Woodle Tree 2: Deluxe è un platform 3D molto classico, che richiama da vicino i maggiori esponenti di questo genere. L’attività principale che facciamo per tutto il corso del gioco, infatti, è quella di saltare da una piattaforma all’altra, attraversando dei livelli dalla difficoltà non troppo elevata.
Il gioco è un indie in grado di divertire per tutta la sua durata, senza mai raggiungere dei veri picchi di eccellenza e senza vantare delle meccaniche davvero degne di nota. Proprio per questo motivo, i giocatori più esigenti potrebbero trovare l’esperienza dimenticabile. Andiamo con ordine e vediamo cosa non va.
Una classica fiaba
La storia di Woodle Tree 2: Deluxe è molto classica e passa subito in secondo piano dopo i primi minuti di gioco. Wood Land (il mondo dove si svolge l’avventura) è attaccata da una strana forza oscura che distrugge lentamente ogni forma di vita.
Durante questa “invasione” i grandi alberi saggi sono stati privati della loro forza e trasformati in statue. Sta quindi a noi, un piccolo tronco d’albero, recuperare le gocce d’acqua che costituiscono la linfa vitale dei saggi, per poterli riportare in vita. Dopo questo breve incipit il gioco ci lascia a briglie sciolte, senza nessun altro accadimento degno di nota. Come accennato poco fa, l’intreccio di fatti non è altro che un pretesto per far iniziare il viaggio del nostro piccolo eroe.
Un’avventura pericolosa?
In pratica, Woodle Tree 2: Deluxe punta tutto sul gameplay, proponendo all’utente un open world da visitare senza nessun limite. L’esplorazione è affidata a dei controlli semplicissimi, che permettono di muoversi comodamente tra gli scenari. Il nostro piccolo eroe ha a disposizione il classico doppio salto, il quale diventa più esteso se effettuato dopo la corsa. In aggiunta, è possibile scivolare per un breve istante su una parete per poi lanciarsi nella direzione opposta. Il protagonista, in fine, può sfruttare una planata che permette di coprire brevi distanze in volo. Tutto questo può essere combinato in qualsiasi modo, donando grandissima mobilità e velocità ai movimenti.
Dopo aver appreso le basi e lasciato il villaggio iniziale il giocatore può esplorare una mappa di gioco non troppo estesa, la quale diventa un vero e proprio contenitore per i vari livelli che compongono l’intera avventura. Qui arriva il primo problema del titolo: il mondo di gioco è vuoto e, a parte i già citati stage, c’è poco altro da fare. Non ci sono segreti rilevanti, missioni secondarie o minigiochi e le attività disponibili riguardano solo la raccolta di oggetti.
Per fortuna la situazione cambia entrando nei vari stage. Questi sono composti da un percorso a ostacoli principale e da diverse strade secondarie che permettono di affrontare molte situazioni in modi nuovi e originali. Spesso, infatti, la strada centrale è affiancata da diverse strutture che è possibile scalare per poter proseguire l’avventura in modi alternativi o per aggirare alcuni ostacoli. Una scelta interessante che avrebbe richiesto una cura maggiore, dato che rende alcune sezioni fin troppo semplici e veloci. Proprio la difficoltà è il punto debole del titolo, dato che è sempre fin troppo bassa. A questo si aggiungono delle fasi platform molto simili tra loro che ripropongono lo stesso, limitato numero di ostacoli per tutto il gioco.
Oltre ai classici salti tra le piattaforme, le varie ambientazioni possono vantare anche dei puzzle ambientali che, in teoria, dovrebbero rendere tutto più interessante. In pratica, nonostante le buone intenzioni, questi piccoli enigmi si riducono soltanto alla pressione di interruttori (per aprire porte e dispiegare ponti) e alla raccolta d’acqua per far crescere a dismisura delle pianticelle (che ci fanno accedere ad aree sopraelevate). Per tutti gli stage del gioco non vengono introdotte nuove meccaniche e non ci sono novità degne di nota. Un vero peccato, dato che sarebbe stato bello vedere delle novità che possano accompagnare i nuovi stage per rendere tutto più interessante. Allo stato attuale, invece, non c’è quasi nessuna differenza di complessità tra il primo e l’ultimo livello.
Oltre all’esplorazione possiamo vedere anche dei nemici che ci sbarrano la strada. Purtroppo anche in questo caso Woodle Tree 2 non riesce ad eccellere, peccando della stessa ripetitività vista fin’ora. Infatti, il sistema di combattimento è estremamente semplice e richiede soltanto di premere un tasto per attaccare. Come se ciò non bastasse, le tipologie di avversari sono davvero poche e tutte sono estremamente prevedibili: alcuni mostri si limitano a seguire il giocatore, per fare danno al semplice tocco, e altri seguono dei semplici pattern (per esempio, le capre corrono continuamente avanti e dietro, senza mai deviare).
Ricapitolando, Woodle Tree 2: Deluxe propone diversi livelli ,composti anche da strade secondarie, all’interno dei quali ci sono dei semplicissimi puzzle ambientali e dei nemici da sconfiggere. Questo mix è divertente durante le prime ore, ma dopo qualche livello una spiacevole sensazione di “già visto” accompagnerà tutte le nostre peregrinazioni. Dal lato estetico le ambientazioni e i nemici sono sufficientemente diversi, ma i cambiamenti degni di nota si limitano a questo.
Chiude il cerchio una leggera componente ruolistica, fin troppo blanda per essere rilevante ai fini del gameplay.
Durante i livelli ci imbattiamo in due tipi di frutti. Quelli arancioni sono la valuta principale del gioco e permettono di acquistare maschere, dall’utilità solo estetica, e oggetti in grado di donare abilità passive. Tuttavia, la difficoltà generale di Woodle Tree 2 è talmente bassa che non si sente mai la necessità di ricorrere a questi piccoli aiuti.
I frutti blu, invece, permettono di acquistare dei potenziamenti per il protagonista. Anche in questo caso vale il concetto espresso poco fa. Inoltre, il gran numero di frutti richiesti per acquistare un singolo potere rendono assente qualsivoglia senso di progressione.
Avventure in un mondo colorato
Woodle Tree 2: Deluxe ha un comparto tecnico decente. Infatti, siamo di fronte a un mondo coloratissimo che presenta uno stile cartoon minimalista. Ogni texture è volutamente poco dettagliata e la mappa è esplorabile senza nessun tipo di caricamento. Purtroppo, però, il titolo presenta dei vistosi cali di frame in alcuni punti e un fastidioso pop-up accompagna ogni esplorazione.
Il comparto artistico, invece, è davvero unico e propone al giocatore uno stile fanciullesco e colorato, che dona a tutto il gioco un’atmosfera spensierata.
Chiude il cerchio un buon comparto sonoro. Di fatto, le musiche che accompagnano i livelli sono orecchiabili e perfette per il tema dello scenario e, allo stesso modo, gli effetti sonori fanno egregiamente il loro lavoro.
In sintesi
Woodle Tree 2: Deluxe è un platform 3D senza troppe pretese. Infatti, nonostante il gameplay possa essere divertente, ci sono una serie di fattori che avrebbero necessitato di una cura maggiore. L’esperienza di gioco può divertire i giocatori meno esigenti, ma purtroppo si limita solo a questo.