Parlando di World War Z la prima cosa che ci viene in mente è sicuramente Brad Pitt ed il suo film action uscito ormai 8 anni fa. Il videogame di cui parleremo oggi è un titolo ispirato non al film, bensì all’omonimo libro uscito nel 2006.
World War Z come videogioco si colloca però nello stesso universo della pellicola, di conseguenza non vedremo il nostro attore protagonista, ma bensì come sopravvive il resto dell’umanità mentre avvengono i fatti nel film. Questo videogame è già uscito nel 2019 su numerose piattaforme, partendo da Sony e finendo a Microsoft.
Ad oggi sono state accolte diverse valutazioni e numerose recensioni, ma adesso zombie e superstiti si mettono alla prova proprio nella console ibrida di casa Nintendo. Scopriamo quindi insieme se World War Z è riuscito a soddisfare le aspettative anche sulla nostra cara Switch, o se il fallimento è stato inevitabile.
Preparati ad una strage di zombie su World War Z
World War Z è un action cooperativo sparatutto con visuale in terza persona. In questo titolo post-apocalittico prenderemo i panni di un sopravvissuto, il quale dovrà farsi strada attraverso pericolosi corridoi, temibili strade e numerose orde di zombie.
Le località scelte per questo titolo sono a noi note, soprattutto se hai già visto il film o letto il libro omonimo. Porteremo quindi il nostro personaggio attraverso quattro città diverse, che saranno Tokyo, Gerusalemme, Mosca e New York.
Quest’ultima in particolare sarà fondamentale per noi, poiché rappresenterà la nostra città di partenza. Le differenti località descritte sopra rappresenteranno i capitoli della nostra modalità storia. La campagna in questione rappresenta una trama semplice ma accattivante, il cui unico difetto è rappresentato dalla sua durata.
Personalmente infatti in poche ore sono riuscito a completare del tutto l’intera campagna fornita dal gioco. Nonostante ciò il sistema di progressione fornito permette di poter avventurarci in più run, con vari livelli di difficoltà.
Inoltre avremo a nostra disposizione ben 16 differenti sopravvissuti con cui avventurarci nelle varie metropoli, ognuno dei quali avrà una diversa storia e biografia, spiegate tramite le cutscene apposite. Sfortunatamente però questi diversi personaggi fungeranno effettivamente solo come skin, nulla di più, nulla di meno.
Superstiti e killer: cercherai di sopravvivere o ti divertirai a fare stragi?
Faranno invece la differenza le classi scelte, le quali ovviamente forniranno diversi vantaggi se sfruttate in maniera adeguata. Di quest’ultime ne troveremo sette diverse tipologie, delle quali in alcune troveremo una maggiore utilità, mentre altre saranno un semplice contorno.
Partendo da “Il Pistolero”, troviamo una classe ben bilanciata ed ottima per i giocatori alle prime armi (chiedo scusa per il gioco di parole). “Il Medico” rappresenta un ruolo di supporto fondamentale per chi vuole una squadra ben bilanciata, mentre “Il Meccanico” potrà aiutare per reperire delle utili risorse.
Non dimentichiamo “Il Devastatore”, il quale potrà rappresentare la classe più esplosiva di World War Z, ma anche la più divertente! “Il Macellaio” è un esperto di armi corpo a corpo, il quale potrebbe sembrare un bonus non fondamentale, ma vedrai quanto si riveleranno utili le armi bianche nelle missioni stealth o negli scontri ravvicinati.
“Lo Sterminatore” rappresenta un’altra classe non fondamentale, ma sicuramente molto divertente da utilizzare grazie proprio al suo lato piromane. Ultimo arrivato è “Il Dronista” che, come intuibile, sviluppa delle capacità ed abilità utili per il controllo di droni ed altri sistemi elettronici.
Un loop infinito di non-morti da sterminare
Un’importante raccomandazione da fare è il numero di quattro giocatori, sempre presente in qualsiasi scenario. Se infatti sceglierai di giocare da solo, tre personaggi controllati dal computer ti affiancheranno nel corso del tuo livello.
Con o senza giocatori ti troverai quindi sempre in un numero di quattro differenti sopravvissuti. Una volta che la squadra verrà formata, i sopravvissuti dovranno affrontare quindi diversi scenari conditi da uno schema molto simile.
Pur avendo delle istruzioni ben precise da seguire, potrai riconoscere benissimo dei momenti simili l’uno con l’altro, tanto da avere uno schema che si ripete per più o meno ogni missione. Tra gli obiettivi da seguire, le stanze da attraversare, gli zombie da uccidere in silenzio e quelli che invece sbucheranno all’improvviso, verremo infine portati di fronte alla sfida simbolo del gioco.
Il sogno di ogni cacciatore di zombie
L’assalto dell’orda rappresenta quindi un punto cardine di World War Z, che spunterà fuori sempre nella fase conclusiva delle nostre missioni. La stanza finale è quindi delimitata da un momento di calma, nella quale i giocatori potranno rifornirsi e difendersi.
La logistica del posizionamento dei superstiti, nonché degli elementi difensivi, rende questa fase una sorta di “tower defense“. Quando tutti avranno assemblato le barriere ed attivato le torrette, ecco che uscirà fuori l’iconica orda di zombie, tipica anche in molte scene della pellicola omonima. Il lavoro in questione ottiene un effetto incredibile per i giocatori, infatti rimane senza dubbio il momento migliore dell’intero World War Z.