X-Plane 12 è un simulatore di volo sviluppato e pubblicato da Laminar Research. Dopo cinque anni dal rilascio di X-Plane 11 e dopo l’uscita di un imponente competitor, Laminar Research ha deciso di annunciare al pubblico nel dicembre 2021 l’inizio degli alpha test per il neonato X-Plane 12. Dopo una gestazione di qualche mese, a settembre 2022 viene rilasciato in Early Access ed eccoci ora pronti a parlare della versione definitiva di X-Plane 12 rilasciata il 17 dicembre 2022.
Il titolo è disponibile esclusivamente su PC Windows, MacOS e Linux. Noi abbiamo provato la versione digitale di X-Plane 12 proveniente direttamente dallo store ufficiale.
Si parte!
Avviamo il simulatore impazienti di provare X-Plane 12 e ci ritroviamo difronte una cutscene che mostra le riprese di un aeroporto e di diversi aerei di linea. Al termine siamo a bordo di un Cirrus SR-22, pronti a decollare e cominciare con il tutorial. Dopo aver appreso i comandi base per la gestione della visuale, ci è bastato collegare un attempato Thrustmaster T.Flight Stick X per ritrovarci nella finestra della configurazione della periferica, con tutti i tasti già settati come si deve, per cui è bastato salvare la configurazione e ritornare al nostro aereo.
Nonostante fosse già stato collegato un joystick adatto al volo, il tutorial ha continuato a illustrare i comandi da tastiera per il controllo delle superfici di volo. Diamo manetta e ci viene ricordato di compensare l’effetto giroscopico creato dall’elica del velivolo esercitando una leggera pressione sul pedale sinistro del timone. Una volta effettuato il decollo siamo liberi di volare come preferiamo e volendo possiamo chiudere il tutorial e impegnarci a volare dove preferiamo con il velivolo che più ci piace. Ad ogni modo per i neofiti è sempre possibile avviare gli altri tutorial per acquisire le basi del volo.
È ora di presentare un piano di volo
Avendo volato numerose ore con liner diversi su simulatori differenti (FS9, FSX e FlightGear), non potevamo non provare come si svolge un volo strumentale seguiti dell’ATC. X-Plane 12 ci offre una buona gamma di sistemi per il volo strumentale, adatti ad ogni tipologia di aereo, infatti troviamo delle strumentazioni che riproducono fedelmente gli apparati integrati proposti da Garmin come il GNS430, il GNS530 e il G1000 oltre che l’FMC sui liner. Tutti questi strumenti sono corredati da manuali dedicati in pdf che si possono trovare nella cartella di installazione del titolo. Ovviamente è possibile navigare anche con strumenti come VOR e ADF.
Sebbene sono presenti degli ottimi strumenti per la navigazione, la creazione di una rotta e la presentazione del piano di volo non sono poi così intuitivi. Infatti, manca totalmente un’interfaccia chiara che ci mostri come impostare la rotta, possiamo solo mettere nella finestra dell’ATC dove presentiamo il piano di volo, la partenza e la destinazione. Poi, se non abbiamo definito noi la rotta con tool esterni, potremo farla generare al simulatore. In questo caso ci vengono indicati i punti di passaggio da comunicare al controllore, ma starà a noi inserirli a mano nel sistema di navigazione dell’aereo. Eccetto questo “dettaglio” ci riteniamo soddisfatti che sui sistemi siano caricati i fix aggiornati al ciclo AIRAC 2112, e siano anche presenti le procedure di decollo (SID) e di avvicinamento e atterraggio (STAR) di ogni aeroporto.
Affidandoci a tool esterni presenti in rete è comunque possibile creare i file con la rotta designata ed aprirli con i sistemi di navigazione, in questo modo riduciamo il tempo trascorso a settare la rotta sull’aereo.
Una volta ottenuta l’autorizzazione al volo, procediamo con le procedure di rullaggio, qua ci vengono in aiuto una serie di indicatori che ci permettono di seguire correttamente il percorso di rullaggio per raggiungere la pista e poter decollare.
Il volo, essendo strumentale, è seguito per tutto il tempo dal controllore di volo che ci darà indicazioni sulla quota da raggiungere e mantenere, e sulla rotta da seguire. Giunti a destinazione, il controllore di volo ci darà ulteriori indicazioni su che tipologia di atterraggio effettuare e che percorso di avvicinamento intraprendere.
Quando ormai le nostre ruote toccano terra verremo invitati a lasciare la pista il prima possibile e ci verrà indicato il percorso da seguire fino alla piazzola dove faremo sostare il nostro aereo, in maniera analoga al decollo.
Una volta spenti i motori, purtroppo non succede nulla: non c’è un riassunto sul volo effettuato, su quanto carburante abbiamo bruciato, quanto tempo abbiamo impiegato o che percorso sulla mappa abbiamo tracciato. Possiamo solo decidere se:
- rifare carburante e partire per un nuovo volo,
- avviare un nuovo volo da una posizione diversa,
- guardare il replay di tutto il volo e compiacerci di quanto è stato perfetto il nostro atterraggio
- oppure chiudere X-Plane 12.
X-Plane 12: non chiamatelo videogioco
A questo punto della recensione è ormai chiaro che X-Plane 12 non è un videogioco ma un vero e proprio simulatore che cerca di trasferirci un’esperienza di volo quanto più simile al volo reale, non a caso la versione professionale del titolo è certificata dalla FAA e include ulteriori feature per poter essere usata come vero e proprio addestratore per piloti cadetti.
Mentre Microsoft Flight Simulator 2020 aveva proposto un titolo accessibile a tutti grazie al copilota virtuale che si occupava di gestire diversi sistemi, X-Plane 12 invece ci lancia fuori dal nido facendoci sperimentare una simulazione nuda e cruda di un velivolo. Effetti giroscopici, turbolenze, ghiaccio o errori umani saranno riflessi tutti sul modello di volo simulato. Non a caso il miglior modo per poter godere al meglio di X-Plane 12 è volare usando una periferica per il volo, meglio ancora se accoppiata a una buona pedaliera per un controllo ottimale del timone.
Infatti volendo fare un rapido confronto con Microsoft Flight Simulator 2020, ci troviamo quasi davanti a due prodotti diversi. FS2020 fa della riproduzione fedele del mondo e dell’esperienza di gioco il suo punto di forza, mentre X-Plane 12 gioca molto sulla simulazione realistica del modello di volo e questo lo rende un prodotto per appassionati di volo simulato che cercano simulazione pura senza fronzoli.
Quindi non aspettatevi di volare sulla vostra città e sperare di individuare casa vostra a bordo di un Piper J-3 Cub, perché probabilmente vederete solo una serie di casette con modello 3D e texture uguali un po’ ovunque, inoltre anche la riproduzione di grandi città e monumenti lascia un po’ delusi; infatti solo sorvolando Londra o Parigi potremo osservare monumenti significativi, mentre purtroppo sorvolando Roma, Pisa o Milano non vedremo nulla di significativo, eccetto qualche grattacielo a Milano, sempre generato automaticamente. Nonostante tutto è comunque possibile un volo a vista utilizzando riferimenti geografici come strade, ferrovie, montagne e fiumi.
Ovviamente parliamo di due sistemi di generazione delle mappe differenti, uno si appoggia su una serie di server di una grande corporazione che usa immagini satellitari per cercare di fornire una riproduzione fedele del mondo, l’altro invece ci fornisce in meno di 30 GB l’intera mappa dell’Europa e il gioco con gli aerei preinstallati. Con 60 GB abbiamo lo scenario dell’intero pianeta.
Se le mappe ci hanno lasciato un po’ perplessi, la riproduzione degli aerei preinstallati è, invece, stupefacente. Esternamente è possibile zoomare e vedere in maniera dettagliata anche una singola vite, mentre all’interno troviamo una fedele riproduzione dei sistemi presenti con dei pannelli ben curati e pieni di interruttori quasi tutti cliccabili e ognuno con un suono dedicato alla tipologia di interruttore o selettore. Ad esempio accendendo la pompa del carburante oltre a sentire il click dell’interruttore udiremo anche il ronzio della pompa che si avvia per portare carburante al motore.
Postflight Procedures
X-Plane 12 non ha infrastrutture cloud che renderizzano lo scenario in maniera fedele a quello reale, né interfacce accattivanti o copiloti che ci assistono; nonostante tutto volare con il neonato di Laminar Research resta comunque emozionante. Percepire la sensazione di peso dell’aereo, la spinta quando si dà manetta o le turbolenze e gli scossoni provocati dal vento è impagabile.
Per ottenere questo realismo viene usato un processo chiamato “blade element theory” con cui ogni aereo viene “scomposto” in tanti piccoli frammenti e per ognuno di questi viene simulata la fisica per fornire un modello più simile alla realtà. E se dobbiamo parlare di simulazione, siamo rimasti stupefatti anche dalla simulazione dei danni ai sistemi, infatti, casualmente il gioco potrebbe far fallire alcuni sistemi, proponendoci un livello di sfida interessante. Inoltre, anche la nostra superficialità potrebbe farci fare una brutta fine, ad esempio, se lasciassimo i motori al massimo della loro potenza dopo un po’ di tempo ci ritroveremmo con l’aereo in fiamme.
Un altro punto a favore è la rappresentazione della luce che sembra catapultarci nella cabina di un vero aereo con riflessi e movimento della luce solare molto realistici. Questa rappresentazione accurata è ottenuta tramite il sistema di illuminazione fotometrica che ricrea nell’ambiente di gioco le condizioni di luce reali. L’effetto è sbalorditivo e si nota non solo negli orari diurni, ma anche al tramonto e durante la notte. A contribuire a ricreare un effetto realistico c’è l’andamento delle stagioni che fanno mutare l’ambiente intorno a noi e le condizioni meteo che, oltre al volo, influenzano anche il grip sulla pista.