7.5 miliardi di dollari: è il prezzo della colossale acquisizione di Bethesda da parte di Microsoft annunciata lo scorso settembre e finalizzata nei primi mesi del 2021. Una fusione shock che ha letteralmente scosso l’industria dei videogiochi, che mai aveva visto prima mettere in piedi un’operazione del genere, specialmente da un hardware e software house come il colosso di Redmond. Phil Spencer, capo della divisione Xbox, è tornato a parlare dei retroscena delle trattative ai microfoni di IGN, svelando che si tratta di un discorso iniziato diversi anni fa.
Xbox e Bethesda, culmine di un percorso iniziato tempo fa
“Robert e io abbiamo avuto questi colloqui anche qualche anno prima“, ha rivelato l’esponente Microsoft riferendosi a Robert Altman, fondatore di Zenamix, la casa madre che possiede il gruppo Bethesda. “Quindi, questa è stata una trattativa che non è arrivata solo in pochi mesi, ma è durata diversi anni. Alla fine abbiamo trovato l’opportunità giusta per entrambi, sia dal punto di vista economico, sia per quanto riguarda il percorso dei team“.
Altman è scomparso lo scorso febbraio, a pochi giorni dall’approvazione normativa che ha sancito definitivamente l’accordo. Un episodio che crea rammarico in Spencer, che avrebbe voluto che Altman potesse assistere alla presentazione congiunta tra Xbox e Bethesda dello scorso E3.
Il capo di Xbox svela poi un altro retroscena che riguarda Todd Howard, director e producer degli studi Bethesda: “Siamo amici da molto tempo e non credo gli dispiacerà sapere che ho condiviso questo episodio. Qualche mese prima l’annuncio ufficiale, c’è stato un momento in cui ci siamo guardati l’un l’altro quando l’accordo stava per essere chiuso e sapevamo che stavamo scommettendo a vicenda su noi stessi“.
L’acquisizione di Bethesda da parte di Xbox ha già dato i suoi primi frutti con l’inserimento di diversi titoli del publisher nel catalogo di Xbox Game Pass e l’annuncio di Starfield in esclusiva con lancio previsto per novembre 2022.