanti e tante altre.
Ciò che rende Wife Quest abbastanza divertente, oltre per la componente platform, è la possibilità di poter uccidere una seconda volta le strambe nemiche. Probabilmente gli sviluppatori desideravano rimarcare ancor di più il concetto della forte gelosia di Mia, tanto grande da saltare sulle ragazze per farle scomparire per sempre o di strangolarle dopo averle brutalmente sconfitte. Ogni situazione può rilasciare un’animazione extra, se sei un giocatore fortunato, che andrà direttamente nei collezionabili. Ogni livello possiede diversi obiettivi e uno tra questi è proprio quello di poter recuperare tutte le animazioni e musiche disponibili.
Alla fine dei vari stage viene fatto un piccolo riepilogo con i diamanti accumulati, i cuori, i boost sui soldi, i vari collezionabili e i mostri eliminati (per ben due volte); non solo, perché viene inserito anche il tempo trascorso all’interno del dungeon e i soldi accumulati in quest’ultimo. Effettivamente, per quanto riguarda la questione tempistica, hai già modo di controllarlo direttamente durante la partita stessa. In alto a sinistra, oltre a mostrare lo status di Mia, vedrai anche il tempo trascorso.
Per completare un livello ci vogliono, all’incirca, 15 minuti
La grafica è in 16 bit, coloratissima e ben fatta; gli elementi principali sono ben visibili su uno sfondo leggermente meno saturato rispetto al resto dell’ambiente e la musica accompagna il giocatore con suoni ambientali veramente niente male. I minuti passano e neanche te ne accorgerai, puoi ben fidarti. Sullo sfondo ci saranno dei funghi su cui poter saltare più in alto o forzieri con tantissimi tesori all’interno, apribili solo dopo averli colpiti una discreta quantità di volte. Ricordati, però, che per quanto riguarda la vita all’interno di Wife Quest, potrai avere con te solo un massimo di cinque cuori.
Essi potranno diminuire nel corso della partita, tramite attacchi diretti verso Mia, e che possono calare di più o di meno in base al nemico in questione. In questo paragrafo, però, ho nominato un elemento che fa partire una piccola considerazione sulle pecche del videogioco. Nominando i funghi rimbalzanti, è difficile non dire come questi siano stati decisamente poco intuibili. Abituata con altri tipi di platform, avevo capito immediatamente il loro funzionamento, ma nella pratica come potevano funzionare? Sono giunta alla conclusione che per saltare più in alto, ovviamente grazie a un fungo, devi semplicemente tenere premuto il tasto B. Questo dettaglio non ha un tutorial o una piccola spiegazione ed è un vero peccato.
Parlando di pecche, è inevitabile parlare di lenti caricamenti tra uno stage e l’altro o anche solo per passare alla schermata successiva. A volte sembrano non essere così tanto necessari, ma risultano presenti e per un titolo un po’ frenetico come Wife Quest abbassa un po’ la carica del giocatore. Oltre a tutto ciò, il sistema dei comandi all’interno dello shop non è proprio il massimo e spesso potresti ritrovarti nella schermata principale, anziché togliere solo un dialogo formale. Tutto aggiustabile con qualche patch e spero di vedere qualche aggiornamento in merito, nonostante il gioco riesce a prendersi un bellissimo punteggio finale.