Witchfire è uno sparatutto in prima persona sviluppato da The Astronauts, le menti dietro il bellissimo The Vanishing of Ethan Carter, che unisce meccaniche souls e rogulite per offrire al giocatore un’esperienza veramente coinvolgente.
Il gioco, in accesso anticipato, è stato rilasciato in esclusiva su Epic Games Store lo scorso 20 settembre e per l’occasione abbiamo scritto un’anteprima che ne copriva la fase embrionale. Recentemente i ragazzi di The Astronauts hanno pubblicato il loro primo grande update, che aggiunge una bella quantità di contenuti, perciò abbiamo deciso di tornare nel mondo stregato e decadente di Witchfire per vedere e provare tutte le nuove migliorie!
Witchfire: Chiesa contro streghe, ancora
Il nuovo update non aggiunge o cambia in nessun modo la narrativa di Witchfire, che come già detto nell’anteprima, funge da pretesto per lanciare il giocatore contro le schiere demoniache che dilaniano le terre in cui ci troviamo. Giocheremo nei panni di un cacciatore di streghe al soldo della chiesa, con la sola missione di trovare un misterioso artefatto che potrebbe cambiare le sorti della guerra senza fine tra ecclesia e streghe.
Per farlo dovremo imbarcarci in un viaggio fatto di violenza e morte, dove potremo contare solamente sulla nostra arma da fuoco e sui nostri poteri magici. Più che la storia in sé, il punto di forza di Witchfire è da ricercarsi nella sua ambientazione, che riesce a immedesimarti grazie al suo fascino decadente e alla sua estetica da tardo-medioevo.
Le differenze sostanziali
Il nuovo update ovviamente non cambia nulla della struttura di Witchfire, che poteva contare su un gameplay loop divertente e riuscito. Il primo grande cambiamento si ha proprio all’avvio della partita: se prima il giocatore veniva lanciato nel livello armato solo di un misero revolver, adesso invece saremo messi di fronte a una scelta che cambia completamente l’approccio al gameplay nelle prime ore, ossia la scelta della classe.
Le classi
Al momento Witchfire ha 6 classi, ognuna delle quali donerà al giocatore un loadout iniziale unico e, soprattutto, caratteristiche diverse. Ispirate alle classi tipiche dei Souls, la scelta di esse inciderà pesantemente sullo stile di gioco, donando un’idea iniziale delle possibili build che potremo intraprendere durante l’avventura. Le classi sono: Slayer, Berserker, Hunter, Shadow, Saint, e Pentinent, una classe avanzata, consigliata per i veterani del titolo.
La scelta della classe non preclude al giocatore la possibilità di passare da uno stile di gioco all’altro, infatti, proprio come in un souls, le caratteristiche dovranno essere aumentate singolarmente dal giocatore, dando così libertà maggiore per quanto riguarda la build.
Nuove meccaniche
Un’altra grande aggiunta è il sistema Gnosis: ispirato alle fasi lunari di Bloodborne, che avanzavano dopo l’uccisione di un boss principale, in Witchfire succederà la medesima cosa, ma sarà limitata dal volere del giocatore. Dopo aver sconfitto un boss, potremo aumentare il livello di Gnosis, così facendo questa nuova meccanica farà ripopolare l’intera area appena sconfitta con nemici ben più forti, con nuovo loot e non solo. In questo modo il giocatore avrà un continuo senso di sfida e sarà incentivato a potenziare il proprio cacciatore di streghe sempre di più.
Una criticità della prima versione di Witchfire stava nella poca varietà di nemici e situazione, cosa che in parte è stata sistemata con il nuovo aggiornamento: gli sviluppatori hanno aggiunto nuovi mostri, nuove varianti delle creature già presenti, nuove trappole e, sopratutto, nuove Calamità.
Con questo termine si indica un evento casuale che poteva occorrere nel corso di una partita, come ad esempio l’arrivo di soldati non-morti dal sottosuolo, pensato per creare tensione e aggiungere un elemento di casualità. Oltre ad aver aggiunto nuove tipologie di Calamità, come il Galeone Fantasma, gli sviluppatori ne hanno rivisto anche il funzionamento: adesso non sono più eventi che possono rovinare l’intera run senza preavviso, ma sono eventi prevedibili. Nell’HUD è stato inserito un contatore che preannuncia l’arrivo di una Calamità, dando tempo al giocatore di fuggire in o di prepararsi alla sfida.
Bilanciamento e gameplay
Come già detto il gameplay risulta praticamente lo stesso rispetto alla precedente versione, anche se il tutto risulta essere più fluido e leggermente meno “pesante”. Il gunplay, ispirato a Destiny, è sempre di qualità e il sistema di magia, ampliato e rivisto, è più efficiente rispetto a prima, anche grazie all’aggiunta di 4 nuove magie.
Comparto grafico pesante?
Witchfire è bellissimo da vedere, su questo non c’è il minimo dubbio. Forse qualche texture vista da vicino perde un po’ di qualità, ma l’impatto visivo iniziale è, a volte, mozzafiato. Graficamente sembra essere rimasto lo stesso rispetto alla versione precedente ma l’aggiunta di nuovi contenuti ha appesantito il tutto. Anche se il titolo è ottimizzato veramente bene, mi sono capitati dei cali di frame evidenti nelle fasi più concitate. Sicuramente sono problemi che verranno risolti in futuro ma al momento Witchfire sembra essere più “peso” rispetto a prima, almeno dal punto di vista della GPU.