Un’interessantissima rivisitazione in chiave wester di un mondo magico, ecco cosa è in poche parole Wizard With a Gun! Ma approfondiamo un po’ cosa i ragazzi di Galvanic Games ci hanno portato con questo titolo. Sostanzialmente parlando Wizard With a Gun è un gioco di sopravvivenza sandbox, con evidenti meccaniche roguelike. Dal carattere cartoonesco e dall’aspetto giocoso il nostro protagonista, un giovane stregone, si ritroverà l’unico sopravvissuto alla fine dei giorni. L’obiettivo del suo viaggio sarà riparare e ricostruire il mondo andato distrutto a causa dell’invasione di un’entità “arcana” che ha spazzato via il mondo conosciuto.
Occhio ai portali!
All’inizio del gioco il nostro eroe si ritroverà solo in una sorta di limbo, un mondo tra i mondi, dove verranno spiegate al giocatore le meccaniche di base e soprattutto, la meccanica con la quale sarà possibile ricostruire ciò che è andato distrutto. Il giocatore dovrà esplorare il mondo alla ricerca di alcuni artefatti che, una volta collezionati e riportati con successo nel mondo tra i mondi, la nostra base per intendersi, saranno utilizzati per riparare la ruota del tempo che ci permetterà di riportare il mondo a prima della sua distruzione.
Chiaramente, così come Roma non è stata costruita in un giorno, il nostro pavido amico non potrà riparare i danni fatti dagli arcani nemici in un balletto, dovremo anzi fare girare più e più volte la ruota del tempo per permetterci di esplorare e recuperare ciò di cui avremo bisogno. A ogni giro di ruota il mondo varierà e non solo quello: le ambientazioni, i nemici e ciò che potremo raccogliere, tutto sarà diverso.
Corri di qua, rotola di là.
La meccanica di gioco è molto semplice, corri, schiva e spara, ma con cosa? Con una pistola ovviamente! Gli stregoni di questo mondo non usano infatti incantesimi o evocazioni strane, no no, loro usano armi con proiettili incantati e, il nostro giovane protagonista, imparerà a produrne una sua tramite gli insegnamenti di Hilda, personaggio ricorrente nelle varie escursioni per il mondo prossimo alla distruzione.
In pratica il titolo è un carinissimo hack’n’slash in prospettiva isometrica. L’aspetto del nostro eroe ricorda tantissimo i maghi neri di Final Fantasy, in particolare il piccolo Vivi di Final Fantasy IX. Sarà possibile andando avanti nel gioco modificare l’aspetto del nostro stregone, dal cappello alla punta degli stivali.
I’m a Wizard with a Gun… e non ho paura di usarla!
Le armi del nostro stregone potranno essere potenziate grazie alla ricerca di nuovi incantesimi per i proiettili, da quelli di ghiaccio a quelli incendiari, le possibilità saranno molteplici! Ma come capire quali saranno le combinazioni migliori? Beh, se congelo un nemico dopo sarà più facile distruggerlo? Sicuramente le possibilità di interazione tra i vari proiettili rendono le combinazioni delle armi ricche di sfaccettature ma occhio a ciò che fate! Non è consigliabile giocare con l’elettricità vicino all’acqua, nella vita reale come nei panni di uno stregone!!!
Il buono, il brutto e il bardo?
Tra i personaggi ricorrenti all’interno delle varie ambientazioni non possiamo non citare un bardo scapestrato che, dopo un intro micidiale, accompagnata da una bellissima chitarra country, continuerà ad apparire qua e là come a prendere appunti sulla vostra storia, per poter cantare le gesta del piccolo stregone. Il comparto sonoro risulta bene arrangiato e studiato per l’ambientazione western apocalittica del titolo. I controlli semplici e chiari, spara ed esamina, non c’è molto altro da fare. Piccola pecca, per il giocatore più sfaticato, la mancanza di una localizzazione in lingua nostrale, almeno in questa demo.
La magia non è per giocatori solitari?
Non è dato ancora sapere quando il gioco uscirà ufficialmente, l’unica cosa certa è un vago 2023, ma sicuramente lo aspetteremo con ansia. Altro piccolo dispiacere è stato non poter provare la versione multigiocatore del titolo, dopo che ci è stata mostrata nel trailer non poterci mettere le mani sopra è stato veramente un peccato. La colonna sonora è degna di nota e accompagna il giocatore per tutto il tempo senza mai essere troppo pesante. Speriamo soltanto che sia presto disponibile la modalità multigiocatore, sicuramente effettuare scorribande per la terra alla fine dei giorni in compagnia di un amico stregone, magari vestiti come dei fuorilegge western, sarà un grande punto a favore di un titolo che, da quello che abbiamo potuto provare, promette di poterci accompagnare benissimo per diverse ore di gioco, data la sua meccanica dungeon crawler e roguelike.