Dopo ben 30 anni di distanza (mamma mia come passa il tempo), lo sviluppatore Mega Cat, insieme al publisher Ziggurat, ha deciso di riportare in vita una saga che negli anni ’90 faceva abbastanza furore tra gli appassionati di titoli manageriali ovvero World Championship Boxing Manager 2.
Nonostante il primo titolo sia invecchiato abbastanza male, soprattutto per quanto riguarda il lato tecnico, il sequel riesce a mantenere la formula intatta, portandola ai giorni nostri senza snaturarla, ma facendola evolvere e rendendo World Championship Boxing Manager 2 un gioco che piacerà sicuramente a chiunque ama la boxe, ma soprattutto a chi è orfano di quei titoli manageriali dove la statistica è il fulcro del gameplay.
World Championship Boxing Manager 2 la modalità storia
Come dice il nome in World Championship Boxing Manager 2 prenderemo i panni di un manager che è fuori dal giro da parecchi anni, il quale riesce ad acquistare una palestra per pochi spicci. Da qui partirà la ricerca al boxeur perfetto per riuscire a sfondare, come manager, nella nobile arte. Abbastanza scontata come trama, ma sinceramente da un titolo che è focalizzato sull’esperienza gestionale, non mi aspetto nulla di più.
È la carriera il vero cuore del titolo
Saranno disponibili due modalità ovvero la Carriera e la Storia. Nonostante in un qualsiasi titolo, la modalità storia è solitamente quella principale, in World Championship Boxing Manager 2 questo non accade. Infatti la storia è più che altro un lungo tutorial, che ti darà un assaggio del titolo e ti farà capire i fondamenti del gioco.
Cosa devi fare, come ti devi muovere, come si programmano gli incontri e le sessioni di allenamento, come si assumono nuovi pugili e via dicendo. Oltre a questo la modalità storia servirà, soprattutto, per sbloccare i pugili a disposizione, tra cui alcune leggende del passato, come ad esempio Sugar Ray Robinson oppure Rocky Marciano.
La vera modalità dove il titolo esprime tutto il suo potenziale è la modalità Carriera. Dopo aver finito la modalità storia che, come ti ho detto prima, ti spiega i fondamentali, la modalità Carriera ti porterà ad assaporare il brivido di gestire una vera e propria palestra di boxe, ma soprattutto capire cosa significa organizzare la vita di uno o più atleti.
Ogni lottatore avrà le proprie attitudini, infatti c’è chi sarà più bravo nel gioco di gambe, mentre altri saranno degli incassatori nati. Tuttavia grazie agli allenamenti, potrai modificare queste statistiche e affinare le abilità del tuo pupillo, per fargli vincere dei semplici incontri amatoriali, fino all’agognata cintura di campione del mondo dei pesi massimi.
World Championship Boxing Manager 2 ti darà tantissima libertà di scelta sul come investire il tuo tempo. Soprattutto per quanto riguarda la modalità carriera, potrai tranquillamente sperimentare tra schede di allenamento e switchare tra un pugile a l’altro. Tutti questi esperimenti che andrai a fare ti insegneranno le strategie migliori da adottare anche nelle fasi più dure del titolo.
Una delle parti fondamentali del gioco saranno, ovviamente, i combattimenti. I tipi di incontro a cui potrai far partecipare i tuoi lottatori si suddivideranno in: incontri singoli, tornei e combattimenti a premi. È vero, in questi non potrai interagire in prima persona (sarebbe stato carino poter impersonare il pugile giusto per dare un po’ più di azione al tutto), tuttavia tra un round e l’altro potrai scegliere la strategia da far adottare al tuo campione.
Questa dovrà essere scelta, oltre che sull’andamento del match, anche in base alle caratteristiche del boxeur. Quindi potrai cercare di avere un approccio più aggressivo andando sempre all’attacco, potrai stare sulla difensiva, usare il gioco di gambe per far stancare il tuo avversario oppure andare di ignoranza cercando di fare KO all’avversario in meno pugni possibili.
Oltre a questo, tra un round e l’altro, potrai utilizzare degli oggetti consumabili per poter dare dei bonus al tuo combattente, oppure semplicemente per fargli recuperare più energia del dovuto. Alla fine di ogni incontro vinto, dovrai decidere se lodare il tuo boxeur, oppure non dirgli niente. Se gli farai i complimenti il suo morale aumenterà, ma si impegnerà meno negli allenamenti, mentre se non dirai nulla, succederà l’esatto contrario. Qui dovrai usare il classico bastone e carota, ovvero lodarlo oppure ignorarlo sempre, avrà sicuramente i suoi benefici, ma sarà una strategia che alla lunga non pagherà.
Una volta finiti gli incontri, si ritornerà in palestra, vero centro nevralgico di tutto gioco. Qui dovrai nuovamente programmare le sessioni di allenamento, ma stando sempre attento a bilanciarle bene con i giorni di riposo.
Oltre a questo dovrai anche fissare le sessioni di fisioterapia per far rilassare il tuo atleta, prima di programmare un ulteriore match. Come ti ho detto prima, ti verrà data una libertà spaventosa, cosa che probabilmente potrebbe lasciarti un attimo spaesato all’inizio e farti fare domande del tipo: e adesso che faccio?
Graficamente rispettoso del suo passato
World Championship Boxing Manager 2 poteva tranquillamente prendere la via del futuro e dare al tutto una grafica super realistica, tuttavia si è scelto di dare una continuità al primo capitolo e quindi di avere una grafica totalmente in pixel art. Questa c’è da dire che è particolarmente colorata e da quel giusto gusto retrò.
Ovviamente questa scelta fa scadere, soprattutto quando si guardano gli incontri, alle solite animazioni, senza la possibilità di essere così tanto variegata, ma nonostante ciò questa risulta gradevole. Stesso discorso anche per il sonoro visto che, giustamente, ad una grafica retrò si è deciso di avere anche una colonna sonora simile, che nonostante tutto riesce a sposarsi benissimo con tutto il contesto.