World for Two è un titolo già uscito per Nintendo Switch il 17 settembre 2020 e adesso è disponibile anche per Steam. Il genere spazia un po’ tra chi dice che è un gioco d’avventura e chi, invece, parla di simulatore. Effettivamente è un po’ tutti quelli nominati con una puntina di gestionale, assolutamente non invasivo.
Lo sviluppatore, Seventh rank, ha reso World for Two non solo un prodotto da giocare, ma anche un qualcosa che riesca a far pensare e a rilassare al tempo stesso con varie combinazioni di eventi. No, niente di trascendentale o fin troppo sopra le corde; World for Two si avvia e poi continua, continua, e continua in un gameplay infinito che ti porta a scoprire un nuovo mondo. Un mondo a cui tu darai la vita.
World for Two: un mondo per due
World for Two inizia con una creazione, la nostra nascita, e con una domanda importante: chi siamo? In realtà lo sappiamo benissimo: siamo un robot, un androide creato in un laboratorio; la vera domanda è: perché siamo stati creati? A darci le risposte è un simpatico ricercatore avanti con l’età che, tra vari cliché di chi ormai ha passato una certa soglia d’età e piccoli raccolti di glorie personali, ci spiega cosa sta accadendo.
Non cosa sta succedendo a noi, ma al mondo intero. Infatti, quest’ultimo, è stato colpito da un’inondazione che ha ucciso una specie dopo l’altra. Purtroppo, ci rivela che lui potrebbe essere l’ultimo umano sulla terra e vorrebbe salvarla, in qualche modo. Per questo ci ha creato: per aiutarlo a riportare la vita.
Da solo, ovviamente, non può farcela e gli serve una mano in questa grandissima impresa; per farlo dobbiamo raccogliere l’energia naturale posta all’esterno del laboratorio e da essa creare i geni primordiali. Una volta creati ci basta solo combinare i geni con il DNA delle creature che andremo a creare o con altri geni e da lì inizieremo a riportare la vita su un pianeta ormai morto.
Il ricercatore non uscirà mai dal laboratorio, ma rimarrà a tua disposizione per ogni domanda o chiarimento; per spostarti tra un ambiente e l’altro avrai a disposizione l’ascensore e i vari scenari tra cui scegliere. Man mano che andrai avanti nell’avventura scoprirai molto altro, come per esempio il fatto che l’anziano signore non si sente veramente come l’ultimo umano sulla terra. Ci ha mentito per poter far capire all’androide che esistono umani buoni, ma che ne esistono anche di cattivi e che, a volte, questi due lati combaciano.
Noi, come robot, non sappiamo niente; siamo a tutti gli effetti dei neonati in un mondo desolato. Dobbiamo imparare e generare.
Quattro habitat in World for Two creati in pixel art, con una luce e delle sfumature che ti possono incantare
Non esiste un ritmo frenetico o un ritmo più lento; esiste il tuo ritmo e se vuoi completare tutto il gioco entro poco tempo, puoi farlo. Vuoi rilassarti e goderti il panorama? Puoi fare anche questo. World for Two è stato creato per adattarsi alla tua esperienza, al tuo volere, e rimarrà così fino alla fine.
Non esistono sfide, né ostacoli da superare. Esistono solo le combinazioni e le scoperte di vari varianti delle creature che andrai a sbloccare. Per farlo dovrai affrontare un piccolissimo minigioco dove dovrai incastrare e combinare perfettamente il DNA, ma niente di complicato o insormontabile.
Anche i comandi di World for Two sono basilari; bastano due/tre tasti su cui dover mettere mano e non ti basta altro. Questo ti darà modo di guardare lo sfondo, le varie sfumature che la luce crea via via che passa il tempo e potrai riflettere di più sul mondo che abbiamo attualmente.
Sì, io l’ho fatto. In un certo senso sembra quasi inevitabile fare paragoni con il nostro mondo, quello reale, ed è bello vedere come un gioco così semplice possa aprire il cuore. Possa dare una piccola scintilla di speranza, perché se un mondo completamente distrutto non ha spezzato il cuore a un povero anziano, allora possiamo veramente fare tutto. Dove l’amore per il proprio pianeta sovrasta la disperazione.
E questo pensare, questo entrare nel mio Io più profondo, lo creano principalmente gli sfondi e la musica e quest’ultima ti accompagna per tutto il tragitto. A volte è più forte di quello che dovrebbe essere, lo ammetto, ma il pianoforte è uno di quegli strumenti magici che rendono romantica anche la più tragica delle scene. E questa è la dimostrazione più lampante.
Bug in World for Two? Purtroppo sì
Di errori, in World for Two, ce ne sono ben pochi. In realtà ne ho trovati solo due o tre, uno meno grave dell’altro. Il primo è che appena si avvia la partita non esiste musica. Appena poggiamo i piedi sul terreno parte il pianoforte e fino a quel momento ero rimasta stranita. Effettivamente pensavo fosse un bug, ma in realtà la musica parte proprio in quel momento. O meglio: la composizione parte in quel momento. Che sia una scelta dello sviluppatore per far immaginare il silenzio della nascita? Probabilmente sì, ma non c’è certezza.
Un altro “errore” trovato all’interno di World for Two è quello che non esiste un comando per tornare al desktop. Andando sulle opzioni, o dal classico menù di gioco, non esiste questa opzione e ho dovuto chiudere forzatamente ogni volta che dovevo smettere di giocare.
Molto fastidioso, specialmente per il fatto che World for Two rilassa così tanto l’utente per poi farlo arrabbiare al momento dell’uscita. Come se, tornando al mondo reale, tutto il peso delle arrabbiature e delle emozioni negative debbano crollare nuovamente addosso.
Questo rovina un po’ l’esperienza, ma tutto sommato World for Two è godibilissimo ed è possibile giocarci senza altri problemi.
Inoltre, come dimenticare la selezione della nuova partita senza la possibilità di scegliere veramente? Mi spiego meglio: non funzionava il tasto Invio, né qualsiasi altro tasto all’infuori di quelli direzionali. Ho capito successivamente che si doveva utilizzare il mouse, che poi durante il corso del gioco viene abbandonato senza troppi problemi.
Immergiti in questo mondo da ripopolare e scopri cosa è realmente successo
Come hai potuto leggere prima, potrai scoprire nuovi dettagli dal Professore – questo è il suo nome – su cosa è realmente accaduto al mondo. Una volta create 60 creature, pasticciato un po’ con il DNA e popolato i quattro habitat (palude, foresta, dune e rovine), ti verrà sbloccato il Chapter 0: il capitolo extra in cui avrai l’onore di sapere. Come si è ridotto il pianeta in quel modo? Che inondazione è stata? Come ha fatto il Professore a salvarsi?
Tutte le domande riceveranno risposte, ma senza fretta. Goditi questo viaggio al modico prezzo di €10,99. Non esiste il multiplayer, ovviamente, né la possibilità di giocare in locale con qualche amico. Ciò che seriamente manca e fa annodare un po’ l’amaro in gola, è la mancanza della lingua italiana. L’inglese utilizzato è molto basilare, non ci sono problemi sulla comprensione, ma sarebbe stata un’aggiunta molto carina.
World for Two non richiede neanche grossi requisiti per poter essere giocato. Ecco l’elenco:
- Sistema operativo: Windows 7
- Processore: Intel Core i3
- Memoria: 2 MB di RAM
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 560
- Memoria: 300 MB di spazio disponibile
Nel caso in cui tu fossi in possesso di una console Nintendo Switch, ti consigliamo l’acquisto in quanto lo troviamo molto adatto per tale dispositivo.
Sei pronto a essere un robot con il potere della creazione, della vita, nelle tue mani?