Wildfire, l’ultima fatica di Sneaky Bastards nato da una campagna KickStarter, è uno strano mix tra uno stealth game e un platform il quale dà il meglio di sé nella modalità co op. La grafica retrò, grazie alle sue visuali 8 bit, davvero ben fatta completa il tutto. Non male come titolo, ma manca quel qualcosa che gli consenta di fare quel salto di qualità e diventare una perla assoluta da giocare a tutti i costi.
AL ROGO, AL ROGO!
Saremo un generico abitante di un villaggio rurale in un periodo che non viene citato, anche se è facile intuire si tratti del medioevo, dove la routine monotona la fa da padrona, un bel giorno però tutto questo viene spazzato via dalla caduta di un asteroide e dalla contemporanea comparsa di una fazione militare dell’arciduchessa che invade la regione.
Dopo essere stati catturati e sfuggiti al rogo, come dei novelli Giovanna D’Arco, verremo tacciati di essere degli stregoni e questo non sarà troppo lontano dalla realtà. Grazie ad una forza sconosciuta riusciremo, infatti, a controllare gli elementi che ci circondano come fuoco, acqua o terra e con essi dovremo girare per i mondi che compongono Wildfire e salvare gli abitanti del nostro villaggio. Durante le nostre scorribande troveremo parecchi di questi soldati i quali cercheranno in ogni modo di farci la pelle e vorranno impedirci di arrivare alla fine della nostra avventura.
Salta, corri e fai la scorta
Ogni livello nel quale ci cimenteremo andrà superato grazie all’utilizzo dei poteri acquisiti e all’uso di una certa materia grigia, visto che uno dei punti a favore del titolo è l’intelligenza artificiale dei nemici. Se verremo scoperti dalle guardie queste andranno in modalità allarme e starà a noi scappare e nasconderci.
I livelli di allarme delle guardie saranno contraddistinti dai simboli di “!” nel caso venissimo visti e “?” qualora la guardia stia indagando su qualcosa di sospetto (Metal Gear, is that you?). Gli obiettivi saranno principalmente: arriva da un punto A ad un punto B, non farti scoprire e alle volte scorta gli abitanti del villaggio che saranno imprigionati o bloccati nei vari punti del livello. Naturalmente portarci dietro quest’ultimi vorrà dire essere rallentati, non poterci nascondere con gli elementi del livello e quindi essere facilmente rintracciabili.
Nel caso completassimo queste task in maniera pulita (ovvero non morire mai, non farti beccare, porta in salvo tutti gli abitanti e altre cose che cambieranno da livello a livello) riceveremo, alla fine degli stage di gioco, una valutazione con dei punti spendibili per potenziare i nostri poteri di stregone.
Per quanto riguarda i movimenti del protagonista questi saranno suddivisi in: arrampicate, salti e nuotate (da qui parte la vena platform del titolo). Il tutto è abbastanza agevole da fare e anche le animazioni sono molto buone. L’utilizzo dei poteri, che si suddividono in potere di fuoco, acqua e terra e si sbloccheranno man mano che progrediremo nella quest di Wildfire, si azioneranno grazie alla combinazione dell’analogico destro del controller (per mirare al punto dove lanciare i nostri colpi) più la pressione di un tasto.
Per sorpassare i vari livelli spesso ci ritroveremo davanti a degli altari i quali saranno utili, se attivati grazie a i nostri poteri, a migliorare le nostre skill e potenziare le nostre abilità con le quali diventare degli stregoni provetti e portare in salvo tutti i nostri concittadini.
Oltre a questo ci sarà la parte dove comanderemo il nostro fidato cane, uno dei punti più divertenti da giocare che rappresenta anche un ottimo cambiamento di prospettiva e gameplay da parte di Wildfire visto che potremo: scalare agilmente muri, dare zampate per uccidere le guardie e attirare i nemici grazie al nostro ruggito. Unica pecca di questa modalità è il fatto di essere numericamente molto bassa ed è un peccato perché le parti dove utilizzeremo i cani sono, come detto, uno dei punti più esilaranti da giocare, ma naturalmente si va a perdere la strategia che si ha nella main quest di Wildfire.
Menzione d’onore per la parte dedicata al co op di Wildfire. Davvero ben fatta e capace di donare parecchie ore di divertimento. Inoltre alcuni degli enigmi che andremo ad affrontare saranno fatti apposta per i due giocatori e differiranno dalla modalità single player. La forza e la presenza dei nemici sarà uguale, tuttavia in questa modalità la difficoltà starà nel riuscire a coordinarci con il nostro compagno di avventure.
Sapore di retrò
Graficamente Wildfire è buono, con una grafica retrò che fa egregiamente il suo dovere, l’unica cosa che forse occorreva sistemare è la varietà dei nemici, visto che spesso a schermo avremo sempre gli stessi personaggi. Quei pochi, però, sono ben riconoscibili e hanno anche le loro skill uniche.
Anche dal punto vista sonoro il gioco è buono, però anche qui qualche musica in più non avrebbe guastato, tuttavia quelle presenti ci fanno calare perfettamente nel mood medievale del titolo.
Concludendo
Un titolo davvero niente male che ci obbligherà a usare la nostra materia grigia per superare i livelli proposti. Pensare di più e agire di conseguenza. Non farci trovare sarà la regola principe in Wildfire: dovremo imparare a nasconderci nei cespugli e nei vari punti del gioco.
Wildfire inoltre dà il meglio sé nella modalità co op, dove la difficoltà aumenta, non tanto per il gioco in sé, ma piuttosto nella necessità di coordinazione che dovremo avere con il nostro compagno.
Tecnicamente buono sia dal punto di vista grafico grazie alle visuali in stile 8 bit, le quali saranno una gioia per tutti gli appassionati di giochi retrò, che per il sonoro poco variegato, ma molto ben fatto che fa calare benissimo nelle atmosfere di Wildfire.
Se sei alla ricerca di un titolo veloce dove si spara e si uccide posa il tuo sguardo altrove, se invece vuoi qualcosa che ti farà ragionare sulla mossa da fare con ritmi non troppo serrati, procedi con l’acquisto ad occhi chiusi: non te ne pentirai.